Un archivio virtuale in XML: il progetto COVAX

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Luciana Bordoni
Fabrizio Poggi

Abstract

Le arti e gli studi umanistici sono scienze basate principalmente sull'interpretazione di oggetti culturali quali testi, dipinti, reperti storico-etnologici, monumenti e altre opere d'arte. Tali oggetti sono spesso unici, molto preziosi, fragili, insostituibili e conservati presso musei, archivi, in aree urbane e di interesse storico. Archivi, musei e altre istituzioni culturali non si limitano semplicemente a conservare tali oggetti, ma gestiscono anche una cospicua documentazione su di essi sotto forma di raccolte fotografiche, record, analisi e studi scientifici. Sia gli oggetti che la documentazione supplementare a essi relativa sono spesso accessibili solo attraverso il contatto fisico con gli utenti. Le riproduzioni su carta di documenti di testo (ad esempio, edizioni critiche) o di immagini (facsimili, fotografie) sono estremamente costose in termini di manodopera, know-how e spese di stampa, e spesso non possono essere giustificate per un'utenza di ricercatori numericamente poco consistente. I formati elettronici per la documentazione di oggetti in biblioteche digitali riducono tali difficoltà di accesso. La nuova sfida, allora, è quella di fornire agli utenti strumenti aggiornati in grado di facilitare la fruizione e la ricerca del patrimonio culturale affinché anche le comunità non costituite da esperti o ricercatori possano trarne giovamento per le proprie finalità professionali sia individuali che collettive. Dal punto di vista della tecnologia, il World Wide Web può rappresentare, al contempo, una piattaforma comunicativa standard per queste comunità e un punto di accesso per le applicazioni di biblioteche digitali basate su documenti. Dunque, il miglioramento dei sistemi informatici per archivi, biblioteche e musei andrebbe considerato da un punto di vista globale. Occorre implementare le innovazioni necessarie a garantire l'accesso comune e combinato alle informazioni indipendentemente dalla loro ubicazione, dal tipo di trattamento (bibliografico, archivistico o museale) o dalla tipologia del documento, facilitando in tal modo l'accesso a tutte le informazioni memorizzate in tali sistemi.
Questo documento presenta il lavoro svolto nel corso del progetto COVAX (Contemporary Culture Virtual Archives in XML, Archivi virtuali di cultura contemporanea in XML) finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma IST (Information Society Technologies, Tecnologie della società dell'informazione). Nove partner appartenenti a settori di competenza diversi, e a cinque nazioni europee quali l'Austria, l'Italia, la Spagna, la Svezia ed il Regno Unito, hanno costituito il Consorzio in cui hanno espletato i seguenti ruoli:

  • Proprietari di contenuti: istituzioni culturali e di ricerca che detengono propri sistemi informatici e che, nel corso del progetto, hanno definito, implementato e convalidato il prototipo (Residencia de Estudiantes, Universitat Oberta de Catalunya, University of Karlskrona/Ronneby, Biblioteca Menéndez y Pelayo, London and South Eastern Library Region - sostituita dalla South Bank University -, ENEA).
  • Sviluppatori: aziende che hanno definito il progetto e lo sviluppo del prototipo COVAX (Software AG España, S.A, Angewandte Informationstechnik mbH, Salzburg Research mbH, South Bank University).
  • Due dei suddetti partner - Salzburg Research mbH e South Bank University - hanno ricoperto simultaneamente il ruolo di proprietari di contenuti e di sviluppatori.
  • La Residencia de Estudiantes ha svolto anche il ruolo di coordinamento.

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