Kristen L. Garlock – Sherry Piontek. Building the service-based library Web site: a step-by-step guide to design and options. Chicago: American Library Association, 1996. VI, 101 p. ISBN 0-8389-0674-5. £ 19.95.
Le guide pratiche per i bibliotecari, assai diffuse nella produzione editoriale di paesi dove la nostra professione ha una tradizione maggiore che in Italia, hanno una grande utilità alla quale spesso siamo costretti a tentare di sopperire con corsi di aggiornamento e pratica quotidiana del lavoro, senza peraltro che si possa pensare di ottenere il medesimo risultato. Questa guida, come avviene solitamente, raccoglie la sintesi di un'esperienza, quella di due bibliotecarie della Michigan University Library che hanno lavorato al progetto di biblioteca digitale della loro università e, in assenza di strumenti analoghi, rappresenta anche per noi un'utile lettura. Non si può tuttavia tacere che è un peccato che manuali di base come questi si possano leggere solo in lingua inglese, anche perché in genere sono collocati nel contesto culturale in cui è nata e si è maggiormente sviluppata Internet e quindi conservano una prospettiva molto diversa dalla nostra. Ma soprattutto dispiace che strumenti di lavoro di tanta immediata applicabilità pratica arrivino in distribuzione sul nostro mercato editoriale con tempi lunghi: un problema che diventa molto serio proprio quando l'argomento trattato è Internet e che contribuisce a mantenere quel ritardo con il quale la biblioteca digitale si sta sviluppando in Italia. Tuttavia, nonostante la lentezza con cui ci giungono, guide come questa sono molto utili per sistematizzare una materia che solo alcuni di noi avevano appreso magari disorganicamente in altri modi, per esempio consultando siti Web, e comunque senza poterne ricavare una visione d'insieme, uno stato dell'arte complessivo.
La guida pratica di Garlock e Piontek, dedicata alla creazione di siti Web bibliotecari, intende offrire elementi utili alla loro progettazione e realizzazione. In un inglese facile – a partire dalla spiegazione di cos'è il Web – l'analisi delle varie tappe del lavoro si snoda attraverso sei capitoli in cui vengono affrontate le ragioni per creare un sito Web della propria biblioteca, il progetto, come ottenere collaborazione e consenso, i contenuti, i criteri di realizzazione, la promozione, la valutazione e l'aggiornamento.
Spesso la biblioteca digitale non è questione di grandi investimenti, quanto di competenza professionale e impegno. Portare una biblioteca in Internet richiede in primo luogo di chiarire il senso di questa operazione, di riflettere se ci si debba limitare a dare solo alcune informazioni di base sui servizi offerti dalla biblioteca oppure se si possano inaugurare servizi nuovi fondati sull'impiego del nuovo strumento di comunicazione. Molte biblioteche pubbliche dichiarano nel loro statuto di rivolgere i propri servizi alla comunità locale: in casi come questo, per esempio, prima di affrontare il progetto del sito Web occorre riflettere sugli obiettivi da perseguire, per capire se siano questi a doversi adeguare ai principi dello statuto o se non sia invece lo statuto stesso a dover essere ripensato.
Il catalogo della biblioteca può essere affiancato dalle proposte di acquisto, da richieste di informazione, di prenotazioni, di prestiti locali o interbibliotecari, e già questi saranno modi di impiegare Internet per proporre servizi nuovi, servizi a distanza a utenti remoti. La biblioteca digitale potrà essere realizzata mettendo a disposizione risorse anche non residenti sul proprio sito, ma collegate ad esso in modo strutturato e ben organizzato. Fondamentale per questo è tenere sempre ben presenti i destinatari ai quali si vuole rendere il servizio. Le risorse, che dovranno essere attentamente selezionate, valutate e aggiornate, non dovranno mai essere né mostrarsi come semplici elenchi, ma seguire una struttura ben progettata, per soggetto, per classe o secondo altri tipi di organizzazione.
Numerose illustrazioni di pagine Web di vari tipi di biblioteca e indirizzi arricchiscono di esempi concreti e di suggerimenti di approfondimento il testo della guida, che mantiene sempre un tono di invito alla sperimentazione, piuttosto che di norma da seguire. L'ambito dell'esperienza delle autrici però resta sempre dominante e, anche se vengono presi in considerazione esempi e suggerimenti utili a diversi tipi di biblioteca, risulta molto meglio esemplificato di altri il settore educativo.
