Riflessioni sulla professione in vista del XLI Congresso

Il Congresso nazionale che quest'anno si terrà a Brescia dall'8 al 10 novembre vuole dare un seguito al dibattito e alle problematiche sollevate dai soci durante il Congresso di Roma in cui sono stati discussi alcuni temi molto importanti relativi all'organizzazione, le finalità e gli obiettivi dell'Associazione. La richiesta unanime, venuta dai soci, di una maggiore accentuazione professionale dell'AIB ci ha portati a scegliere, insieme ai presidenti regionali e ai coordinatori delle commissioni nazionali, il tema del congresso di quest'anno: una riflessione sulla professione alla luce delle nuove competenze e dei nuovi compiti che il bibliotecario è chiamato a svolgere. La riflessione sulla professione non può prescindere dalla discussione e l'approfondimento sugli istituti formativi per chi deve accedere alla carriera, e sull'aggiornamento professionale di chi già è in servizio. Infine, ma non ultimo, si è voluto affrontare il complesso rapporto tra la figura professionale e il mercato del lavoro in tutti i suoi aspetti, che vanno dalla reale esistenza di un mercato per la professione alla definizione di criteri e metodi seguiti dalle amministrazioni, dai datori di lavoro, per il reclutamento, ai requisiti richiesti, agli sviluppi della carriera, infine al riconoscimento giuridico.

Ma vorrei soffermarmi sull'immagine, sui contenuti nuovi, e sul futuro della professione, come punto di partenza per orientare progetti e iniziative sia nel campo della formazione che del riconoscimento.

Senza voler azzardare previsioni si possono fare alcune semplici considerazioni che tengono conto degli studi di tendenza sull'evoluzione della società, dei comportamenti sociali, dei settori che maggiormente saranno interessati dallo sviluppo economico. Ritengo in linea generale che il futuro della nostra professione dipenderà molto dalla nostra abilità ad accentuare il contenuto di servizio e il valore economico del nostro lavoro. Ancora oggi in Italia l'opinione pubblica, anche qualificata, associa l'idea di biblioteca a quella di un luogo in cui si conservano i libri. Stenta a farsi strada viceversa l'idea di biblioteca come realtà dinamica, luogo privilegiato dell'attività di informazione a tutti i livelli, stenta a farsi strada l'idea che ogni singola biblioteca è una parte di un tutto, di un sistema integrato in cui ciascuna, con propri compiti e funzioni, concorre, coopera al raggiungimento dell'obiettivo principale che è quello di dare risposte adeguate e soddisfacenti alle richieste di ogni tipo di utenza.

La riflessione sulla professione non può non tener conto della crescita del ruolo delle biblioteche, sia in ambiti nuovi, sia in quelli tradizionali. Ma vediamo più dettagliatamente quali sono gli ambiti in cui maggiormente ci sembra che si svilupperà la funzione della biblioteca.

Prima di tutto il mercato dell'informazione. Si tratta in questo settore di lavorare per l'integrazione della biblioteca in una infrastruttura di comunicazione. La sfida, lo abbiamo detto anche altre volte, è quella di far evolvere le biblioteche da istituti per la formazione, gestione e conservazione delle raccolte a enti che garantiscono l'accesso pieno e tempestivo alle informazioni in esse contenute, ma anche alle informazioni esterne, disponibili attraverso le reti, collocando finalmente la biblioteca in una posizione essenziale della nuova infrastruttura dell'informazione che si sta formando come supporto alla vita economica, sociale e culturale dell'Unione europea. Accenno solo brevemente al grande valore politico dell'azione comunitaria di questi anni che, attraverso le varie edizioni del Programma Biblioteche, ha avuto un ruolo guida nell'indirizzare lo sviluppo della biblioteca come agente attivo nel mercato dell'informazione. L'ultima iniziativa per le biblioteche, che si inserisce nel più vasto quadro del programma Applicazioni telematiche, ha orientato i progetti verso le applicazioni telematiche per le biblioteche finalizzate all'attivazione di nuovi servizi. Le biblioteche vengono così a configurarsi come punti nodali della nuova infrastruttura dell'informazione e della comunicazione proprio in quanto intermediarie fra i produttori, i fornitori e gli utenti. Lo sviluppo delle nuove tecnologie fornisce continuamente nuove potenzialità alle biblioteche. Oggi si avvia a diventare realtà la biblioteca virtuale, una biblioteca che fornisce a distanza l'accesso alle sue collezioni in forma elettronica. In questa direzione numerosi progetti sono già stati elaborati a livello internazionale, tra cui quello della Bibliothèque nationale de France e quello della Library of Congress di Washington.

