La terza edizione della World encyclopedia of library and information services dell'American Library Association, curata da Robert Wedgeworth ed edita nel 1993 (la prima edizione era del 1980), si presenta profondamente rinnovata – le voci rifatte o del tutto nuove rappresentano quasi tre quarti dell'opera – e offre in circa 900 pagine un quadro ampio e aggiornato dello stato dei servizi bibliotecari nel mondo: pur nell'estrema sintesi in cui sono contenute alcune voci, vengono affrontati temi molto importanti, come quello dei rapporti tra biblioteche e società sia nel momento attuale che in prospettiva storica (nove articoli coprono i periodi storici e altri 160 contributi si riferiscono ai diversi paesi, come quello di Giovanni Lazzari che a p. 400-403 sintetizza in poco più di quattro colonne la storia e l'assetto delle biblioteche italiane, o quello di Günther Pflug e Paul Kaegbein sulle biblioteche tedesche, che troviamo a p. 315-318); la tipologia bibliotecaria (da segnalare l'articolo di Maurice B. Line sulle biblioteche nazionali a p. 605-611) e le singole biblioteche (con una naturale preponderanza di biblioteche degli Stati Uniti, ma senza trascurare le altre più importanti biblioteche del mondo: a questo proposito ricordiamo la voce di p. 852-853 sulla Biblioteca Vaticana, curata da Paul Gabriele Weston); teoria, ricerca e prassi biblioteconomica (63 articoli, alcuni dei quali di grande spessore: di particolare rilievo l'articolo Philosophy of librarianship, scritto da Jesse H. Shera poco prima della sua morte per la prima edizione e ospitato a p. 460-464, che – come si legge in una nota del curatore – si è voluto mantenere anche in questa nuova edizione, proprio per la sua rilevanza storica); organizzazioni internazionali nel campo dei servizi bibliografici, bibliotecari e documentari (31 contributi).
Tra i 437 collaboratori cui sono stati affidati i diversi interventi troviamo alcuni dei nomi più noti e prestigiosi della biblioteconomia mondiale: senza voler fare torto a nessuno, oltre agli autori già citati, sono da ricordare almeno K.G.B. Bakewell, cui si deve la voce su Shiyali R. Ranganathan, M. Carpenter per la voce su Seymour Lubetzky, J.P. Comaromi per quella su Melvil Dewey, D.W. Krummel che si è occupato di Conrad Gesner, F.W. Lancaster per la voce su Cyril Cleverdon, G.T. Tanselle autore della voce su Frederic G. Melcher. Un inserto di 16 tavole fuori testo (A portfolio of great libraries) completa l'opera con bellissime immagini della Bibliothèque nationale di Parigi, della British Library, della Library of Congress, delle biblioteche di Harvard e della New York Public Library.
Giovanni Solimine, Università della Tuscia, Viterbo