Produrre un sito permette di acquisire familiarità con il nuovo mezzo e di sperimentare l'interattività e aiuta ad anticipare la comprensione dei prossimi cambiamenti. È innegabile però che molto dipenda dalla comprensione dell'amministrazione di riferimento per il lavoro che il bibliotecario propone di fare e dai mezzi che vengono resi disponibili. Non ci saranno infatti solo esigenze di macchine e programmi, il tempo e le competenze necessarie non saranno da sottovalutare.
Quando si parla di competenze non si deve pensare solamente a quelle di tipo tecnologico, ma al fatto che si deve prevedere un vero e proprio progetto, rappresentato nel suo schema-tipo da una figura a diagramma che dovrà essere in grado di gettare le fondamenta di un impianto capace di seguire nel tempo la crescita della biblioteca, lo sviluppo dei servizi, l'aumento dell'utenza, il cambiamento degli scopi. Per tutte queste ragioni saranno necessari collaborazione e consenso da parte dei colleghi e dell'amministrazione, in modo da ottenere le informazioni, i documenti, le verifiche e formulare le innovazioni.
Le autrici non si pronunciano su una preferenza da accordare al lavoro singolo o di gruppo ma, dall'esposizione dei modi sui quali si soffermano a lungo per spiegare come sia possibile ottenere un buon coordinamento, si capisce che la loro stessa esperienza si è svolta in buona parte nel lavoro coordinato fra molte persone. I vantaggi saranno visibili, oltre che nel maggior coinvolgimento e partecipazione del personale, anche nello svolgimento dei compiti relativi all'aggiornamento. La formazione necessaria a questo personale dovrà comprendere elementi fondamentali dell'uso di Internet, principi e strumenti del WWW e di HTML, secondo uno schema abbastanza semplice. L'impegno all'aggiornamento, d'altra parte, che per la ricorrenza stessa di questo tema attraverso tutti i capitoli della guida è chiaramente sottolineato come l'aspetto più oneroso, ma anche qualificante per la buona riuscita del sito, potrà essere più credibilmente sostenuto se ripartito fra le varie persone di un gruppo.
Gli ultimi due capitoli sono dedicati più dettagliatamente allo stile redazionale delle pagine e alla promozione e mantenimento del sito. Non è facile qui riassumere in breve tutta una serie di suggerimenti pratici che possono essere compresi solo da chi si è già trovato a misurarsi in concreto con certe scelte. Quello che vale la pena sottolineare è che molti di questi suggerimenti non si troverebbero mai in una guida redatta in ambito informatico come sono in genere le guide all'uso dell'HTML. Infatti in questi capitoli non si parla affatto di questo, anche se in alcune appendici vengono poi fornite alcune pagine campione, complete dei codici HTML, ma si parla di principi redazionali dei quali probabilmente un informatico non si preoccuperebbe mai, come per esempio: tutte le pagine del sito devono avere una omogeneità fra loro e seguire un modello comune di presentazione, ma ogni pagina deve essere in grado di dare da sola tutte le informazioni di corredo necessarie a essere letta o stampata indipendentemente da tutte le altre; quando si realizzano modifiche consistenti, è buona norma conservare la versione precedente dei documenti.
Questi e altri suggerimenti, assieme a un corredo di indirizzi non ampio ma utile a iniziare la promozione del sito su motori di ricerca e liste per argomento o a trovare istruzioni e dimostrazioni per la realizzazione di statistiche automatiche, controlli di leggibilità con vari browsers, forms per l'inoltro di comunicazioni secondo schemi prestrutturati, programmi di controllo automatico dei links verso l'esterno e varie altre utilità, rendono il libro prezioso a chi voglia intraprendere la gestione di un sito di biblioteca non tanto con l'intenzione di sperimentare tecnologie avanzate, quanto di realizzare servizi e quindi, come compete al bibliotecario, studiando i modi per rendere affidabile l'informazione, accreditarne l'autenticità, sperimentare l'interattività per creare valore aggiunto.
Elena Boretti, Biblioteca comunale Forteguerriana, Pistoia