La promozione della lettura come fattore di crescita culturale e civile, vissuta come ruolo attivo e propositivo, è un altro compito fondamentale che le biblioteche, in particolare le biblioteche pubbliche, dovranno sviluppare. In questo ambito è importante cercare alleanze e stringere rapporti di collaborazione con il mondo dell'editoria e con il mondo della scuola. Nei confronti delle biblioteche l'atteggiamento degli editori, così come è emerso nei dibattiti degli ultimi anni, segue due diverse tendenze: alcuni riconoscono l'importanza del ruolo delle biblioteche per creare e far crescere un pubblico del libro, per incrementare anche il mercato privato del libro e indurre la diffusione delle pratiche di lettura, altri invece sono su posizioni più chiuse, sulla difensiva. Intervenendo nel dibattito non si vuol contrastare il principio, affermato da Franco Tatò, che l'editoria è un'impresa, anzi un business del tutto tipico, nel quale cioè l'obiettivo essenziale deve essere il profitto economico. Quello di cui siamo convinti è che una politica di rilancio del settore bibliotecario può giovare all'impresa editoriale. L'obiettivo di un maggiore sviluppo delle biblioteche porta con sé anche un rilancio del mercato del libro, non solo perché le biblioteche possono diventare dei buoni clienti, ma anche perché è dimostrato che là dove le biblioteche ci sono e funzionano, inducono anche uno sviluppo del mercato privato. In questo caso specifico l'interesse aziendale e l'interesse culturale vanno di pari passo.

La promozione della lettura passa anche attraverso il rilancio della biblioteca scolastica, destinata a diventare una realtà attiva nel mondo della scuola non solo per l'avvicinamento dei ragazzi alla lettura, ma anche come importante supporto alla didattica. La biblioteca scolastica è inoltre destinata ad assumere un nuovo ruolo nell'alfabetizzazione informatica, nell'avvicinamento ai nuovi strumenti che le tecnologie dell'informazione rendono disponibili per i servizi di biblioteca. Se la disponibilità di risorse attraverso i mezzi elettronici e le interconnessioni dei sistemi bibliotecari hanno costituito i primi fondamentali obiettivi dell'azione comunitaria verso la costituzione della società dell'informazione, adesso la Comunità punta a formare gli utenti, ad abbattere il muro di diffidenza che impedisce a molti di accedere alle risorse, semplicemente di utilizzare quanto disponibile. La scuola e la biblioteca diventano così due realtà strategiche per iniziare e portare avanti la formazione del cittadino europeo della nuova società dell'informazione. Il binomio scuola-biblioteca acquista una valenza nuova, oltre alle tante che già aveva. La biblioteca nella scuola diventa un punto attrezzato in cui è possibile attuare programmi di sensibilizzazione e alfabetizzazione per i docenti, gli operatori scolastici, gli studenti. Nella direzione di un rilancio della biblioteca scolastica e delle biblioteche nel mondo della scuola va registrata un'iniziativa importate: l'accordo di programma tra Ministero per i beni culturali e ambientali e Ministero della pubblica istruzione che si prefigge di sensibilizzare i giovani alla lettura e alla cultura del libro. In particolare l'accordo prevede la realizzazione del progetto "A scuola di biblioteca", finalizzato all'organizzazione di corsi, incontri, esercitazioni nelle biblioteche delle scuole, perché insegnanti e allievi siano sensibilizzati all'uso del libro e della biblioteca. È importante sottolineare che nel testo dell'accordo è fatta esplicita menzione dell'Associazione italiana biblioteche, come ente che può collaborare alla realizzazione delle finalità previste.

In un ambito tradizionale quale il supporto alla ricerca, le biblioteche hanno fatto notevoli passi avanti. In questo settore soprattuto ha giocato un ruolo importante l'introduzione delle nuove tecnologie per attivare servizi specialistici, servizi informativi qualificati e tempestivi.

Gli ultimi anni hanno visto anche la rivalutazione di un ruolo tradizionale della biblioteca, la biblioteca o le biblioteche come parte integrante del settore dei beni culturali. È impossibile infatti negare l'importanza della biblioteca come valore culturale, della sua funzione di mediazione della cultura, della sua funzione di tutela e conservazione del patrimonio bibliografico. Anche in questo settore l'ingresso delle nuove tecnologie ha determinato un nuovo rilancio legato soprattutto alla valorizzazione e disponibilità del patrimonio attraverso la retroconversione dei cataloghi, le riproduzioni con tecniche sempre più efficienti, la digitalizzazione.

La considerazione delle molteplici funzioni della biblioteca riporta il discorso sulla figura professionale del bibliotecario e serve a chiarire la specificità e complessità dei contenuti della professione che risultano da un'integrazione di varie funzioni attinenti alla tutela e alla conservazione, alla mediazione culturale, con funzioni tipiche delle professioni del libro e delle professioni dell'informazione. Tuttavia la molteplicità delle funzioni non deve far perdere di vista il concetto di unità della professione, su cui poggia lo spirito associativo e l'identità professionale. Unità della professione e molteplicità delle funzioni: i due punti di riferimento da tenere presenti sia nei progetti tesi al riconoscimento della professione, sia nella predisposizione di programmi di formazione.

Rossella Caffo