Anne-Marie Chaintreau - Jacqueline Gascuel. Votre batiment de A à Z: mémento à l'usage des bibliothécaires. Paris: Cercle de la librairie, 2000. 314 p. (Collection Bibliothèques). ISBN 2-7654-0778-9. 230 FF.

Come enuncia il sottotitolo, si tratta di un manuale agile e completo, fatto da e per i bibliotecari, sulla pianificazione, costruzione, ristrutturazione e arredamento dell'edificio destinato a fungere da biblioteca. Tralasciando intenzionalmente gli aspetti più propriamente biblioteconomici, le due autrici (bibliotecarie presso istituzioni pubbliche francesi) offrono un panorama tecnicamente molto dettagliato degli "aspetti architettonici o tecnici relativi all'edificio e alla sua sistemazione", sotto forma di abbecedario: poco più di una cinquantina di capitoli organizzati in voci elencate in ordine alfabetico che si possono leggere/consultare tutte di seguito o in forma ipertestuale, grazie a rimandi alle altre voci inerenti a ciascun argomento presenti alla fine di ogni capitolo.
Ogni capitolo/scheda è introdotto da una citazione tratta da testi di biblioteconomia e di architettura biblioteconomica e da una scheda riassuntiva degli obiettivi e dei punti focali trattati (in questo si riconosce un tratto tipicamente francese di organizzare la parola scritta in ambito scolastico-accademico). Ogni capitolo è completato dal riferimento ad un paio di opere per saperne di più sull'argomento trattato.

Questo il primo pregio del testo, che appare di facile consultazione e snello nella presentazione: si parte dalla lettera A di "Acteurs d'une opération de construction", primo capitolo in ordine alfabetico ma anche simbolicamente primo per contenuto, poiché evidenzia quelle che sono le parti interessate in un'operazione di questo tipo. È significativo che le autrici insistano sul ruolo che il bibliotecario deve giocare: è infatti l'utilisateur, "l'utilizzatore, colui che, tramite e per la sua professione, utilizza l'opera costruita", ed è per questo il referente sempre presente lungo tutto il testo.

Nel capitolo dedicato a Etapes d'une opération de construction infatti si pone in epigrafe all'attenzione come "l'utilizzatore deve sempre lavorare sui piani e gli altri documenti, […] esprimersi con precisione […], assistere alle riunioni di cantiere […], scrivere le sue impressioni e farle avere al direttore dei lavori". Un ruolo centrale riconosciuto al bibliotecario, che diventa un punto di riferimento essenziale e mette in gioco le sue competenze: nel capitolo dedicato a Compacité - lisibilité - flexibilité infatti è lui/lei a dover suggerire agli operatori tecnici, agli architetti, quelle che devono essere le caratteristiche tecniche dell'edificio bibliotecario: scontrandosi magari a volte con la "creatività" dei direttori dei lavori.
Sono proprio quelle tre fra le caratteristiche più interessanti che deve mostrare l'edificio-biblioteca al primo colpo d'occhio: compattezza, omogeneità, buon rapporto tra spazi verticali ed orizzontali, offrire unità e coerenza al pubblico; leggibilità, il che significa che l'utente deve capire immediatamente com'è organizzato l'edificio, come sono ripartiti i servizi, a chi rivolgersi in caso di necessità (e al capitolo Signalétique viene definita in maniera analitica quella che deve essere la segnaletica, tuttavia con la premessa che proprio la leggibilità dell'edificio e le scelte architettoniche devono veicolare già la prima informazione sull'organizzazione stessa: la segnaletica deve quindi risultare sobria); flessibilità, che applicata ad un edificio destinato a biblioteca si traduce in spazi ampi, non frammentati, nella scelta di un mobilio modulare ed uniforme, che si presti ad essere spostato a seconda delle esigenze.

Le scelte più specifiche riguardo a quest'ultimo punto vengono poi analiticamente discusse nei capitoli dedicati a: Mobilier, implantation, Mobilier, qualité, Mobilier et matériel, liste type, con una dovizia di particolari che tengono conto anche di esigenze specifiche, quali possono essere l'organizzazione dello spazio bambini-ragazzi, la scelta e le dimensioni dei tavoli da lettura, delle postazioni per i PC, consigli sulla qualità dei materiali e sulla scelta di acquistare mobilio standard o fatto su misura. Interessante il fatto che si dia quasi per scontato che la biblioteca (quella di nuova costruzione) deve essere concepita a scaffale aperto: su questo punto un capitolo sulla Scaffalatura ad accesso libero (Rayonnages, libre accès) spiega minutamente le varie tipologia di scaffalature, precisandone vantaggi e svantaggi, con l'ausilio di illustrazioni. A questo riguardo vengono ovviamente esplicate anche le scelte da compiere nell'arredare eventuali magazzini chiusi, siano essi a scaffale fisso o mobile. Un glossario dei termini che riguardano la scaffalatura in generale completa questa dettagliatissima sezione.

Proprio nell'estremo dettaglio, nella ricchezza di particolari forniti sta l'altro grosso pregio di questo volume: che può essere d'aiuto sia a chi deve dare avvio ad un'opera di costruzione ex novo, sia a chi debba semplicemente rinnovare o mettere a punto un servizio in una biblioteca già esistente. Per esempio, organizzare il sistema antifurto per il materiale bibliografico o predisporre una sala polivalente per manifestazioni culturali, rinnovare il sistema antincendio, sopprimere le barriere architettoniche per i portatori di handicap, e così via.
L'aspetto sicuramente più interessante rimane comunque la disamina della pianificazione generale di un edificio di nuova costruzione destinato ad ospitare la biblioteca, che prevede tutte le tappe e un buon programma dettagliato: dalla scelta del sito al concorso di progettazione, dalla pianificazione economica presente e a venire alla quantificazione dei bisogni del pubblico, dallo studio sulla natura dell'utenza reale e possibile alle strategie di promozione, dall'approccio dell'urbanista alla considerazione di tutti gli elementi materiali di cui occorre tenere conto nella progettazione di un edificio di questo tipo (quindi l'illuminazione, la climatizzazione, la sicurezza, fino al tipo e al numero di sanitari necessari).
Completano il manuale: una ricca bibliografia (prevalentemente francese e anglosassone) divisa per argomenti, una lista di sigle e acronimi, una di indirizzi utili (naturalmente francesi) ed un ottimo indice degli argomenti che rimandano alle sezioni in cui vengono trattati.
A chiusura è bene far notare come, sebbene il manuale sia francese e spesso faccia riferimento ad aspetti legislativi che ovviamente al territorio francese competono, tratti la materia in maniera tale da essere universalmente utile per tutti gli addetti ai lavori.

Maria Grazia Melchionda
Biblioteca di filosofia del diritto, Università di Padova