Le biblioteche del CIBER incontrano Library 2.0

Contenuto principale dell'articolo

Mary Joan Crowley

Abstract

Le biblioteche accademiche hanno acquisito nel tempo una funzione vitale nell'ambito degli atenei. Nel corso dei secoli il loro compito è rimasto sostanzialmente invariato: garantire la presenza di raccolte organizzate in formato cartaceo e non, di personale in grado di assistere gli utenti nello studio, nella didattica e nella ricerca - per la loro attività accademica ma anche per la loro professione - e infine assicurare gli strumenti e le attrezzature atti a favorire la fruizione di questi servizi. Con l'avvento del Web 2.0, dei siti di social networking e della possibilità di accedere alle informazioni direttamente e autonomamente dalla propria scrivania, sono cambiate anche le aspettative degli utenti. A causa di tutto ciò (e delle sempre più ingenti riduzioni dei budget) le biblioteche universitarie stanno cercando di capire quali servizi offrire agli utenti del XXI secolo.
CIBER è nato nel 1999 sulla base di un progetto di condivisione di basi dati bibliografiche ed editoria elettroniche al fine di ottenere prodotti e servizi alle migliori condizioni e a prezzi accessibili. Inizialmente composto da cinque università, attualmente fanno parte del CASPUR-CIBER 27 atenei, con una platea virtuale di 30.000 fra ricercatori e docenti e di 500.000 studenti circa, soprattutto nell'Italia centro-meridionale. Le biblioteche del CIBER sono oggi impegnate nella ricerca di possibili applicazioni in biblioteca degli strumenti del Web 2.0, al fine di mettere a disposizione degli utenti le loro risorse digitali in maniera innovativa.

Dettagli dell'articolo

Sezione
Articoli