I giovani, la lettura, le tecnologie multimediali
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Abstract
La ricerca analizza i gusti e i comportamenti di lettura degli adolescenti e dei giovani, anche alla luce dei condizionamenti ambientali che li determinano: l'obiettivo è anche quello di esaminare le relazioni esistenti tra i consumi culturali tradizionali - primi fra tutti la lettura e l'uso delle biblioteche - con l'utilizzo degli strumenti informatici e delle tecnologie multimediali, in particolare per verificare se abbia un fondamento la scommessa (ma forse sarebbe più giusto parlare di "illusione") di quanti ritengono che attraverso i nuovi linguaggi della comunicazione si possano avvicinare i giovani alla lettura.
L'indagine è stata effettuata nel 2002-2003 su 7396 studenti delle scuole medie e superiori, intervistati nelle biblioteche pubbliche di base o all'interno di scuole in cui esiste una biblioteca scolastica funzionante. Il campione è costituito per il 48,6% da maschi e per il 51,4% da femmine. La distribuzione per classi d'età è la seguente: l'1,5% ha meno di 11 anni, il 25,2% ha un'età compresa fra gli 11 e i 13 anni, il 25,6% ha un'età compresa fra i 14 e i 15 anni, il 28,5% ha un'età compresa fra i 16 e i 17 anni, il 17,7% ha un'età compresa fra i 18 e i 19 anni, mentre l'1,5% ha più di 20 anni.
L'indicazione di lavoro che ne possono ricavare insegnanti, bibliotecari e quanti operano all'interno dei processi di trasmissione delle conoscenze è che bisogna favorire senz'altro l'integrazione fra cultura scritta e mondo digitale, e che la strada che più efficacemente può essere percorsa per raggiungere questo obiettivo tra i giovani per il momento è probabilmente ancora quella di un'educazione alla lettura e allo studio attraverso una consuetudine con il tradizionale "oggetto libro": chi padroneggia il libro ed i meccanismi di lettura potrà poi divenire anche un utente consapevole della rete e sfruttarne meglio le potenzialità, sia come strumento di intrattenimento e di appagamento della curiosità intellettuale, sia come supporto allo studio e alla ricerca.
L'indagine è stata effettuata nel 2002-2003 su 7396 studenti delle scuole medie e superiori, intervistati nelle biblioteche pubbliche di base o all'interno di scuole in cui esiste una biblioteca scolastica funzionante. Il campione è costituito per il 48,6% da maschi e per il 51,4% da femmine. La distribuzione per classi d'età è la seguente: l'1,5% ha meno di 11 anni, il 25,2% ha un'età compresa fra gli 11 e i 13 anni, il 25,6% ha un'età compresa fra i 14 e i 15 anni, il 28,5% ha un'età compresa fra i 16 e i 17 anni, il 17,7% ha un'età compresa fra i 18 e i 19 anni, mentre l'1,5% ha più di 20 anni.
L'indicazione di lavoro che ne possono ricavare insegnanti, bibliotecari e quanti operano all'interno dei processi di trasmissione delle conoscenze è che bisogna favorire senz'altro l'integrazione fra cultura scritta e mondo digitale, e che la strada che più efficacemente può essere percorsa per raggiungere questo obiettivo tra i giovani per il momento è probabilmente ancora quella di un'educazione alla lettura e allo studio attraverso una consuetudine con il tradizionale "oggetto libro": chi padroneggia il libro ed i meccanismi di lettura potrà poi divenire anche un utente consapevole della rete e sfruttarne meglio le potenzialità, sia come strumento di intrattenimento e di appagamento della curiosità intellettuale, sia come supporto allo studio e alla ricerca.
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