RECENSIONI E SEGNALAZIONI

TKE '96: terminology and knowledge engineering: proceedings, Fourth International Congress on Terminology and Knowledge Engineering, 26-28 August 1996, Vienna, Austria, edited by Christian Galinski & Klaus-Dirk Schmitz.  Frankfurt/M.: Indeks Verlag, 1996.  VIII, 461 p.  ISBN 3-88672-207-4.  DM 82.40.  Distribuito da Ergon Verlag, Grombühlstrasse 7, D-97080 Würzburg, che ha rilevato la Indeks Verlag.

Il momento storico nel quale ci troviamo a vivere è segnato da una rapidissima evoluzione che coinvolge, e quasi travolge, quasi tutti gli aspetti dell'attività umana. In questa trasformazione radicale, un ruolo certamente di primissimo piano è svolto dal linguaggio, strumento fondamentale della comunicazione, sia scritta, sia verbale, e luogo di sedimentazione dei mutamenti sociali ed economici in corso. Proprio per questo, gli atti del congresso TKE '96 sono ricchissimi di spunti di riflessione e rappresentano per noi, che operiamo nel settore dell'informazione, una lettura utilissima e qua e là addirittura avvincente.

"Terminologia e ingegneria della conoscenza" sono sempre stati settori di ricerca tipici di chi si occupa di rendere accessibile l'informazione, ma oggi più che mai sono necessari un approfondimento e soprattutto un aggiornamento continuo nell'ambito di tali tematiche. L'analisi del linguaggio è assolutamente indispensabile per rendere possibile la comunicazione in una realtà sociale trasformata quasi all'improvviso dalle nuove possibilità di trasmissione e di recupero dell'informazione.

Il primo gruppo di relazioni, raccolto sotto il titolo Terminologia e filosofia della scienza, sottolinea come aree culturali da sempre isolate si siano ora improvvisamente riversate l'una nell'altra. Questo sia dal punto di vista della ricerca scientifica, che vede settori tradizionalmente separati sovrapporsi in zone di confine nelle quali appare indispensabile una terminologia comune priva di ambiguità, sia dal punto di vista sociale, con la nascita della società multirazziale e multiculturale che per la prima volta rende evidenti i limiti di strutture concettuali ritenute finora universali, ma plasmate, in realtà, tanto esclusivamente su di una forma mentis che potremmo definire "occidentale" da rivelarsi inadatte a rendere l'informazione accessibile anche a chi non rientri in essa.

Lo strumento "linguaggio", indispensabile mediatore di concetti e di conoscenze, appare più che mai bisognoso di una radicale revisione senza la quale diventa pressoché inevitabile il rischio di creare strumenti solo apparentemente informativi, ma segnati da una gravissima inadeguatezza che, paradossalmente, li può trasformare in barriere capaci di ostacolare la diffusione e la condivisione del sapere.

Sulla base di queste premesse teoriche, la riflessione si sviluppa attraverso una serie di cinquantuno brevi interventi che, con grande lucidità e ricchezza di esempi applicativi, presentano al lettore le problematiche emergenti in tutti i settori della scienza dell'informazione, con particolare riguardo all'analisi del linguaggio. Ovviamente non poteva mancare una sezione dedicata a ciò che l'avvento di Internet ha rappresentato sia in quanto strumento incontrollato di comunicazione, atttraverso il quale le presunte informazioni giungono alla pubblicazione senza essere passate attraverso alcun filtro, sia in quanto luogo privilegiato di azioni commerciali al quale ogni produttore non può fare a meno di adeguarsi. Messaggi che fino a ieri si rivolgevano a un ristretto gruppo di "ascoltatori" locali devono ora essere riscritti e ridefiniti per raggiungere efficacemente un'utenza sempre più vasta e differenziata.

Interessantissima l'analisi dei problemi che l'automazione di quasi tutti i sistemi di informazione e di comunicazione ha introdotto nei settori più diversi della conoscenza. Tutti i problemi che da sempre sono stati ben chiari alla comunità bibliotecaria, ormai da secoli impegnata nella difficile impresa di rendere accessibile l'informazione in modo univoco e coerente si presentano ora in tutte o in quasi tutte le aree dell'attività umana. Gli esempi sono troppi per essere qui ricordati tutti. Ci limiteremo a citare, in quanto particolarmente emblematico, un tentativo messo in atto dalla BMW di rendere disponibile un servizio di assistenza tecnica in linea capace di rispondere ai quesiti degli utenti in difficoltà, offrendo loro una soluzione immediata. I tecnici impegnati nella sua realizzazione si sono scontrati con tutte le difficoltà che nascono ogni qualvolta si chieda a una macchina di interpretare il linguaggio naturale dell'uomo. In questo caso il problema è ulteriormente inasprito dal fatto che chi pone l'interrogazione lo fa in una situazione psicologica di grande inquietudine che lo rende anche meno capace del consueto di formulare la propria domanda in termini chiari e inequivocabili. La stessa logica che sta alla base della compilazione di un tesauro o di un soggettario viene ricreata in un contesto differente, ma dalle identiche esigenze.

Un altro problema nuovo, ma antico, che emerge con insistenza in molte delle relazioni è quello della traduzione. Nessuno dei progetti di traduttori automatici presentato al convegno appare finora capace di risultati soddisfacenti.

La lettura di questo interessantissimo volume riconferma quanto l'universo cognitivo dell'uomo, che si incarna nelle diverse terminologie, sia affascinante e inafferrabile ed è decisamente consigliabile soprattutto a chi della trasmissione dell'informazione e della diffusione della conoscenza fa il proprio settore di impegno primario.

Delia Pitto, Centro di servizio bibliotecario di ingegneria, Università di Genova