Vengono qui presentati un'analisi e un confronto tra banche
dati bibliografiche su CD- ROM relative alle discipline filosofiche: non
vengono pertanto considerate banche dati solo in linea o a stampa
(1).
Le banche dati sono state analizzate come prodotto complessivo. Attenzione
è stata riservata al paragone e riscontro fra quanto annunciato da
chi propone la merce, quanto la documentazione illustra della merce e quanto
la merce rivela di essere. Non è stata condotta analisi documentaria
circa il livello e la qualità dell'indicizzazione e dei riassunti
(abstracts) rispetto a standard esterni o interni (analisi degli standard,
della loro applicazione e della loro efficacia per il recupero) e al contenuto
dei documenti.
I campioni di cui disponevo per l'analisi e per i test non
erano omogenei fra loro: un'edizione quasi cumulativa (1940-marzo 1994) del
Philosopher's Index, l'integrale di Sophia, un campione molto
parziale di Francis (1991-1992) e un'edizione quasi integrale (1989-1993)
per l'IBZ (che però non era il DIP dedicato solo a
filosofia, teologia e religione). Ne ho dovuto tenere conto nei confronti,
che ne sono risultati comunque negativamente condizionati. A parte ciò,
solo il Philosopher's Index è una banca dati monotematica,
mentre le altre, interdisciplinari, consentono comunque di enucleare il settore
filosofico.
Patentemente e intenzionalmente i commenti all'analisi compiuta e i pareri sono scarsi. Soprattutto al contenuto delle tabelle è affidato il compito di informare specificatamente, in vari casi più di quanto facciano le schede analitiche dei quattro singoli prodotti, e di fornire gli elementi per formulare un giudizio anche complessivo e finale.
La sezione Philosophie di Francis è la versione
elettronica dell'edizione a stampa Francis Bulletin signalétique.
519, Philosophie (d'ora in poi indicato solo come BS), non più
prodotta a partire dal 1995. Contiene una ventina di sottoarchivi (fra cui
Philosophie): archeologia, storia dell'arte, storia della scienza, linguistica,
letteratura, filosofia, preistoria, religione, scienze sociali, scienze
dell'educazione, etnologia, geografia, igiene, economia, amministrazione,
America latina, diritto e informatica, economia dell'energia. Da pochi anni
comprende anche la Bibliographie d'histoire de l'art (CNRS/Paul Getty
Trust). Il settore Philosophie non sembra comprendere la
psicologia.
Dati quantitativi cumulativi affidabili sul settore di filosofia
sono inferibili da quanto asserito dal BS e da Paci -Castellucci -Ferraria
al 1991: circa 80.000 record, con accrescimento annuale di circa 5000.
L'edizione da me analizzata era quella 1991-1992; la corrispondenza fra tale
etichetta e il contenuto si è rivelata rapidamente molto approssimativa:
circa 160 record sparpagliati dal 1981 al 1985, e poi 144 del 1986, 162 del
1987, 438 del 1988, 3286 del 1989, 3845 del 1990, 1568 del 1991, 86 del 1992,
per un totale di 9302 record di filosofia, di cui dunque oltre 4000 anteriori
al 1990. Il totale per tutte le discipline, invece, è di circa 75.000
record dal 1990 in poi e 42.000 anteriori al 1990.
L'edizione a stampa del BS avvisa che libri, atti di congressi e
quant'altro sono sistematicamente ignorati, trattati solo quando vengono
"gentilmente inviati": l'esito è depistante, perché qualche
sparuta pianta risalta comunque (38 monografie e 19 congressi nell'annata
1991, 45 monografie e 18 congressi nel 1992). Le recensioni sono considerate
solo quando "critiche".
La lista dei periodici si ricavava indirettamente da BS
519, mentre oggi l'INIST può inviarla a pagamento, in versione
a stampa. Non c'è pronunciamento esplicito sul trattamento
cover-to-cover, ossia lo spoglio integrale dei singoli fascicoli.
Per la filosofia il BS parlava di 900 periodici di area, di cui 300
strettamente filosofici; il vaglio manuale del BS 519 ha dato questi
risultati: circa 550 riviste nel 1991, circa 520 nel 1992, circa 510 nel
1993.
