RECENSIONI E SEGNALAZIONI

Solidali con l'arte: secondo rapporto sul volontariato per i beni culturali e artistici in Italia, a cura di Maria Pia Bertolucci in collaborazione con il Centro nazionale per il volontariato.  Torino: Fondazione Giovanni Agnelli, 1997.  IX, 158 p.  (La società civile in Italia e le sue istituzioni; 3).  ISBN 88-7860-148-9.  L. 25.000.

Il volume si presenta come un agile strumento contenente non solo informazioni utili - tra le quali una ricca appendice normativa sul tema del volontariato nel campo dei beni culturali inteso come serio impegno civico - ma anche osservazioni critiche e stimoli, tesi a rendere più qualificato l'impegno, oggi ampiamente diffuso, per i beni artistici e culturali in Italia.

Curato da Maria Pia Bertolucci in collaborazione con il Centro nazionale per il volontariato, che ha raccolto dati su ben 1623 associazioni impegnate in diversi ambiti - musei, archeologia, storia locale, biblioteche -, il contributo introduttivo si sofferma sulla ricerca-censimento effettuata.

In premessa sono indicati alcuni criteri utilizzati, relativi alla delimitazione dell'ambito di rilevazione (è stato censito il volontariato associato che si occupa esclusivamente di beni culturali, separando beni culturali e beni ambientali), alle modalità operative della ricerca (220 questionari restituiti) e al rapporto tra associazioni e istituzioni, alla luce delle innovazioni introdotte, in particolare, dalla legge n. 266/1991 (legge quadro sul volontariato) e dalla legge n. 4/1993, più conosciuta come legge Ronchey.

I risultati della ricerca offrono un panorama dell'operato delle associazioni distribuite sul territorio nazionale, in costante confronto, attraverso tabelle, con il censimento precedente. Vengono segnalati l'ambito di attività e l'anno di costituzione con eventale indicazione di iscrizione al registro regionale delle associazioni per il volontariato. Su 1623 associazioni solo 216 risultano registrate; molti comuni comunque collaborano con associazioni non iscritte al registro regionale.

Per quanto riguarda la natura giuridica sono per lo più associazioni di fatto e la loro sede sociale è concessa in uso, nella maggior parte dei casi, da enti pubblici e/o fondazioni culturali.

Dall'analisi dei questionari emergono la mancanza di collegamento tra associazioni affini e una crescita costante (pari all'80%): il numero dei volontari risulta dall'indagine di 65.000 unità, con un livello di scolarità molto elevato. Nel settore dei musei sono impegnate 103 associazioni (50% del campione), nel settore archivistico-librario operano, rispettivamente, 59 associazioni negli archivi e 68 nelle biblioteche. Ancora oggi molte biblioteche usufruiscono delle possibilità di utilizzo del contributo di singoli volontari, così come indicato dal d.p.R. del 1963.

Tra le attività maggiormente intraprese negli ultimi quattro anni risultano prevalenti quelle finalizzate all'organizzazione di cicli di conferenze. Da segnalare poi che il 99% del campione indica, tra le attività in programma, inventario e catalogazione del patrimonio artistico e culturale.

Come prevedono le disposizioni normative contenute nelle leggi n. 266/1991 e n. 4/1993 è ampiamente utilizzato il coinvolgimento del volontariato nella gestione di servizi. Colpisce il dato riguardante le biblioteche: emerge infatti dal campione che ben 22 strutture bibliotecarie sono gestite autonomamente da associazioni di volontariato. Il censimento evidenzia poi altri aspetti importanti: le modalità di finanziamento (prevale l'autofinanziamento e la scarsa disponibilità economica è vista come uno dei maggiori ostacoli all'attività sociale), il rapporto con enti pubblici e privati, consolidatosi negli ultimi anni attraverso relazioni informali e convenzioni. Tra le attività svolte in accordo con enti pubblici, che nel 40% dei casi riguardano biblioteche e archivi, i volontari si impegnano in attività di catalogazione e inventariazione, supportando il personale dipendente.

Tra le questioni segnalate dalle associazioni l'esigenza più pressante riguarda la necessità di una maggiore formazione per i volontari e l'importanza di un maggiore collegamento tra tutti i volontariati dei beni culturali, onde evitare quella frammentazione che rischia di indebolire questo settore, vero e proprio bene sociale per la collettività in quanto impegnato nella tutela e valorizzazione di un ricco patrimonio artistico e culturale.

Arricchiscono le pagine di questo volume altri tre contributi. Nel primo Willer Bordon, sottolineando il numero elevato di cittadini interessati a un impegno fattivo in questo settore, ribadisce la necessità di evitare che l'utilizzazione di volontari supplisca a carenze di posti in organico o sostituisca personale dipendente e l'importanza di un maggiore coordinamento con il Ministero per i beni culturali e di un'«adeguata rappresentanza delle associazioni di volontariato».

Al volontariato per i beni culturali ecclesiastici è dedicato l'intervento di Giancarlo Santi che, dopo essersi soffermato sull'analisi teorica del concetto di impegno volontario nel campo dei beni culturali, illustra le linee guida I beni culturali della Chiesa in Italia: orientamenti, emanate dalla Conferenza episcopale italiana nel 1992.

Infine, notevole interesse può suscitare il saggio di Alessandro Romanini sul volontariato per i beni culturali in Europa, ove il turismo culturale ha sollecitato il ruolo degli operatori culturali volontari a interventi dinamici e innovativi, spesso inaugurando vie nuove anche per le istituzioni. L'autore solleva, tra l'altro, il problema della complessità nella gestione e tutela del patrimonio culturale, soprattutto nelle source nations, «nazioni come l'Italia, in possesso di ingente patrimonio culturale» e si sofferma sulla situazione di Gran Bretagna e Francia, offrendo interessanti spunti di riflessione attraverso i quali indagare il fenomeno del volontariato.

Nella seconda parte del volume sono da segnalare l'Appendice - contenente non solo preziose indicazioni normative, ma anche informazioni riguardanti le associazioni nazionali e regionali del settore e l'elenco delle associazioni censite - e l'elenco dei Periodici del volontariato per i beni culturali (incompleto).

Una nota critica della curatrice rileva il contrasto tra il disegno di legge presentato in Senato dal vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni (mentre il volume era in fase di stampa, ottobre 1997) e la legge quadro n. 266 del 1991. Vi si contesta tanto la mancanza di consultazione delle organizzazioni di volontariato nella fase di elaborazione quanto il fatto che il provvedimento rovesci l'impostazione della legge, stabilendo che tutti gli oneri siano a carico dell'associazione di volontariato (art. 8). Questo provvedimento è visto dalla curatrice come una minaccia vera e propria alla ancor fragile struttura del volontariato per i beni artistici e culturali in Italia.

Pinuccia Montanari, Viano (RE)