RECENSIONI E SEGNALAZIONI


Collection development: access in the virtual library, Maureen Pastine editor.  Binghamton: The Haworth Press, 1997.  225 p.  ISBN 0-7890-0385-6.  $ 49.95.  Pubblicato anche in «Collection management», 22 (1997), n. 1/2.

Il presente testo è un insieme di otto saggi raccolti da una bibliotecaria universitaria americana nel 1997. Essi analizzano la realtà degli istituti di istruzione superiore statunitensi dal punto di vista della ricerca bibliografica, tracciando un quadro per molti versi simile alla situazione nella quale si trovano le biblioteche universitarie italiane, per lo meno riguardo all'aspetto organizzativo e di risposta alle mutate esigenze degli utenti.

L'idea di raccogliere i pareri di colleghi bibliotecari che si occupano di reference, o che comunque hanno a che fare col pubblico, è nata nell'autrice in occasione di un congresso tenutosi a Stanford nel 1996, nel quale si poneva l'accento sulla necessità di orientare la biblioteca universitaria verso le risorse elettroniche in maniera sistematica, e non occupandosene solo quando si presentava l'occasione, come si era sempre fatto. Nasceva così il concetto di sviluppo di collezioni "virtuali", ovvero la necessità di seguire anche le fonti online che sono ormai parte del patrimonio di ogni biblioteca.

I saggi iniziano, dunque, con l'analizzare ciò che non è ancora chiaro nei progetti per il futuro delle biblioteche universitarie, e cioè non tanto la presenza, fin troppo teorizzata ormai, delle nuove tecnologie, quanto il loro utilizzo organizzato e volto a prevenire i bisogni, oltre che soddisfarli. A tal fine sono imprescindibili strumenti di riuscita la cooperazione interbibliotecaria, che, sola, può avvicinarsi all'esaustività della ricerca bibliografica, e l'autonomia gestionale di ogni biblioteca universitaria, al fine di uniformare la crescita delle raccolte in un'ottica globale che tenga presenti anche le altre realtà universitarie, e che la continua ingerenza dei docenti inficia pericolosamente (e, specie su quest'ultima affermazione non si può far altro che dire «tutto il mondo è paese!»).

Si prosegue, dunque, discutendo sul ruolo della biblioteca e del bibliotecario alle prese con le nuove tecnologie. Nulla cambia, in fondo: la biblioteca cercherà, come ha sempre fatto, nuovi spazi dove raccogliere e organizzare i nuovi materiali, mantenendo così la sua funzione conservativa e di luogo di interazione pubblica; il bibliotecario sarà, come sempre, un mediatore tra il mondo dell'informazione tecnologica, che adesso è il Web, e l'utente finale.

Lo staff addetto ai servizi al pubblico deve solo capire che il vero protagonista di questo nuovo mondo virtuale è il Cambiamento, continuo e sempre più veloce, di fonti e contenuti, come dimostra anche la mutata terminologia bibliografica che ormai deve prevedere concetti come "navigare", "rete", "cyberspazio".

Cambiamento ci deve essere anche nei rapporti tra i vari settori della biblioteca e, quindi, più in generale tra biblioteche, il cui futuro è nei consorzi: lo sviluppo di ogni singola biblioteca, dunque, sarà "virtuale", e cioè i risultati raggiunti da un membro del consorzio saranno sempre più patrimonio di tutti. A tal fine lavorano agenzie come OCLC, che con il suo prodotto "AMIGOS collection analysis CD", ad esempio, fornisce importanti sussidi non solo per la ricerca catalografica, ma anche per la comparazione dei soggetti e per aggiornare le collezioni nazionali.

Uno dei saggi finali, poi, analizza in maniera molto puntuale modi, tempi e risorse della cooperazione e dello sviluppo virtuale delle collezioni, ma più in relazione a precipue realtà locali americane, risultando forse un po' meno rapportabile alla nostra esperienza.

Gli ultimi due interventi, infine, sono costituiti da utilissime bibliografie sulle acquisizioni e sulle fonti elettroniche, permettendo a questo agile testo di Maureen Pastine di essere anche uno strumento di aggiornamento sul futuro della nostra professione, oltre che uno spaccato della situazione biblioteconomica delle università americane.

Emanuela Costanzo
Biblioteca dello IULM, Milano