Lo scaffale della Costituzione: educazione alla democrazia e informazione bibliografica in un progetto per le biblioteche pubbliche, a cura di Carmelo Ursino. Milano: Editrice Bibliografica, 1996. 111 p. (Atti e documenti. Fuori collana). ISBN 88-7075-54546-1. L. 20.000. In testa al front.: Provincia di Roma, Assessorato alla cultura, Sistema bibliotecario Castelli Romani.


Il suggestivo titolo di questo volume prende spunto da un'esperienza concreta nata nell'ambito del Sistema bibliotecario Castelli Romani, in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione. Per questa ricorrenza, infatti, le sette biblioteche che aderiscono al Sistema hanno pubblicato un manifesto e messo a disposizione dei loro utenti una serie di libri, onde illustrare e tentare di spiegare a tutti i cittadini il significato e i tratti salienti della nostra Carta costituzionale. Dopo una nota introduttiva di Giuliana Pietroboni e una premessa di Carmelo Ursino, che spiegano le ragioni per le quali si è ritenuto utile promuovere questa iniziativa, il libro è suddiviso in otto capitoli, dedicati a diversi temi legati al nostro ordinamento costituzionale o al dibattito in corso su possibili interventi modificatori. Il primo capitolo, pertanto, è dedicato proprio alla Costituzione, mentre i successivi si soffermano su altri nodi salienti (quali, ad esempio, i valori e i principi fondamentali, Stato decentrato e Stato federale, governo parlamentare e governo presidenziale, sistema elettorale e garanzie costituzionali, revisione costituzionale o assemblea costituente?), presentando, dopo un breve inquadramento generale del problema, le schede dei libri che si suggerisce di disporre in un'ideale scaffale della Costituzione che possa risultare un valido strumento di approfondimento per tutti i cittadini. A dimostrazione della concretezza dell'iniziativa, al termine del volume, Diego Cesaroni illustra i particolari costruttivi dello scaffale che è stato realmente installato nelle biblioteche del sistema e che richiama nella forma il semicerchio delle aule parlamentari.

G.M. [Gabriele Mazzitelli]