I record sono corredati -ma non sempre -di abstracts, spesso estremamente
brevi, di stile documentario fra l'annotazione e l'abstract indicativo,
che fornisce appunto un'elencazione del contenuto.
Quanto alla tipologia del materiale, si deve fare attenzione
all'indicazione del "tipo di documento": una recensione a un libro che viene
pubblicata in una rivista sarà LIVRE e PERIODIQUE, gli atti di un
convegno pubblicati come numero di una rivista saranno PERIODIQUE e
CONGRES.
C'è una classificazione interna, propria, con 11
sottosettori della filosofia, tre dei quali ulteriormente ripartiti. I
descrittori a soggetto sono dati in inglese e in francese.
Esistono due modalità di interrogazione, una guidata a menu e liste
(campi, voci e operatori booleani sono presentati in finestre e passo per
passo) e una "esperta" -che comunque può ricorrere alla prima -a comandi,
dove i vari elementi ricercati vengono messi assieme in un unico passo, sulla
command line, componendo un'espressione di ricerca a mo' di frase
con sintassi: ad esempio DO=PHIL ET AU=BOUVERESSE* ET (DE=WITTGENSTEIN* OU
DE=LANGUAGE).
L'edizione analizzata era 1940-marzo 1994, su un unico disco.
Si tratta di una banca dati monografica di filosofia che comprende estetica,
epistemologia, etica, storia della filosofia, logica, metafisica, filosofia
politica e sociale, filosofia della storia, del diritto, del linguaggio,
della religione e della scienza, oltre alla pedagogia come settore limitrofo,
non include dunque la psicologia.
L'elenco dei periodici trattati viene fornito anche come
file, ma non è aggiornato, mentre la lista aggiornata è
quella dell'edizione a stampa, che segnala anche i titoli morti o non più
indicizzati.
Contiene anche monografie (29.596, di cui 28.897 in inglese e 277 in tedesco):
non è affatto chiaro quale sia il criterio di selezione e quasi
inesistenti sono gli spogli di congressi. Opere non pubblicate negli Stati
Uniti sono presenti solo dal 1967.
Il numero delle riviste si attesta sulle 400 circa ("oltre 270" nella
pubblicità della casa, oltre 300 sul catalogo Burioni, circa 400 come
dato del 1996).
Inaspettatamente, le notizie più complete sulla politica
documentaria e sulle pratiche di indicizzazione si ricavano dal volume del
thesaurus (2): le riviste sono trattate
cover-to-cover tranne quelle interdisciplinari, in cui vengono selezionati
i soli articoli di filosofia. Sono comunque esclusi lettere, necrologi, annunci
e resoconti di avvenimenti e recensioni, salvo che si tratti di review
articles. Fra i libri sono incluse biografie e bibliografie ed esclusi
gli opuscoli (pamphlets).
Quanto al trattamento documentario, l'indicizzazione comprende: i descrittori
del thesaurus (4/5 per articolo e 8/10 per libro), fra cui generalmente uno
è ampio e riguarda il settore filosofico e un altro, quando è
il caso, la periodizzazione cronologica; i nomi delle persone di cui si parla;
l'abstract. L'abstract è generalmente fornito dall'autore,
il che spiega perché se ne trovano anche in italiano, francese e spagnolo;
quando l'autore non lo invia l'articolo ne resta per lo più privo,
ma in alcuni casi viene aggiunto dallo staff, che può anche
intervenire per aggiustamenti, ed è allora contrassegnato o
.
Il thesaurus non è il Thesaurus, ossia non sono mostrati
i termini esclusi né altri collegamenti ma viene semplicemente offerta
una lista di voci, ricca di ortografie erronee e dove i nomi di persona sono
estromessi per essere inclusi nell'elenco dei Named people. In compenso
si vedono subito, in questa e in ogni altra lista, i postings (numero
dei documenti connessi alla voce). In realtà, dunque, l'uso completo
del thesaurus non è funzione disponibile per Philosopher's Index
su disco, ma solo in linea. I termini composti sono stati mantenuti come
tali, ma tutto è ricercabile anche parola per parola. L'help
in linea è effettivamente contestuale.
