Büchertransportsysteme für die Beschleunigung des Leihverkehrs. Berlin: Deutsches Bibliotheksinstitut, 1996. 198 p. (DBI-Materialien; 146). ISBN 3-87068-946-3. DM 30.
La riunificazione delle due Germanie ha portato a profonde innovazioni anche nel mondo delle biblioteche, in quanto due sistemi per oltre 40 anni diversi e autonomi si sono dovuti rapidamente armonizzare. Uno dei fenomeni più evidenti è stato che l'enorme quantità di opere antiche in possesso delle biblioteche dell'ex DDR, quasi irraggiungibili fino ad allora, è divenuta improvvisamente accessibile all'Ovest, mentre da parte loro le biblioteche dell'Est hanno maturato un nuovo, maggiore bisogno di letteratura occidentale, col risultato che da una parte e dall'altra sono nettamente aumentate le richieste di prestito interbibliotecario. Ciò – oltre all'obsolescenza delle infrastrutture dei servizi bibliotecari dell'ex DDR, che avevano comunque bisogno di una radicale verifica – ha reso necessario ripensare in modo globale, alla luce del nuovo assetto geopolitico, anche il sistema del trasporto dei libri per il prestito interbibliotecario, caratterizzato in Germania da una decentralizzazione molto spinta (ulteriormente progredita col diffondersi dell'uso di Internet) che, per ben funzionare, necessita di sistemi di consegna rapidi e non complicati.
La pubblicazione qui presentata (96 pagine di testo e otto appendici) rappresenta il rapporto conclusivo di un progetto promosso nel 1993 dal Bundesministerium für Bildung und Wissenschaft, il cui obiettivo era l'individuazione di parametri base per la creazione di sistemi di trasporto interconnessi finalizzati a una fornitura interregionale di documenti più efficiente, rapida e soprattutto economica nell'ambito dei servizi di prestito interbibliotecario. Il progetto, intrapreso dal Deutsches Bibliotheksinstitut insieme alla Niedersächsische Staats- und Universitätsbibliothek di Gottinga in collaborazione con la Facoltà di economia dello stesso ateneo (in particolare dell'Istituto per la ricerca sugli investimenti e la produzione) – cosa che non deve stupire, in quanto il prestito interbibliotecario costituisce un fenomeno anche economico e commerciale di rilievo – è stato coordinato da Elmar Mittler, direttore della Biblioteca, cui si deve anche la cura del volume.
Scopo dell'iniziativa era in sostanza studiare i modi per rendere più veloce il trasporto dei libri, partendo da una rilevazione estremamente dettagliata dei flussi di prestito fra le biblioteche con i maggiori volumi di richieste e forniture, flussi che sono stati esaminati sia dal punto di vista geografico ed economico, sia per quanto riguarda la loro organizzazione, e sui quali dà conto una grande quantità di grafici, tabelle e carte lungo tutto il libro. L'indagine ha condotto a stabilire che il volume annuo complessivo del prestito interbibliotecario in Germania è di circa due milioni di chili di materiale (le poste, pubbliche o private che siano, ai fini della tariffazione prendono in considerazione appunto il peso del pacco) per un totale di circa 750.000 spedizioni, normalmente suddivise in unità relativamente piccole. È emerso altresì che, pur di fronte al ruolo preminente che alcune biblioteche tedesche hanno nella fornitura dei volumi (fra queste la Staatsbibliothek di Berlino e la Bayerische Staatsbibliothek di Monaco, oltre a quella di Gottinga), sia le richieste sia le forniture riguardano in modo diffuso le biblioteche di tutto il territorio nazionale.
Lo studio ha messo altresì in rilievo la presenza crescente delle imprese private nel settore dei trasporti postali e come la politica tariffaria di tali imprese penalizzi gravemente le biblioteche, in quanto mentre quelle fissano un costo che ipotizza un peso minimo per pacco pari a 5 kg, il 78% dei pacchi spediti dalle biblioteche non supererebbe i 3 kg. Ne consegue che l'eventuale passaggio di tutte le spedizioni dalle poste federali tedesche alle imprese private comporterebbe un innalzamento della spesa relativa pari ad almeno 5,6 milioni di marchi, calcolando un costo medio di 2,31 marchi/kg.
