Guida alle biblioteche aperte al pubblico in provincia di Pisa, su progetto di Leila Dattilo, Venanzio Guerrini, Renato Tamburrini; a cura di Leila Dattilo, Anita D'Orazio, Maria La Polla. Pisa: Ed. universitaria litografia Felici, 1997. 155 p.: ill.
A distanza di circa dieci anni dalla prima edizione esce questa guida grazie alla collaborazione dell'Università di Pisa e al sostegno della Provincia nell'ambito del Piano della cultura 1997. L'impostazione metodologica della ricerca corrisponde alla linea eminentemente informativa dell'edizione del 1986, i cui risultati hanno consentito una prima riflessione di tipo qualitativo e quantitativo, oltreché una misurazione in termini di efficienza ed efficacia dei servizi bibliotecari. I dati acquisiti dall'indagine sono stati registrati in schede analitiche da cui sono assenti, rispetto al precedente lavoro, le notizie sul personale di biblioteca e conseguentemente l'elenco (peraltro utilissimo) del personale di vario livello afferente alle singole biblioteche. La ricerca ha evidenziato complessivamente 202 realtà bibliotecarie tra pubbliche e private dislocate sul territorio pisano con un patrimonio librario che supera i tre milioni di volumi (10.778 periodici correnti, 13.296 periodici cessati, 95.000 libri antichi tra manoscritti e incunaboli, 138.000 microforme e 550 CD-ROM). La raccolta di materiale librario posseduto dalle 66 biblioteche universitarie, distribuite in 106 sedi, ammonta complessivamente a circa 1.000.000 di monografie e a 8900 periodici correnti. Le novità sono gli 8 centri bibliotecari nati dall'accorpamento funzionale e gestionale delle biblioteche divenute parti virtualmente interattive di un unico sistema (la realizzazione di altri 4/5 centri è prevista a breve termine). Il processo di riorganizzazione ha coinvolto inoltre i servizi bibliotecari che, negli ultimissimi anni, hanno registrato rapidi sviluppi: prestito interbibliotecario, document delivery, servizi di consultazione, accesso a Internet, consultazione di banche dati in linea o su CD-ROM. È possibile consultare i cataloghi delle biblioteche universitarie e di altre biblioteche cittadine collegandosi con il Web dell'Università di Pisa (http://biblio.unipi.it/biblio.html).
Le principali biblioteche dell'area universitaria sono quelle di Agraria, Economia, Farmacia, Filosofia e storia moderna, Matematica-Fisica-Informatica, Medicina e chirurgia, Ingegneria e Medicina veterinaria. Sia queste biblioteche che le sedi dislocate dei centri bibliotecari e le biblioteche di dipartimento in corso di trasformazione sono coordinate dal Servizio per il Sistema bibliotecario di ateneo, di recente costituzione, e dal Comitato tecnico di coordinamento cui afferiscono i coordinatori delle varie aree.
Tra le istituzioni statali si evidenziano due centri prestigiosi: la Biblioteca della Scuola normale e quella della Scuola superiore "S. Anna". La prima occupa due palazzi storici - esempi di una ottima politica di recupero e riuso - ai quali se ne è recentemente aggiunto un terzo (Palazzo del Capitano) comprendente una sezione dedicata alle discipline scientifiche. Tale istituzione, il cui patrimonio librario è passato dalle 350.000 unità del 1986 alle 600.000 odierne, offre una vasta gamma di servizi che spaziano dalla possibilità di eseguire fotoriproduzioni a quella di effettuare ricerche su CD-ROM in rete. Segnalo inoltre la presenza della voce "comunicazioni" che inquadra la Scuola normale in un contesto cooperativo con altre biblioteche.
Passando poi ad analizzare le biblioteche di enti locali, dalla ricerca emerge un quadro abbastanza variegato; si confronti, per esempio, la situazione ottimale della Biblioteca di San Miniato con catalogo per autore in linea dal 1994, ordinato secondo le RICA e le norme di soggettazione proposte dall'ICCU, con quella invece assai grave della Biblioteca "Uliano Martini" di San Giuliano Terme, fornita di 12.000 volumi, ove al posto di un catalogo per autori o per soggetti esiste soltanto un elenco per discipline a uso interno dei lettori. Questo dato, oltre a quello dell'inefficienza dell'apertura settimanale, dovuto alla carenza di personale di ruolo, è un segnale di allarme che riflette tuttora una mancanza di collaborazione tra istituti più avanzati e piccole realtà bibliotecarie situate in aree periferiche.
Auspichiamo, come sottolinea il presidente della Provincia Gino Nunes, che lo sviluppo della cooperazione, nello spirito della rete, raggiunga termini di efficienza da garantire buoni servizi anche a quelle biblioteche che stentano a trovare un equilibrio tra risorse sempre più scarse e livelli di servizi accettabili.
Silvia Guidi, Pisa