L'uso delle tecnologie a radiofrequenza in biblioteca

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Beatrice Ghezzi

Abstract

Radio Frequency Identification (RFId) è una tecnologia che permette l'identificazione e la tracciabilità univoca di oggetti, persone ed animali mediante le onde radio. Sviluppatasi durante la seconda guerra mondiale, nel giro di pochi anni RFId ha ampliato notevolmente il ventaglio delle sue applicazioni affiancando, anche nelle biblioteche, i tradizionali sistemi d'informatizzazione e automazione. L'utilizzo in biblioteca del sistema RFId, evoluzione dei codici a barre, permette una gestione ottimale del patrimonio librario e multimediale, portando notevoli benefici all'utente e al personale addetto, snellendo, facilitando e migliorando alcune attività di back e front-office. Negli ultimi anni il diffondersi in Italia dei sistemi a radiofrequenza per l'identificazione e la tracciabilità di libri, CD-ROM, DVD, ha portato numerose società a investire nella progettazione, produzione e vendita di sistemi basati su RFId per la gestione di attività bibliotecarie. L'articolo esamina l'esperienza di alcune biblioteche che hanno adottato il sistema RFID, dimostrando gli evidenti e innegabili i benefici che l'implementazione della tecnologia RFId apporta ai servizi della biblioteca, rendendoli più efficienti ed efficaci. I maggiori benefici concernono le attività di revisione inventariale, il controllo degli scaffali, l'operazione di attivazione/disattivazione della funzione antitaccheggio, la rilevazione di "uscite non autorizzate" di materiale dalla biblioteca, la registrazione dei prestiti/resi. RFId, dunque, viene considerato uno strumento ulteriore per facilitare la biblioteca a perseguire la sua politica di gestione rivolta alla qualità dei servizi erogati.

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