Esiste una versione del linguaggio di interrogazione a comandi,
molto simile alla modalità con cui si interrogano gli archivi Dialog
in linea, ossia un linguaggio codificato con cui si costruiscono espressioni
di ricerca, anche lunghe, dotate di sintassi: ad esempio NA=WITTGENSTEIN?
AND RULE/DE AND (PY=1990 OR PY=1991). Questa modalità dispone di alcune
possibilità anche maggiori rispetto alla versione in linea ed è
integrabile con la ricerca per menu. Offre anche delle Usage statistics,
ovvero uno specchietto riepilogativo del tempo impiegato per la ricerca,
delle righe consultate ed esportate o stampate, ecc. C'è anche una
forma di ricerca laterale che consiste nel marcare e prendere un "pezzo"
di quanto trovato per usarlo come argomento di ricerca.
Le riviste sono citate solo in forma abbreviata: senza l'edizione
a stampa che dà le corrispondenze si possono avere incertezze
nell'identificazione; manca l'ISSN come chiave di ricerca e anche come
dato.
Lo stesso disco offre il software d'installazione e d'uso e i dati, sia per
DOS che per Windows e per Macintosh. Le tre versioni sono straordinariamente
omogenee fra di loro. Se da una parte ciò può fare rimpiangere
il mancato sfruttamento delle caratteristiche peculiari di ogni diverso ambiente
operativo, dall'altra la similitudine di impianto e di comandi facilita l'uso,
più e meno esperto, consentendo di prescindere dalla piattaforma a
disposizione; ciò, inoltre, può bene essere visto anche come
un vantaggio economico ed ergonomico per la letterale "portabilità"
del prodotto.
Si tratta dell'edizione su CD-ROM dell'IBZ,
Internationale Bibliographie der Zeitschriftenliteratur aus allen Gebieten
des Wissens. C'è anche un'edizione particolare -che non ho potuto
analizzare -denominata DIP: Dietrichs Index Philosophicus: philosophy,
theology, religion, che ingloba quanto di filosofico pubblicato
nell'IBR, Internationale Bibliographie der Rezensionen, e
nell'IJBF, Internationale Jahresbibliographie der
Festschriften.
Il settore dell'IBZ consacrato alla filosofia,
phil, nel periodo/edizione trattato (1989-1993) contiene 59.318 record.
Esso abbraccia, dichiaratamente, anche psicologia e teologia -non senza
sconfinamenti nella storia della chiesa -cosicché sarà qui
che si troveranno anche studi su: gli archivi diocesani di Bordeaux, i sogni
degli epilettici, la musica per organo in chiesa e l'etimologia di
"isteria".
E' offerto un cosiddetto thesaurus, ossia la lista delle parole
chiave o descrittori assegnati ai record, sempre sia in inglese che in tedesco:
è un elenco sporco oltre l'immaginabile. Non esistono
abstracts. Tutto è scritto in minuscolo: eccentricità
distintiva dell'IBZ, non si sa in cosa fondata se non nella propria
narcisistica particolarità. Non è possibile la selezione multipla
dalle liste. Il troncamento bilaterale è ammesso, ma con tempi di
esecuzione che possono risultare lunghissimi. Non si può recuperare
e modificare una ricerca già eseguita, occorre riprenderla, rieseguirla
e poi correggerla.
Sophia: European databases in the humanities riguarda
la produzione letteraria nel campo delle scienze umane in Europa, con enfasi
sull'Europa orientale e la Scandinavia. Include 17 distinte banche dati
raggruppate in tre settori all'interno dei quali i singoli databases
sono interrogabili distintamente o collettivamente. Gli editori presentano
questo prodotto come "an indispensable tool for research in many fields of
humanities".
Fra banche dati e settori si menzionano:
Non è risultato facilissimo orientarsi fra tante piccole
banche dati distinte. Non c'è lista dei periodici trattati. Non c'è
pronunciamento sullo spoglio cover-to-cover e i test condotti hanno
dato risultati sconcertanti, anche per la copertura attraverso gli anni.
