Roberto D'Orazio - Alessandro Miniero - Lucia Panciera - Giorgio Pietropaoli - Fernando Venturini, BPR: Bibliografia del Parlamento repubblicano. 1948-2000
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Roberto D'Orazio – Alessandro Miniero – Lucia Panciera – Giorgio Pietropaoli – Fernando Venturini. BPR: Bibliografia del Parlamento repubblicano. 1948-2000, coordinamento di Fernando Venturini. Roma: Camera dei Deputati, 2002. xlv, 949 p.
È finalmente disponibile il volume BPR: bibliografia del Parlamento repubblicano. 1948-2000, che raccoglie oltre 8500 citazioni bibliografiche di monografie e articoli aventi all'oggetto il Parlamento italiano dell'età repubblicana.BPR è una classica bibliografia specializzata, nazionale (riguardo all'oggetto, ma internazionale riguardo alle fonti consultate), repertoriale (nell'introduzione si esplicita l'intendimento di «ricostruire il tessuto della produzione scientifica perché la selezione, a scopo di studio, operi su di un terreno più ampio e visibile nella sua interezza» e di «fornire, senza selezioni rischiose, il più ampio supporto informativo all'attività istituzionale di studio e di interpretazione» quindi con un'ambizione di esaustività), prevalentemente primaria (cioè basata sulla consultazione diretta di gran parte del materiale e non soltanto sull'utilizzazione delle fonti secondarie), retrospettiva (anche se il termine ad quem è il 2000 e il lavoro si è chiuso nel dicembre 2001, assicurando così il massimo aggiornamento possibile); è un'opera di grande impegno, che ha comportato un lungo periodo di ricerca e di lavoro collettivo, organizzato su criteri metodologici correttamente definiti a priori e che si presenta come un contributo fondamentale per la conoscenza della storia, dell'attività e del diritto parlamentare nell'Italia repubblicana.
BPR si articola in sei aree fondamentali (Aspetti generali, Relazioni istituzionali, Fonti e organizzazione, La funzione legislativa, La funzione di controllo, indirizzo e informazione, Il parlamentare: status giuridico e sociologia), a loro volta articolate in 65 classi, sì da costituire un originale schema di classificazione (in ciò scontando le insufficienze per le discipline parlamentari dei sistemi di indicizzazione precoordinati e specificamente di CDD e CDU) entro il quale ogni documento è collocato in ordine cronologico annuale crescente. Un Indice analitico dello schema di classificazione (circa 300 termini) costituisce un ulteriore ausilio per il reperimento dell'informazione all'interno delle 859 pagine di citazioni. Chiudono il volume, inoltre, l'indice dei nomi, inteso come indice degli autori, con un rinvio alla classe e all'anno, ed una nota statistica molto interessante, che dà conto del numero completo delle citazioni (8530, di cui 1149 monografie, 5111 articoli di periodico, 2216 spogli di opere collettive, 54 periodici) e della loro distribuzione per anno (solo 10 per il 1946, 281 per il 2000) e per codice di classificazione, in sei tabelle a loro volta articolate in periodi cronologici.È opportuno presentare la Bibliografia, seguendo la traccia dell'utilissima Nota introduttiva, elaborata evidentemente dal curatore Fernando Venturini, di cui i bibliotecari conoscono il rigore metodologico e la qualificazione professionale, attraverso la sua produzione scientifica, soprattutto nel campo delle pubblicazioni di fonte istituzionale, il quale, peraltro, collabora attivamente ad AIB WEB. La Nota espone esaurientemente i criteri di selezione, cioè i criteri usati per le scelte operate dai redattori riguardo l'oggetto della bibliografia, il metodo di raccolta dei dati, la tipologia dei contributi segnalati, le modalità di presentazione e lo stile di citazione. Ad essa si fa rinvio per non appesantire ulteriormente questa presentazione; appare comunque utile riportare molto sommariamente alcune delle scelte metodologiche più significative ed apprezzabili: la bibliografia prende in esame tutti gli aspetti dell'organizzazione e del funzionamento del Parlamento italiano e quindi raccoglie tutti i documenti pertinenti, con un'esclusione di forma, ben comprensibile, che riguarda gli articoli di giornali e di riviste settimanali, gli atti parlamentari, i testi di sentenze, leggi e regolamenti, ed un'esclusione di materia, riguardante la legislazione e i risultati elettorali. Lo schema di classificazione, a cui sopra si accennava, contiene per ogni classe un sommario esplicativo del contenuto, per facilitarne la ricerca e la bibliografia è stata costruita sulla base di una paziente e completa analisi di fonti secondarie (cataloghi, bibliografie, banche dati, apparati bibliografici) ma, come si è detto, con l'esame diretto del materiale nei casi di incompletezza o ambiguità delle fonti stesse, che sono elencate esaurientemente nell'introduzione. Le citazioni bibliografiche, ordinate per successione cronologica all'interno delle suddivisioni di classe, seguono il formato ISBD, in forma semplificata.
