Il catalogo collettivo delle biblioteche ecclesiastiche. CEI-Bib: obiettivi, strumenti e prospettive

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Manuela Corbosiero
Assunta Di Sante

Abstract

Il 14 settembre scorso a Roma, presso la Pontificia università Lateranense, è stato descritto nei suoi diversi aspetti il progetto che l' Ufficio nazionale beni culturali della Conferenza episcopale italiana ha dedicato alle biblioteche diocesane e degli altri enti religiosi. Il convegno, dal titolo "Le biblioteche ecclesiastiche: lineamenti di un progetto condiviso", ha avuto lo scopo di presentare ufficialmente alla comunità dei bibliotecari gli obiettivi, gli strumenti e le prospettive di CEI-Bib, costituendo catalogo collettivo delle biblioteche ecclesiastiche italiane, sistema integrato di gestione bibliotecaria, struttura di rete, infrastruttura di servizi a tutto tondo. La presenza di autorità istituzionali civili a fianco delle religiose è stata espressione di una medesima esigenza: gettare o, meglio, rafforzare, le basi per una cooperazione in grado di trascendere particolarismi e settorialità in nome del fine più alto, la comunicazione della conoscenza. Il progetto della CEI per le biblioteche ecclesiastiche (PBE) prende le mosse nell'estate del 2004, con un intento di mediazione dei beni - librari e non - appartenenti alle raccolte delle biblioteche ecclesiastiche. Nel corso degli ultimi mesi il lavoro di studio, ricerca e progettazione ha portato non solo a fissare il contesto di riferimento del progetto e le principali iniziative in essere in Italia e nel mondo, ma anche a elaborare alcune importanti nuove proposte di collaborazione con l'ICCU e il MiBAC in modo da concordare, attraverso la stipula di una apposita convenzione, firmata il 5 dicembre, la condivisione degli obiettivi e degli strumenti per l'erogazione e la gestione cooperativa dei servizi bibliotecari, lo scambio dei dati per la valorizzazione coordinata del patrimonio bibliografico - permesso grazie alla ricerca di sistemi interoperanti e perfettamente comunicanti tra loro - la gestione di sistemi di controllo di archivi di autorità, il monitoraggio condiviso attraverso l'anagrafe delle strutture bibliotecarie, la condivisione di strumenti formativi volti ad assicurare l'aggiornamento e quindi la qualità del lavoro svolto dagli operatori del settore.
Il progetto ha richiesto la predisposizione degli strumenti tecnici e dell'infrastruttura logica che garantissero il funzionamento del sistema all'interno di tre diversi scenari:

  1. la comunicazione tra CEI-Bib e SBN,
  2. la comunicazione tra CEI-Bib e determinati sistemi bibliotecari territoriali,
  3. l'integrazione in CEI-Bib di altre realtà preesistenti
La partecipazione delle biblioteche ecclesiastiche al sistema può avvenire in maniera diversa e prevedere quindi un diverso grado di integrazione. I modelli logici di riferimento possono essere considerati sostanzialmente due: adesione e federazione.
La proposta rivolta alla comunità bibliotecaria si inserisce all'interno di un più ampio progetto di mediazione di tutto il patrimonio culturale ecclesiastico.

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