RECENSIONI E SEGNALAZIONI
Il progetto di architettura: conservazione, catalogazione, informazione: atti del seminario, Venezia, 20 e 21 gennaio 1995. Venezia: Istituto universitario di architettura di Venezia, AP Centro di servizi interdipartimentali Archivio Progetti, 1996. 208 p.
Il volume raccoglie gli atti di un seminario sugli archivi di architettura organizzato dal Centro interdipartimentale Archivio Progetti dell'Istituto universitario di architettura di Venezia a cui hanno partecipato rappresentanti di numerosi enti italiani tra cui l'Accademia di San Luca e quella di Brera, il Csac, il Mart, la Fondazione Michelucci, l'Archivio Bottoni, l'Istituto A. Aalto, oltre a rappresentanti di facoltà di architettura e della sovrintendenza archivistica.
L'analisi della situazione degli archivi di architettura ha innanzitutto evidenziato la frammentarietà e occasionalità delle raccolte, divise tra enti pubblici di varia natura e privati, con finalità a volte diverse e spesso prive di finanziamenti, spazi e personale per provvedere a una adeguata conservazione e catalogazione. Un secondo aspetto è costituito dalla difficoltà di delimitare gli ambiti di una materia che sotto molti aspetti si presenta fortemente intrecciata con la storia politica, economica e sociale del nostro paese. Gli archivi dei comuni relativi allo sviluppo urbanistico delle città sono chiusi agli studiosi e gli archivi di Stato, come ha sottolineato S. Mastruzzi, soprintendente all'Archivio centrale dello Stato, stanno ancora cercando di definire una "bussola tipologica" per mettere a disposizione degli studiosi la documentazione posseduta.
A questa situazione ha fatto riscontro negli ultimi anni un fiorire di iniziative e progetti, di collezioni, archivi, musei pubblici e privati, che indica una notevole vivacità e pone con forza il problema del coordinamento e della cooperazione fra le diverse iniziative. Nasce da qui la proposta dell'Archivio Progetti dello IUAV di costruire una rete nazionale degli archivi di architettura puntando sulla valorizzazione delle specificità sia locali che tematiche purché, ad di là di ogni strategia selettiva orientata da generalizzazioni quali l'eccellenza delle personalità o delle tematiche generazionali, sappiano ritrovare "nel rapporto con il luogo il dispositivo di comprensione del pensiero progettuale medesimo". Da qui l'intento dell'AP, accanto alla raccolta dei progetti prodotti all'interno dell'università, di documentare anche l'attività dei soggetti esterni che operano su Venezia, quali singoli architetti, e di raccogliere i progetti della sezione Architettura della Biennale di Venezia, o quelli dedicati a Venezia della Triennale di Milano, ecc. (interessante l'esperimento di acquisire materiali anche a titolo di deposito con contratti di comodato) in modo da fornire un completo supporto documentario alla didattica e alla ricerca.
Ma come raccordare questa attività, che si presenta relativamente unica nel panorama italiano, come dimostrano gli stessi interventi al seminario, con realtà assai diverse per finalità, consistenza documentaria e riferimento istituzionale?
È qui che il "progetto di architettura" si concretizza nel confronto sulle metodologie catalografiche adottate verso la definizione in formato elettronico di una scheda catalografica comune, o comunque compatibile, e la messa a disposizione in rete delle diverse risorse. L'AP, come documenta la direttrice, A. Tonicello, ha elaborato, valendosi del supporto eccezionale di studiosi e laureandi dello IUAV, una scheda catalografica che, partendo dagli standard disponibili, in particolare dalle ISBD e dalle AACR2, ha definito un formato per molti versi originale e più coerente con una lettura scientifica del progetto e dei diversi materiali che lo compongono: da qui anche la scelta di CDS/ISIS per la facilità con cui permette di trattare i legami gerarchici tra le diverse tipologie. Il secondo caposaldo del sistema informativo dello IUAV è costituito dall'interfaccia EasyWeb prodotta da F. Guidi, che non solo riesce a mediare l'accesso ai vari cataloghi dello IUAV (tra cui il catalogo SBN) ma permette di creare legami ipertestuali che rendono possibile la navigazione tra di essi. Essa permette infatti di accedere ai diversi tipi di risorse informative, quali immagini digitali, registrazioni catalografiche e testi, come se si trattasse di un unico archivio.
Questa articolazione del sistema informativo elettronico permette di superare il contrasto tra necessità di centralizzazione e coordinamento da un lato e autonomia dei singoli istituti ed enti dall'altro, realizzando quella implosione dell'informazione richiamata dal responsabile del sistema informativo dell'area servizi bibliografici e documentari dello IUAV, P. Piccotti, sulla scorta del McLuhan.
Nella appendice al volume Anna Tonicello, introducendo un primo censimento degli archivi di architettura, almeno di quelli finora identificati attraverso gli scambi tra le diverse istituzioni che hanno partecipato al seminario, non nasconde che il cammino per giungere a un coordinamento effettivo è ancora lungo e complesso. Importante rimane aver posto il problema della identificazione delle fonti della storia dell'architettura e della loro disponibilità, e le basi per una cooperazione e informazione reciproca tra gli archivi esistenti che si concretizzerà, oltre che nel proseguimento del censimento, nella redazione di un bollettino informativo e in incontri periodici tra rappresentanti dei vari enti.
Nicola Benvenuti, Biblioteca della Facoltà di architettura, Università di Firenze