La banca dati filosofica Philis segna un totale di 52.290 record,
con un rispettabile parco di oltre 250 riviste, ed è presentata come
uno dei tre punti di forza del prodotto. Il totale degli articoli tratti
da alcune delle riviste è quantitativamente ridotto: può far
supporre un trattamento limitato alle ultime annate, consono alla verdissima
età di questa banca dati. Ma gli esiti di alcuni scandagli
(cfr. tabelle paragrafo 5.2) evidenziano che non
c'è alcuna coerenza né con la verde età di Sophia
né col trattamento retrospettivo: fra l'altro si palesano una lacuna
totale per gli anni 1975-1977, lacune vistose in tutti gli anni Ottanta e
nulla per gli anni Novanta.
Il manuale a stampa è inesistente (viene distribuito
un foglietto di istruzioni di discutibile utilità e affidabilità)
e l'help è di problematica consultazione. L'abstract
è contiguo al titolo e spesso in maiuscolo. Il software non è
allineato alla banca dati scelta: sono offerte molte più possibilità
di ricerca di quelle effettivamente impiegabili, e che forse si attagliano
a banche dati diverse da Philis.
Francis | Philosopher's Index | IBZ | Sophia | |
Produttore | INIST Institut de l'information scientifique et technique, CNRS (Francia) | Knight- Ridder Information; per i dati: Philosopher's Information Center (USA) | Zeller Verlag (Germania) | Sophia data Ltd. e Vaasa University Library (Finlandia) |
Altre edizioni | in-linea; ex Bulletin signalétique 519 a stampa | on-line DIALOG File 57; a stampa | a stampa | no |
Contenuto e Settore | interdisciplinare per le scienze umane; settore PHIL non acquistabile a parte | Filosofia; (per i settori cfr. la scheda) | interdisciplinare; settore phil e altri (DIP acquistabile a parte) | interdisciplinare, scienze umane; filosofia PHILIS e altri: non acquistabile a parte |
Totale record | ±1.500.000 (1996) PHIL: ±100.000 | oltre 212.000 (marzo 1994), ±230.000 (1996) | oltre 600.000 dal 1986; phil ±81.000, in 1989-1995 * | Tot.: imprecisato; Philis ± 52.900 |
Incremento annuo | ±70.000 (60.000 articoli, 10.000 libri, convegni, tesi, rapporti)PHIL: ±4000 (fonte: BS-519) | ±6.300 (1980-1993) all'anno | phil: ±9.000 articoli + 4.000 libri (fonte: Zeller Verlag) | imprecisato; Philis 52.290 |
Lingue trattate e zona | non c'è restrizione di lingua o zona geografica, ma, ad es. il pensiero orientale è considerato solo nel contesto di studi comparativi con riferimento al pensiero occidentale | inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, selezione dalle altre | mondiale | Europa, soprattutto orientale |
Fonti | oltre 9000 periodici; per PHIL 900 periodici, di cui 300 filosofici | ±400 periodici (1996); libri | 5.000 periodici (800 per la filosofia) (in DIP libri e scritti in onore) | cfr. la scheda |
Tipi di documenti | articoli | articoli, libri, miscellanee | articoli (in DIP, libri miscellanee) | articoli, "varia" |
Aggiornamento | annuale (un disco 1984-90; un disco 1991- ) | trimestrale (un disco per tutto) | annuale (DIP ed. B semestr.) (2 dischi) | irregolare, (un disco) |
Edizione usata | 1991-1992 (ed.1993) | 1940-marzo 1994 | Version 2: 1989-1993 | 2nd augmented ed. 1995 |
Costi | cumulativo FF 23.500; retrospettivo 1984-1990 FF 17.500; corrente 1991-1995 FF 6.000. Spese di spedizione: FF 360 (cumulativo FF 720). Supplemento per licenza d'uso in rete | primo anno 1.500 US$, anni successivi 500 US$. Spese di spedizione 50 US$. Supplemento per licenza d'uso in rete | la struttura prezzi è molto articolata: il cliente è quotato secondo quante annate cartacee ha acquistato (comunque nessuno dei 2 dischi meno di 4.000 DM). La versione in rete non costa di più | 7.500 FIM; 2.250 DM; 950 £; versione in rete 12.500 FIM |
Documentazione | manuale a stampa + help | manuale a stampa + help | manuale a stampa + help | "help" |
Versione sw | DOS | Mac, DOS e WINDOWS, insieme allo stesso prezzo | DOS | Windows, DOS su richiesta |
* Secondo l'editore, l'IBZ 1989-1995 conterrebbe 81.000 articoli nel
settore phil, mentre il DIP arriverebbe a 161.000 con i 44.000
volumi dell'IBR 1985-1995 e i 36.000 contributi in miscellane
dell'IJBF 1981-1995.
