Le origini del Comitato permanente d'intesa tra bibliotecari degli enti locali (1947-1953)
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Abstract
I recenti sviluppi degli studi sulla storia delle biblioteche e dei bibliotecari forniscono nuovi orizzonti di ricerca in grado di evidenziare dimensioni più profonde della vita delle biblioteche.
Il presente lavoro, inserendosi in tale contesto, pone l'attenzione su una specifica forma di comunicazione scritta a carattere personale: i carteggi dei bibliotecari. Si rinvia alle analisi di alcuni carteggi di bibliotecari illustri conservati nell'archivio storico dell'AIB, per esempio il fondo Luigi De Gregori (1874-1947) o quello di Francesco Barberi, per dimostrare come queste fonti siano insostituibili e come grazie a esse si possa avere una visione della professione più esauriente.
L'aspetto peculiare di questi carteggi, nell'ambito della storia delle biblioteche, sta soprattutto nella capacità di ricostruire in modo attendibile il rapporto che lega la figura del bibliotecario all'apparato amministrativo, rivelando il duplice volto di una professione dotata di un proprio sistema di valori e quindi di una sorta di autonomia.
Partendo da queste convinzioni è stato intrapreso il lavoro di riordino e descrizione dell'archivio di Giovanni Cecchini, uno stimato esponente del mondo bibliotecario del Novecento.
Il presente lavoro, inserendosi in tale contesto, pone l'attenzione su una specifica forma di comunicazione scritta a carattere personale: i carteggi dei bibliotecari. Si rinvia alle analisi di alcuni carteggi di bibliotecari illustri conservati nell'archivio storico dell'AIB, per esempio il fondo Luigi De Gregori (1874-1947) o quello di Francesco Barberi, per dimostrare come queste fonti siano insostituibili e come grazie a esse si possa avere una visione della professione più esauriente.
L'aspetto peculiare di questi carteggi, nell'ambito della storia delle biblioteche, sta soprattutto nella capacità di ricostruire in modo attendibile il rapporto che lega la figura del bibliotecario all'apparato amministrativo, rivelando il duplice volto di una professione dotata di un proprio sistema di valori e quindi di una sorta di autonomia.
Partendo da queste convinzioni è stato intrapreso il lavoro di riordino e descrizione dell'archivio di Giovanni Cecchini, uno stimato esponente del mondo bibliotecario del Novecento.
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