Économie et bibliothèques, sous la direction de Jean-Michel Salaün, avec la collaboration de Dominique Arot... [et al.]. Paris: Cercle de la librairie, 1997. 234 p. (Collection Bibliothèques). ISBN 2-7654-0670-7. FF 195.
Gli studi di carattere economico sulle biblioteche e sulle loro attività sono a tutt'oggi pochi, affrontati per lo più in modo parziale e con taglio di tipo più sociologico che scientifico-economico. La responsabilità di tale vuoto è da attribuire ad ambedue i versanti professionalmente interessati: da un lato gli economisti, che per lungo tempo hanno considerato l'informazione e la cultura come "esterna" al loro campo d'indagine; dall'altro i bibliotecari, che hanno preferito privilegiare gli aspetti "nobili" della loro attività rispetto a quelli finanziari e burocratici. Ancora oggi nelle nostre biblioteche l'aspetto economico è spesso considerato come un destino che bisogna subire e che perturba lo svolgimento istituzionale delle attività.
Partendo da queste considerazioni e dal fatto che oggi, a seguito di una più attenta e razionale gestione finanziaria, i governi dei paesi occidentali hanno dovuto necessariamente affrontare il problema economico delle biblioteche, e più in generale, della cultura, Jean-Michel Salaün, curatore del presente volume, focalizza l'attenzione su tre grandi temi, attualmente al centro del dibattito tra gli economisti.
1) Il ruolo dell'informazione nell'economia: viene preso in considerazione, in una prospettiva a lungo termine, il ruolo della diffusione delle conoscenze e della ricerca nel processo di sviluppo di una nazione, sia dal versante delle imprese, sia da quello dei consumatori.
2) L'economia pubblica nella cultura: vengono esaminati costi e benefici dell'intervento pubblico a favore dei servizi culturali. Quale dev'essere il ruolo dello Stato? Quale quello dei grandi organismi produttori d'informazione? È possibile misurare, economicamente, l'attività degli enti preposti alla diffusione della cultura?
3) La cultura e i processi d'industrializzazione: la produzione e il consumo d'informazione e di cultura vengono studiati quali categorie economiche, circoscritte e misurabili, che spesso danno luogo ad attività industriali e sono fonti dirette di ricchezza.
Nell'ambito di queste tematiche generali vengono analizzati gli aspetti economici che interessano più direttamente le biblioteche. Una parte del volume affronta in chiave economica i vari processi interni di una biblioteca, intesa come organizzazione, produzione ed erogazione di servizi e come soggetto economico che interagisce con numerosi partner (utenti, fornitori, editori, amministratori, ecc.).
Nell'ambito delle biblioteche pubbliche il saggio di Emmanuel Aziza si sofferma con maggiore attenzione sulle grandi biblioteche nazionali, in particolare la Bibliothèque nationale de France e la British Library, e sul loro delicato rapporto con il mercato. L'autore evidenzia, oltre alle due funzioni classiche - servizio di accesso alle collezioni, promozione e valorizzazione del patrimonio scritto - una terza funzione, peculiare rispetto alle altre biblioteche pubbliche, che fa di esse dei soggetti attivi nel mondo produttivo-editoriale, e cioè l'attività di ricerca e di pubblicazione nell'ambito delle scienze umane e sociali.
Un capitolo del volume (Hervé Le Crosnier, L'influence de Internet sur l'économie des bibliothèques) è dedicato alle più recenti risorse elettroniche, in particolare al fenomeno Internet, e alla loro influenza sull'economia delle biblioteche. La biblioteca pubblica, offrendo disponibilità di accesso a tali risorse, svolge un ruolo di garanzia dell'interesse collettivo nella diffusione delle informazioni e assume, così, un rilievo di agente di democratizzazione. Viene anche affrontato il problema della conservazione dei documenti elettronici. Mancano al riguardo esperienze consolidate, ma alcuni studi hanno quantificato un costo doppio rispetto alla conservazione di tipo tradizionale dei documenti cartacei. Tali costi, comunque, sono destinati a calare proporzionalmente al progressivo sviluppo dei sistemi di rete e alla conseguente possibilità di centralizzare la conservazione, coinvolgendo un maggior numero di biblioteche, anche di paesi diversi.
Numerosi altri argomenti, oltre questi appena accennati, vengono trattati in questo volume. Sicuramente esso offre agli addetti ai lavori spunti interessanti di discussione e di approfondimento, come, per esempio, quello della tariffazione dei servizi di biblioteca, dibattuto nell'ultimo capitolo (Daniel Eymard, La tarification des services dans les bibliothèques). Vi si può, inoltre, trovare - nell'ambito di questa difficile ricerca di equilibrio tra risorse economiche e servizio pubblico delle biblioteche - qualche risposta significativa, con riferimento alle realtà biblioteconomiche più avanzate, soprattutto angloamericane.
Senza voler entrare nel merito degli argomenti più tecnici, i limiti dell'opera, dipendenti, comunque, dalla natura "antologica" del volume, si manifestano soprattutto nella frammentazione degli argomenti, che, per quanto esaminati tutti in chiave economica, non offrono al lettore una visione organica della materia.
Antonio Lombardo, Biblioteca comunale P.P. Pasolini, Roma