Fortunatamente non sono denunciati standard bibliografici o
documentari: si tratta di pratiche interne, assunte più come riferimento
regolativo che come standard applicato. Sono comuni gli errori nella grafia
dei cognomi personali, errori di ortografia anche nelle parole chiave.
Considerata la comune discreta sporcizia nei files, è consigliato
scorrere gli elenchi, ossia fare uso del browsing delle liste: infatti
una ricerca diretta impartita sulla linea dei comandi che preveda solo
l'ortografia corretta può venire smentita da grafie non standardizzate
(di ciò, ad esempio, il Philosopher's Index onestamente avvisa,
ma ancora nell'edizione a stampa). Il campo per la fonte del documento, che
contiene il titolo del periodico, non sempre è standardizzato quanto
ad ordine degli elementi: anno, annata/volume, fascicolo, pagine.
L'abstract non sempre c'è anche quando dovrebbe esserci. Maiuscolo
e minuscolo coesistono, di fatto e al di là dei criteri, quando (come
nell'IBZ) non si impone ovunque e comunque il solo
minuscolo.
Tutto denuncia - e talora è anche onestamente dichiarato
-più che la presenza di diverse mani, fisiologica, quella di diverse
fonti: dagli autori che si redigono l'abstract nel caso del
Philosopher's Index, perfino in lingue diverse, alla collezione da
bazar di banche dati offerta da Sophia.
Come si è già accennato, dal punto di vista del software, il
thesaurus (Philosopher's Index e IBZ), quando c'è, è
solo l'elenco delle parole chiave utilizzate nei record: non ci sono i termini
esclusi e non ci sono collegamenti fra termini, né mostrati né
utilizzabili ("navigabili").
Quando le riviste sono ricercabili in forma abbreviata -è
il caso del Philosopher's Index -la lista di corrispondenza con il
titolo esteso e completo può diventare essenziale, e però è
fornita congiuntamente all'edizione a stampa e non su disco.
La documentazione può non essere affatto completa e accurata: specialmente
sulla copertura vengono declamate le grandi cifre, con approccio pubblicitario,
e i dettagli, più precisi, possono essere rinvenibili solo nelle
equivalenti edizioni a stampa (è stato il caso sia di Francis
che del Philosopher's Index). Perfino la lista delle riviste spogliate
è difficile da ottenere: in nessun caso era scritta sul disco o allegata
come file. Per il Philosopher's Index le notizie più
accurate ed esaurienti non sono state rinvenute nemmeno nell'edizione a stampa
della bibliografia, ma nel volume del Thesaurus, il che supera il
paradosso di una casa discografica che pone sul mercato un'edizione in CD
di un'opera lirica rimandando, per il cast, al libretto incluso nel 33
giri.
A parere mio contenuto e copertura sono aspetti di massima
importanza, maggiore di quella da riconoscere alla qualità del trattamento
documentario, per non parlare della quantità assoluta o delle prestazioni
del software. Ma la realtà è che tutti i prodotti, ancorché
a livelli e con modi diversi, sono reticenti, imprecisi o inattendibili rispetto
a quello che sembra l'elemento primo, più ovvio e scontato: il contenuto.
La risposta alla domanda circa il contenuto della banca dati può rimanere
a lungo sfuggente e imprecisata: contiene articoli, libri, spogli di congressi,
ecc.? quali e in base a quali criteri? di quali riviste, di quali paesi,
ecc.? i numeri delle riviste vengono trattati cover-to-cover o no?
sono state spogliate tutte le annate?
Dire che emergono alcune discrasie fra quello che i produttori dicono e quello
che i prodotti stessi rivelano a un'analisi ravvicinata è un eufemismo:
alcuni test hanno mostrato che disomogeneità tra il ridicolo e l'indecente
possono celarsi sotto le etichette apposte dai produttori e le apparenze
che per lo più nessuno mette in discussione.