Tuttavia, l'indagine ha anche messo chiaramente in evidenza che l'intervento dei trasportatori privati, nonostante le tariffe superiori a quelle del servizio pubblico, può rendersi vantaggioso nel caso in cui vengano rispettate tre condizioni: che sia possibile spedire i libri in casse e non singolarmente (perché ciò rende superfluo l'imballaggio dei volumi e quindi più rapide le procedure), che i libri spediti abbiano un peso relativamente elevato e, infine, che i trasporti vengano effettuati durante la notte. Perciò, i risultati della ricerca conducono piuttosto a raccomandare una gestione del trasporto librario per il prestito che veda compresenti agenti pubblici e privati. In particolare, il trasporto interregionale (fra i diversi Bundesländer) potrebbe essere efficacemente ed economicamente gestito da imprenditori privati, i quali raccoglierebbero i singoli volumi in contenitori e li spedirebbero nottetempo alle centrali regionali del trasporto dei libri, alle quali spetterebbe poi il compito di distribuirli all'interno delle regioni. L'analisi giunge a studiare i percorsi compiuti dai mezzi di trasporto anche all'interno delle regioni in modo da poterli ottimizzare con l'obiettivo di rendere possibile nel prossimo futuro un rifornimento quotidiano delle biblioteche. In un quadro che vede una simile combinazione di servizi pubblici e privati, il tempo di consegna, secondo i risultati dell'indagine, potrebbe andare da 24 a un massimo di 48 ore, con un costo medio stimato che oscillerebbe fra 1,20 e 1,41 marchi/kg (va detto che già oggi la corrispondenza ordinaria in Germania giunge a destinazione nel giro di 24 ore).
Il Consiglio che ha coordinato il progetto, che aveva finalità molto pratiche e concrete, raccomanda una rapida applicazione dei risultati dell'analisi, prevedendo che gli investimenti necessari per il miglioramento dei servizi di trasporto dei libri siano compiuti congiuntamente dal Governo federale e dagli Stati regionali, sull'esempio di altri progetti che hanno visto la partecipazione del Deutsches Bibliotheksinstitut, quale il progetto SUBITO, mentre i costi per il trasporto interregionale che, come si è visto, sarebbe appannaggio di imprese private, dovrebbero essere compensati ove necessario da contributi regionali. Una prima applicazione pratica del progetto è già stata effettuata per gli scambi fra le biblioteche della Bassa Sassonia, della Baviera e del Baden-Württemberg.
Da un punto di vista generale, la ricerca conferma che per quanto il mezzo elettronico sia entrato prepotentemente in gioco nel settore del document delivery, i libri continueranno ad avervi un ruolo importante ancora per molto tempo. Semmai, l'automazione consente oggi maggiore velocità e correttezza sia nella localizzazione dei documenti sia nella spedizione delle richieste di prestito, agendo come fattore catalizzatore nel vistoso incremento del loro numero. Restano da perfezionare le modalità di localizzazione dei documenti, così come da eliminare è la difficoltà creata dalla sussistenza di più tipologie di reti di biblioteche che coprono ambiti territoriali in parte sovrapposti.
Non sempre di facilissima interpretazione, non per mancanza di chiarezza espositiva ma per le caratteristiche del sistema di trasporto dei libri e in generale delle poste in Germania, spesso affatto prive di equivalenti in quello italiano, l'analisi presentata nell'opera suscita quasi un senso di sconcerto per il rigore e il grado di dettaglio che riesce a raggiungere, ponendosi a modello, anche metodologico, per una collaborazione fra enti diversi con finalità tutte mirate al miglioramento del servizio per l'utente finale di ogni genere di biblioteca.
Paolo Bellini, Biblioteca di ateneo, Università di Trento