L'utilità scientifica di BPR è ancora più evidente, in relazione all'affermata intenzione di farne una bibliografia corrente, ma soprattutto perché questa intenzione si traduce nella sua disponibilità in linea come banca dati sul WEB della Camera dei Deputati, quindi sulla certezza che il grande lavoro che ne ha sostenuto la pubblicazione continuerà con l'aggiornamento e la possibilità di consultazione universale. Non c'era, già nell'opera compiuta, il rischio dell'obsolescenza, ma questo progetto di disponibilità in formato digitale la rende ancor più importante per gli studi futuri, anzi ne costituirà un passaggio ineludibile per gli specialisti. Ancor più stimolante il progetto di utilizzare BPR, che in futuro potrebbe integrarsi sul piano storico retrospettivo (il riferimento è al capitolo di Alberto Aquarone nella Bibliografia dell'età del Risorgimento o alla Bibliografia orientativa del fascismo di Renzo De Felice, nonché alle guide bibliografiche prodotte in passato dalla Biblioteca della Camera) e ampliarsi sul piano di contenuti qui tralasciati perché non specificamente riferiti alle discipline parlamentari, per costituire quella che gli stessi curatori definiscono «la base per una libreria parlamentare», rendendo possibile l'accesso al testo integrale e non solo alla citazione bibliografica dei documenti elencati, che sono posseduti, nell'altissima percentuale del 95% dalle biblioteche di Camera e Senato. Si tratterebbe di un apporto originalissimo e utilissimo della Biblioteca della Camera dei Deputati al progetto di Biblioteca Digitale Italiana, che esalterebbe la sua specialità, rendendola disponibile al pubblico degli studiosi, inverando così ancor più significativamente quel «servizio alla comunità nazionale e internazionale», di cui parlava Nilde Jotti in occasione del trasferimento della Biblioteca nella sua nuova sede di via del Seminario e della sua apertura al pubblico.Peraltro, nella sua introduzione al libro il Presidente della Camera, l'On. Pierferdinando Casini, usa accenti simili quando sottolinea il valore della Bibliografia del Parlamento repubblicano e lo inquadra nell'interesse primario della Camera dei Deputati al «sostegno dei programmi di educazione civile che le risorse della nostra scuola, della nostra università e della grande tradizione della scienza giuridica e storiografica italiana sapranno sviluppare, grazie ad un sempre più esteso e disponibile accesso alle fonti della ricerca», indicando nell'impegno di integrazione e digitalizzazione delle biblioteche di Camera e Senato e nel loro collegamento con fonti esterne (gli archivi dei partiti e dei movimenti politici) il progetto di un polo di servizi a favore della cultura del Parlamento e della democrazia.
La duplice missione della Biblioteca della Camera è di svolgere il suo ruolo di servizio di informazione e documentazione per il Parlamento e, contemporaneamente, in quanto biblioteca speciale di altissimo livello istituzionale, di rendere disponibile generalmente ai cittadini il suo patrimonio bibliografico e documentario: entrambe le missioni corrispondono alla sua funzione di servizio per la Nazione e BPR ne rappresenta un ulteriore validissimo strumento per svolgere efficacemente quella funzione e quel servizio. Più precisamente BPR vuole esplicitamente affermare un modo di interpretazione, da parte della Biblioteca della Camera, di uno dei suoi ruoli fondamentali: rappresentare e garantire, attraverso il suo patrimonio bibliografico, la memoria storica e l'identità culturale dell'istituzione.È per questo soprattutto da sottolineare l'alto valore simbolico della dedica di questa bibliografia parlamentare a Silvio Furlani, direttore della Biblioteca della Camera per oltre un ventennio, fino al 1982, socio attivo dell'AIB e protagonista sulla scena internazionale per la sua qualificata partecipazione all'IFLA e per i suoi intensi rapporti con i maggiori bibliotecari italiani ed europei. Quella dedica riconosce un contributo straordinario alla Biblioteca e al Parlamento dell'insigne studioso e rappresenta un'ulteriore affermazione di orgoglio professionale della Biblioteca stessa (perché a BPR, fatti salvi la responsabilità e il merito dei curatori, ha collaborato personale di tutta la Biblioteca della Camera) che ha raggiunto livelli ottimali di qualità, come anche questa preziosa bibliografia manifesta.
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