I test di copertura sono stati condotti empiricamente, senza l'egida di teorie
bibliometriche, senza strumenti statistici, unicamente individuando dei campioni
con la collaborazione di alcuni utenti (docenti di filosofia) ed eseguendo
le ricerche con il software disponibile in ciascun prodotto. Le funzioni
di ricerca dei vari pacchetti non sono disegnate per dare esiti statistici
e varie volte hanno reso lunga e laboriosa l'enucleazione dei risultati
quantitativi, talora l'hanno impedita perché il dato non era
rintracciabile (4).
Per le date di copertura l'etichetta sul disco è
abbondantemente disattesa dal contenuto che riguarda anche molte annate
precedenti e può essere quasi povero per l'ultima annata denunciata,
visti anche i normali slittamenti fra la data di pubblicazione di uno scritto
e quella della sua disponibilità come record bibliografico in un
database su disco ottico. E' quindi da preferire, ogniqualvolta possibile,
la cumulazione in un disco solo, con l'aggiornamento che rimpiazza il precedente
(condizione realizzata solo dal Philosopher's Index).
I test sono stati condizionati dalla completezza delle edizioni campione
di cui disponevo (nei casi di monconi ho cercato comunque di enucleare grandezze
comparabili) e talora dalle possibilità del software (ad es. non si
cerca per lingua in IBZ). Conseguentemente alcuni confronti sono stati
impostati solo fra le edizioni complete (Philosopher's Index e
Sophia) e comunque a partire da quanto sicuramente offerto dal
database più debole, e cioè Sophia, per le già
notate lacune cronologiche.
I test hanno riguardato:
|
Articoli | Libri | |
Bibliografia di partenza | 20 | 5 |
Philosopher's index | 16 | 2 |
Francis | 11 | 0 |
IBZ | 7 | 0 |
Sophia | 2 | 0 |
* dichiaratamente il periodico non viene piu' trattato
|
n.a. = non applicabile
Con semplici "sì/no", la tabella può non rendere ragione
della qualità del prodotto software, e quindi mi permetto di
intervenire.
Sophia mi ha presentato anche alcuni problemi di installazione
e di utilizzazione: la documentazione è praticamente inesistente,
la lentezza di funzionamento arrivava a rendere empiricamente inverificabili
delle opzioni (ho allora interpellato direttamente il produttore), e altre,
pur inserite nel software generale, sembravano applicabili solamente ad alcune
banche dati, escludendo il settore di filosofia.
NOTE
(2) Philosopher's Index thesaurus, Richard H. Lineback editor,
Lynn Walkiewicz assistant editor, Bowling Green (Ohio): Philosophy Documentation
Center, Bowling Green State University, 1992.
(3) E.S. Burioni ricerche bibliografiche, CD-ROM e basi dati: catalogo
'96, 7. ed., Genova: Burioni, 1996, p. 98.
(4) Come esempio, la tabella sulla copertura di 35
riviste selezionate ha richiesto circa 180 ricerche da compiere una ad
una: le 140 indispensabili e altre per titoli prima assunti e poi scartati,
errori e incertezze dovuti ai titoli abbreviati, riscontri con gli ISSN -quando
possibile- per le omonimie. La seconda tabella del paragrafo
5.2 ha richiesto un minimo di 120 ricerche.
febbraio 1997
PER ALTRI CONTRIBUTI SU FONTI INFORMATIVE ELETTRONICHE
Francesco Dell'Orso, Università degli studi di Perugia, Facoltà di scienze della formazione, Servizio per le attività di documentazione bibliografica, piazza Ermini, 06123 Perugia (dellorso@unipg.it). Si ringraziano per la fondamentale collaborazione la ditta E.S. Burioni di Genova, che ha fornito i campioni delle banche dati ed informazioni fattuali, e il prof. Luigi Cimmino (Istituto di filosofia della Facoltà di scienze della formazione dell'Università di Perugia) per varie questioni di merito relative al contenuto. Una versione diversa del presente lavoro sarà prossimamente disponibile in rete (http://www.burioni.it). |