Un'esperienza di formazione nell'Università di Padova: i contributi finali del corso per responsabili di biblioteca, gennaio-giugno 1999, a cura di Maria Antonia Romeo. Padova: Unipress, 2000. iii, 290 p. ISBN 88-8098-127-7. L. 40.000.

Questo libro è contemporaneamente il risultato e la cronaca di un'importante iniziativa di formazione dedicata ai responsabili di biblioteca e organizzata dal Centro di ateneo per le biblioteche dell'Università di Padova. Si tratta di un corso molto articolato che si è svolto da gennaio a giugno del 1999, strutturato in una serie di moduli che affrontano, sotto diversi punti di vista, la complessa varietà di problemi che i coordinatori di biblioteche universitarie si trovano quotidianamente ad affrontare. Sono stati quindi discussi e approfonditi argomenti che spaziano dalle dinamiche di gruppo alla qualità dei servizi erogati, dalla gestione del budget alle risorse elettroniche, dagli ultimi interventi legislativi in campo bibliotecario, in particolare per quanto riguarda diritto di autore e tutela della privacy, ai modelli organizzativi possibili all'interno delle strutture. Un programma articolato, che si è infine concluso con una giornata di discussione sullo stesso svolgimento del corso, nell'obiettivo dichiarato di identificare le linee guida di possibili interventi all'interno del Sistema bibliotecario di ateneo di Padova e la pratica conseguenza di una loro possibile esportazione anche all'interno di altri sistemi bibliotecari universitari.

Alla concreta organizzazione del corso, e alla scelta definitiva degli argomenti da affrontare, ha provveduto un gruppo di lavoro informale e volontario che ha discusso a fondo le modalità e le finalità del corso, "con particolare attenzione per l'incentivazione e l'ottimizzazione dei servizi per gli utenti". Fin qui la cronaca. Per quanto riguarda invece il significato del libro, è evidente che si tratta di un testo di grande interesse per tutti gli operatori del settore e, in particolare, per tutti quei colleghi che si trovano a coordinare biblioteche universitarie. È particolarmente rilevante l'affermazione di principio, alla base della stessa organizzazione del corso, secondo la quale senza un nucleo di informazioni condivise, non si potrà mai raggiungere quell'equiparazione delle biblioteche italiane, spesso invocata a sproposito da certa utenza, ai più "luminosi" esempi stranieri.

Anche lo stesso fatto che questo corso sia stato organizzato specificamente per i responsabili di biblioteca, e che non sia trattato del classico corso di alfabetizzazione informatica tanto usato, e abusato, fin dalla fine degli anni Ottanta, evidenzia il contenuto strategico dell'iniziativa, che andrebbe senz'altro esportata in altri atenei italiani superando quella forte impressione di disinteresse al problema biblioteche che tanto spesso si coglie in chi li dirige. E d'altronde il forte bisogno di una formazione efficace e continua per tutti gli operatori, ma in particolare per le figure di coordinamento, riaffermato come tema centrale anche dell'ultimo contratto di lavoro del personale universitario, è il nodo centrale nella creazione della "professionalità" bibliotecaria, sempre più al centro di quella rivoluzione permanente delle risorse informative che è la caratteristica centrale degli anni che stiamo vivendo.

Infine, da segnalare un'altra bella novità di questo testo, d'altronde già opportunamente sottolineata dagli organizzatori nell'introduzione di Laura Vanelli e nella presentazione di Maria Antonia Romeo: e cioè la scelta di raccogliervi gli elaborati finali degli stessi partecipanti invece delle usuali relazioni dei docenti. A ulteriore dimostrazione che nello svolgimento del corso si è davvero realizzata quella circolazione del sapere biblioteconomico che spesso è così difficile da raggiungere e che, attraverso gli approfondimenti che ciascuno dei partecipanti ha autonomamente svolto, si sono raggiunti gli scopi prefissati dal Sistema bibliotecario di ateneo e dall'intelligente amministrazione dell'Università di Padova che ha finanziato l'iniziativa.
A ulteriore dimostrazione tra l'altro, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la preparazione dei bibliotecari italiani è grande e che sempre più forte è lo stimolo dei nostri colleghi ad accrescerla ulteriormente in previsione delle tante sfide professionali che li attendono.

Marco Di Cicco
Biblioteca dell'Area scientifico-tecnologica, Università di Roma "Tor Vergata"