RECENSIONI E SEGNALAZIONI
Editrice Bibliografica. Catalogo storico 1974-1994, a cura di Luigi Crocetti. Milano: Editrice Bibliografica, 1996. 189 p. ISBN 88-7075-448-0. L. 20.000.
Tutti abbiamo avuto per le mani - non solo per motivi di stretta necessità professionale - gran parte della produzione della Bibliografica. Ai suoi manuali, ai saggi, ai repertori abbiamo fatto talmente l'abitudine che non pare vero che gli editori Vigini e Costa siano a fianco (si potrebbe ben dire parte) della comunità bibliotecaria italiana da vent'anni soltanto. Non voglio ripercorrere qui la serie di iniziative e di titoli: a questo scopo consiglio la lettura, proprio la lettura, comme un roman, delle 389 voci e dei vari indici di questo bel catalogo. Migliore celebrazione per il ventennale non poteva esserci.
Non si può sfuggire ad un senso di vertigine, guardando enîabme a un catalogo come questo, compilato da un bibliotecario sulla competenza catalografica del quale è inutile aggiungere aggettivi, sulla produzione di un editore che a partire dal nome si rivolge innanzi tutto alle biblioteche e che fra l'altro ha tra i suoi titoli alcuni significativi contributi su temi catalografici, un catalogo infine redatto applicando con coerenza scelte descrittive e d'indicizzazione. Nella prima parte i titoli sono elencati secondo l'anno di pubblicazione, dal 1974 a tutto il 1994, con voci nuove per le nuove edizioni ma escludendo le semplici ristampe. Sono descritte anche le pubblicazioni prodotte in unione con altri enti (le collaborazioni più costanti sono con le amministrazioni regionali lombarda e toscana e con l'ICCU) e due opere nei confronti delle quali l'Editrice ha rivestito una responsabilità intellettuale. Ad ogni numero corrisponde un volume, di cui si dà completa descrizione: è compresa anche l'area della pubblicazione, incluse variazioni e refusi nel nome della stessa editrice. In assenza dell'anno di pubblicazione è indicata la data di stampa, e quella di copyright se differente. Alle note più usuali (In testa al front., Atti del ...) si aggiungono note di raccordo fra le edizioni diverse della medesima opera. Per i numerosi atti di convegni o in generale i lavori collettivi sono dati anche titolo e autore di ciascuno dei contributi compresi nel volume. La scelta di spostare l'area della serie dalla posizione seguente a quella precedente l'area della descrizione fisica è una novità assoluta - credo - in fatto di realizzazioni catalografiche, ma non risulterà nuova a chi avesse apprezzato la proposta che in tal senso era stata avanzata dallo stesso Crocetti con Rossella Dini in chiusura dell'edizione del 1990 del loro ISBD(M): introduzione ed esercizi (numero 212 di questo catalogo).
A ciascuna delle descrizioni è anteposta l'intestazione per autore, che ne determina l'ordinamento all'interno dei gruppi annuali, ma la vera ricchezza dell'indicizzazione sta nella seconda parte del catalogo, cui spettano 105 pagine (contro le 70 del repertorio cronologico). Vi sono presentati gli indici dei nomi, dei titoli, dei soggetti, delle classi, dei numeri ISBN e ISSN, tutti con riferimento al gruppo autore-titolo della prima serie, accompagnato dal numero di catalogo. Sono dunque accessibili tutti i contributi portati da persone ed enti, in qualunque veste, compresi quelli apparsi in volumi collettivi. La forma delle intestazioni si rifà alle regole anglo-americane, anche se le differenze sono impercettibili, visto che - per citare una possibile difformità - fra gli autori della Bibliografica pochi usano firmarsi con le iniziali, come quel Batty, C.D. (Charles David) con cui si inaugurò la feconda collana Bibliografia e biblioteconomia. Nell'indice dei titoli sono ovviamente compresi i titoli delle serie, con sotto-ordinamento per numero, grazie ai quali si scopre una curiosa irregolarità nella numerazione delle nuove edizioni (sempre in Bibliografia e biblioteconomia). L'accessibilità per soggetto è garantita dall'indice alfabetico, che segue il Soggettario di Firenze, e dall'indice delle classi, sulla base della ventesima Dewey italiana. Conclude il volume l'elenco ordinato dei numeri standard internazionali impiegati, a cui si aggiungono quelli delle edizioni dell'ICCU comprese nel catalogo.
Nella nota introduttiva Crocetti qualifica il suo lavoro come "privato", ma è facile prevedere - più ancora che augurare - una fortuna pubblica, e diffusa, a questo catalogo. Che anche l'AIB abbia un debito di riconoscenza verso la Bibliografica, per molte imprese editoriali condotte in collaborazione, aggiunge semplicemente un motivo in più ai rallegramenti di chi scrive.
Giulia Visintin, Sommariva del Bosco