Charles P. Auger. Information sources in grey literature. 3rd ed. London: Bowker-Saur, 1994. IX, 170 p. (Guides to information sources). ISBN 1-85739-007-5. £ 35.
Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1975 con il titolo Use of report literature e successivamente rivisto e ampliato nel 1989, è ora giunto alla terza edizione, a testimonianza dell'interesse esistente per questo particolare genere di materiale. Fa parte di una serie dedicata alle fonti di informazione (già nota come Butterworths Guides to information sources) comprendente numerosi manuali relativi alle fonti informative in settori disciplinari diversi (chimica, fisica, ingegneria, scienze bancarie, scienze mediche, scienze della terra, ecc.). Questa terza edizione riflette sostanzialmente l'edizione precedente, ma contiene aggiornamenti per settori specifici (per esempio, nuovi repertori, nuove basi di dati, esempi diversi di registrazioni) e l'aggiunta di riferimenti bibliografici alla più recente letteratura, in quasi ogni capitolo.
In considerazione delle particolari caratteristiche che legano insieme i documenti di LG e data la disomogeneità dei canali di produzione e di distribuzione, la problematica relativa a tale letteratura è stata affrontata:
– globalmente (nei primi tre capitoli), con l'obiettivo di fornire al lettore meno esperto informazioni di carattere generale circa la natura stessa, l'evoluzione, le finalità e, in generale, l'accessibilità di questo genere di letteratura;
– tipologicamente per alcune categorie specifiche di LG (rapporti, tesi, traduzioni, relazioni presentate a congressi);
– settorialmente (negli ultimi sei capitoli), per dare informazioni specifiche sulle fonti più tipiche di determinati settori disciplinari: scienze aerospaziali, scienze della vita (life sciences), scienze economiche e finanziarie, istruzione (education), energia, scienza e tecnologia.
Nel capitolo iniziale, dedicato alle origini e allo sviluppo della LG di cui si fornisce una breve storia, si evidenzia, fra l'altro, la crescente tendenza, nel tempo, a citare sempre più frequentemente documenti di LG e l'aumentato numero di basi di dati comprendenti tale letteratura. Questa documentazione dal prezioso contenuto informativo, infatti, non sempre cambia i connotati per assumere la forma di letteratura convenzionale, soggetta in generale ad un più ampio controllo bibliografico, e più spesso rimane nella fase intermedia tra la letteratura riservata e la letteratura aperta ponendo così al bibliotecario/documentalista/utente non pochi problemi di accessibilità e reperimento. L'autore riporta varie definizioni date negli anni per questo complesso termine collettivo al fine di chiarirne il significato e la portata e mette a confronto il termine LG con il suo antecedente report literature, che comprendeva una sfera più ristretta di documenti.
Il secondo capitolo introduttivo è dedicato alle collezioni di LG e si sofferma, in particolare, sulle modalità di acquisizione e reperimento, sulla problematica relativa alle restrizioni di sicurezza per determinati documenti, sui principali enti produttori e sulle basi di dati contenenti LG o specifiche per tale letteratura, in particolare il SIGLE. Il terzo capitolo tratta in generale del controllo bibliografico che, per tradizione, è sempre stato piuttosto difficoltoso, se non inesistente. Sono messi in evidenza gli elementi catalografici più tipici di questo genere di letteratura, come la presenza di particolari numeri di identificazione (numero di rapporto, di contratto, ecc.), di uno o più enti collettivi responsabili, di classificazioni di sicurezza, ecc.
Un capitolo a parte, il quarto, è dedicato a come scrivere correttamente un rapporto, l'esempio più tipico di documento di letteratura grigia, analizzandone la struttura e le altre caratteristiche formali; all'uopo si fa riferimento agli standard prodotti dall'ANSI (American National Standards Institute) e dal BSI (British Standards Institution), tralasciando completamente gli standard ISO (International Organization for Standardization) che sono, invece, piuttosto numerosi in questo campo.
Separatamente sono trattate le tesi, le traduzioni e le relazioni presentate a congressi (capitolo quinto), documenti che a ragione rientrano nella LG, perché sono generalmente difficili da identificare e da reperire e hanno caratteristiche formali molto simili a quelle dei rapporti tecnici o meglio della report literature. Per ognuna delle tipologie suddette si individuano le principali fonti bibliografiche di riferimento.
Nei capitoli dedicati alla LG di settori specifici il volume offre un'ampia e aggiornata panoramica delle principali fonti bibliografiche che permettono di avere accesso alla documentazione prodotta. Naturalmente, date le diverse tradizioni seguite in ogni paese per quanto riguarda la produzione/gestione dei documenti di LG, in un repertorio a carattere generale non potevano essere considerate tutte le diverse situazioni e, di conseguenza, sono rappresentate soltanto le fonti informative per i principali paesi produttori. Per una ricerca più dettagliata delle fonti nei singoli paesi, dunque, il testo va necessariamente affiancato da altri repertori.
Il volume contiene, infine, tre brevi appendici relative ai codici di rapporto (fonti bibliografiche), alla letteratura commerciale e alle organizzazioni citate nel testo (elenco alfabetico e relativi indirizzi).È presente, inoltre, un indice analitico, senza dubbio utile, anche se un po' sommario.
Paola De Castro Pietrangeli, Istituto superiore di sanità, Roma