RECENSIONI E SEGNALAZIONI
Giovanni Solimine. Controllo bibliografico universale. Roma: Associazione italiana biblioteche, 1995. 106 p. (ET: Enciclopedia tascabile; 8). ISBN 88-7812-030-8. L. 12.000.
Qualche anno fa, nel periodo in cui si ponevano le basi del rinnovamento e del rilancio della politica editoriale dell'AIB, l'idea originale di Luigi Crocetti di una enciclopedia virtuale della biblioteconomia veniva approfondendosi fondamentalmente in rapporto a due presupposti: l'impossibilità, allo stato di sviluppo della professione, di riproporre un manuale con i connotati classici di organicità e di esaustività; la necessità che ogni tema, ogni specializzazione, ogni funzione della biblioteca venissero specificamente approfonditi ed esauriti, ma in un contesto, in un'architettura complessiva, come tanti tasselli di un mosaico policromo.
"ET" fu il progetto nato da quelle discussioni; l'enciclopedia tascabile dell'Associazione italiana biblioteche, giunta oggi al suo ottavo titolo, mostra di corrispondere concretamente all'impostazione originaria per l'equilibrio, in ogni volume, dell'esigenza di approfondimento specifico e di coerenza contestuale.
Nell'ultimo numero della collana Giovanni Solimine affronta il tema del controllo bibliografico universale e ha ben presente quell'esigenza di equilibrio, coniugando organicità ed approfondimento, rigore scientifico e semplicità di linguaggio, referenze e ricerca.
La definizione di controllo bibliografico universale è esplicitata in premessa: "Con l'espressione "controllo bibliografico universale" si designa un sistema internazionale finalizzato a rendere universalmente e immediatamente disponibili, su diversi supporti e in una forma standardizzata definita e accettata in ambito internazionale, le registrazioni bibliografiche delle pubblicazioni prodotte in tutti i paesi; tale sistema si fonda sull'insieme dei sistemi nazionali di controllo bibliografico, responsabili, ciascuno per il proprio paese, della documentazione completa e autorevole della propria produzione editoriale". Da qui Solimine imposta la struttura del suo piccolo, ma completo, manuale, riferisce la storia e l'evoluzione del programma UBC in ambito IFLA e Unesco, ne illustra criticamente i principi e la portata, approfondisce le tematiche della standardizzazione e dei servizi bibliografici nazionali, rapportandosi criticamente alla situazione domestica, opportunamente allarga e contestualizza il problema, sottolineando i legami organici tra controllo, disponibilità e accesso, specificamente nell'era telematica, tra UBC e UAP. Molto ricca è l'appendice bibliografica e di documenti (definizione di UBC; programma UBCIM 1992-1997), opportuna e completa la lista degli 85 acronimi.
Il rischio di volumi che riferiscono sullo stato dell'arte di una determinata disciplina o di un determinato tema, anche quando essi siano correttamente aggiornati, è in un certo loro appiattirsi sulla funzione referenziale del testo, nel riferire cioè, scolasticamente e perdendo la suggestione delle necessarie connotazioni critiche, le caratteristiche e l'evoluzione dell'oggetto della ricerca, confezionato asetticamente in vitro e quindi perdendo o affievolendo la dialettica reale del progetto nel suo farsi, nel suo essere condiviso, nei suoi traguardi e nei suoi rallentamenti.
Nel lavoro di Solimine la necessità di fornire, organicamente e completamente, un tema di un'enciclopedia virtuale, non si traduce nella sua banalizzazione, nella sua riduzione scolastica. Ciò per motivi estrinseci, da un lato, quali la mancanza di saggi organici e coerenti per molti temi della letteratura professionale che induce a ritenere necessari, per la professione stessa nel suo svolgersi e non solo nella fase iniziale della formazione, saggi tematici di tipo enciclopedico. Voglio dire che saggi tematici specifici sui contenuti centrali della professione, anche quando ispirati alla volgarizzazione scolastica, appaiono ancora oggi utili e mai riduttivi, come sa chiunque debba compilare o solo suggerire una lista bibliografica per la preparazione di un esame o di un concorso pubblico. Tanto più questo è vero per un tema come il programma UBC/CBU spesso citato in abbondanza ma mai, finora, organicamente esposto. Ma il lavoro di Solimine non può considerarsi una riduzione scolastica, bensì un saggio critico aggiornato e completo, per altre più sostanziali ragioni. Il suo valore aggiunto è dato dalla concretezza dell'esperienza professionale dell'autore, oggi docente di biblioteconomia presso l'Università della Tuscia, per molti anni impegnato ai massimi livelli nell'AIB e all'ICCU, cioè al centro di progetti, analisi, tentativi, realizzazioni, che hanno segnato l'evoluzione del sistema bibliotecario italiano nell'ultimo quindicennio. Non a caso le pagine più stimolanti appaiono proprio quelle dedicate ai servizi bibliografici nazionali dove la correttezza e l'esaustività delle definizioni si coniugano con l'analisi critica e la proposta, denunciando "la scarsa sensibilità che i vertici dell'organizzazione bibliotecaria del paese e il mondo della professione hanno sempre manifestato sul tema", ma anche ricordando l'innegabile positiva evoluzione del sistema e l'utilità dell'itinerario tracciato da SBN, anche in termini di estensione della normalizzazione dei cataloghi, fino al miglioramento dei servizi della BNI ed alla sperimentazione feconda di Edificare.
Questo libro è utile alla professione: serve a ripensare, nel confronto con le linee generali di un progetto internazionale, le nazionali lacune ed insufficienze, con la volontà di superare, anche qui, il gap, la volontà di non perdere, anche qui, l'aggancio con l'Europa e con la comunità internazionale. Applicare con diligenza i principi di un programma internazionale, anche qui, significa rompere le barriere del provincialismo deteriore.
Giovanni Lazzari, Biblioteca della Camera dei deputati