RECENSIONI E SEGNALAZIONI

International directory of art libraries, compiled and edited for the International Federation of Library Associations and Institutions, Section of Art Libraries, by Thomas E. Hill.  München: Saur, 1997.  XIII, 251 p.  (IFLA publications; 82).  ISBN 3-598-21807-9.  DM 98.  Distribuito da Ellediemme - Libri dal mondo s.r.l.

Questa pubblicazione aggiorna l'IFLA directory of art libraries (1985) curato da Jacqueline Viaux e costituisce il corrispondente su carta stampata della versione elettronica resa disponibile dal 1996 sul sito Web della Sezione delle biblioteche d'arte dell'IFLA (http://vaxsar.vassar.edu/ifla-idal/). La prefazione, pur riconoscendo le straordinarie potenzialità della comunicazione e informazione elettronica, ribadisce con orgoglio il posto e il valore del libro tradizionale nella società odierna e nell'ambiente professionale relativo alla guida in oggetto.

Il volume elenca 2781 biblioteche e dipartimenti bibliotecari di arte, architettura e archeologia di tutto il mondo e include nella lista il personale addetto al loro funzionamento. Bibliotecari e utenti interessati alla ricerca in campo artistico possono trovare in essa dati ricavati da ricerche svolte da coordinatori regionali di 49 diversi paesi nelle proprie aree geografiche e dati raccolti dai membri dell'International Relations Committee della Art Libraries Society of North America tramite la distribuzione di questionari in 96 paesi.

Tuttavia, al lettore che cerchi informazioni dettagliate sui contenuti delle collezioni di ciascuna biblioteca è consigliata la consultazione della guida più vasta e approfondita del 1985, oltre ovviamente alla consultazione delle pagine Web.

Le voci sono organizzate primariamente per nazione (in ordine alfabetico), quindi, all'interno di ogni nazione, per città e nome dell'istituzione. Le biblioteche parte di istituti universitari, o comunque senza autonomia propria, sono citate sotto il nome dell'istituzione di appartenenza. Per ogni ente, oltre all'indirizzo, sono riportati i numeri di telefono e fax, il mese di chiusura, l'ammontare dei volumi posseduti, l'anno di fondazione e i nomi del personale, comprensivi di qualifica e indirizzo di posta elettronica (ove esistente).

L'inglese è stato utilizzato come standard nel citare i nomi delle nazioni (seguiti dalla forma originale) e i riferimenti (telefono, fax, orario di chiusura, ecc.). I dati relativi a ciascuna biblioteca sono stati mantenuti nella lingua del paese di origine nel caso di inglese, francese, spagnolo, portoghese e tedesco, ma tradotti in inglese se riguardanti altre nazioni, per quanto in realtà molti di essi siano riportati sia in inglese che nella forma originaria. La directory è corredata da un Institution index e da un Personnel index, entrambi in ordine alfabetico.

Indubbiamente il testo costituisce un utile strumento per i bibliotecari privi di accesso a Internet e soprattutto - in momenti di sovraccarico della rete e urgente necessità di informazione - offre un utile e veloce riferimento per la ricerca di biblioteche e istituzioni del settore, soprattutto nel fornire con chiarezza recapiti, numeri telefonici e nomi degli addetti a cui rivolgersi per eventuali richieste.

Come sottolineato nell'Introduzione, non è e non si propone di essere una guida sui contenuti: di conseguenza, il ricercatore che desideri maggiori informazioni sul patrimonio posseduto da un ente dovrà continuare la propria ricerca su Internet o sulla già menzionata guida del 1985. Proprio per questo motivo, tuttavia, l'aggiunta dei singoli URL delle biblioteche che offrono una propria pagina Internet non sarebbe stata inutile, per quanto il lettore sia avvertito che l'omissione è stata volontaria, poiché si può accedere a tali siti tramite links partendo dalla versione elettronica già citata.

Eccettuata questa perplessità, la guida si presenta maneggevole, facilmente consultabile ed esaustiva come riferimento primario del settore, e la sua compilazione è frutto di un ammirevole sforzo per facilitare il progresso dell'informazione specializzata nelle discipline in oggetto.

Gabriella Cursoli Giganti, The Nineteenth Century Project, British Library