La rivoluzione di Internet è agli inizi e i suoi esiti sono ancora incerti; la nostra è la generazione del "ciberincunabolo", preludio a un consolidamento su basi nuove come all'epoca della rivoluzione tipografica. Le biblioteche, che si candidano per loro natura a una funzione di garanzia della stabilità e della libertà intellettuale nonché a fornire servizi imparziali e non commerciali nella rete, sono destinate probabilmente a scoprire - in ciò non dissimili dagli antichi scriptoria - che il loro punto di forza nel Web sono proprio le risorse locali e speciali.
Per mettere a frutto questa opportunità occorrono bibliotecari, documentalisti e soprattutto manager di biblioteche che possiedano, oltre alle necessarie competenze biblioteconomiche e tecnologiche, flessibilità, senso dell'umorismo e confidenza con le "ambiguità" dello spazio virtuale: in sostanza uno spirito di avventura che, coniugato con la padronanza della tecnologia, ha secondo gli autori il duplice effetto di rendere più appagante il lavoro del bibliotecario e più usabile il risultato delle sue fatiche.
A tali figure professionali è destinato questo manuale pratico, zeppo di consigli basati sull'esperienza e sul buon senso impartiti con spirito (anche se talvolta con espressioni gergali di ardua decifrazione), attraverso i quali nessun argomento rilevante per lo sviluppo di una biblioteca virtuale rimane inesplorato.
Attingendo dall'esperienza concreta dello sviluppo del sito del Mid-Hudson Library System, organismo che fornisce servizi informativi a un complesso di oltre 60 biblioteche dello Stato di New York, gli autori illustrano i passi necessari per costruire in tempi brevi, a basso costo e persino con personale inizialmente non specializzato, una "biblioteca virtuale" in cui le "quattro componenti" fondamentali (risorse elettroniche come cataloghi online e basi di dati, directory di risorse Web, collezioni speciali e archivi digitali) vengano amalgamate in un progetto coerente e articolato.
I capitoli centrali descrivono la vera e propria costruzione grafica del sito, ossia la creazione della metafora visuale della biblioteca e dei suoi strumenti di esplorazione (nel caso particolare incentrati sulla Classificazione Dewey), l'articolazione dei settori informativi prescelti sulla base delle caratteristiche dei pubblici precedentemente individuati, e la selezione delle risorse virtuali, di cui il manuale fornisce un'ampia esemplificazione.
I tre capitoli finali sono dedicati alle scelte tecnologiche (dall'ottimizzazione per i browser in uso alla scelta dei programmi di editing all'impiego di determinate funzioni del linguaggio HTML), alla manutenzione del sito (dalla definizione della sua struttura di file e cartelle all'aggiunta di elementi grafici e multimediali, dal potenziamento delle funzioni di navigazione interna al monitoraggio dei contatti, dalla verifica e aggiornamento costante dei link alla gestione dell'accesso ai servizi a pagamento), all'elencazione delle numerose possibilità di potenziamento del sito: dalla personalizzazione degli accessi alla disseminazione selettiva delle informazioni, dall'integrazione di un motore di ricerca interno alle varie modalità di comunicazione con gli utenti e di accesso ai database.
Giovanni Arganese
Biblioteca medica statale, Roma