Questo manuale si propone come un'autorevole guida alla gestione delle biblioteche e ai servizi di informazione al pubblico. Costituito da monografie, qualitativamente omogenee, scritte da affermati esponenti della biblioteconomia anglosassone, esplora sia gli aspetti più tradizionali che quelli più innovativi della professione, cercando di dare una panoramica quanto più completa dello stato dell'arte. A questo proposito bisogna sottolineare la robusta architettura del manuale, organizzato in cinque sezioni: Il contesto, Strategia e pianificazione, Infrastruttura del servizio, Gestione delle risorse e Accesso e consegna dell'informazione.
Il curatore, Ray Prytherch, dichiara nell'introduzione che scopo dell'opera è creare una fruttuosa e reciproca interazione tra bibliotecari e professionalità nuove e meno nuove emerse tumultuosamente negli ultimi anni nell'ambito del trattamento dell'informazione.
I saggi relativi ai singoli aspetti delle diverse sezioni, pure quando sono focalizzati sull'esperienza anglosassone, hanno un ampio respiro teorico che li rende di utile lettura anche in altri contesti biblioteconomici. Il primo, di Terry Beck, orientato a fornire una visione d'insieme sulle nuove prospettive professionali aperte dalla recente rivoluzione telematica, ci pare particolarmente significativo circa l'impostazione teorica che orienta tutto il manuale. «In una situazione dove il ritmo dello sviluppo tecnologico minaccia di disorientare, la riflessione da parte di bibliotecari ed editori sui propri obiettivi può aiutare a focalizzare l'attenzione su ciò che è realmente significativo. Le attività dei professionisti dell'informazione possono cambiare, infatti sono sempre cambiate, ma i fini che essi cercano di raggiungere rimangono gli stessi, anche se i mezzi per conseguirli variano». I capitoli si soffermano su aspetti che nella letteratura professionale italiana sono quasi sempre stati trattati in maniera avulsa dal più generale contesto biblioteconomico in cui dovrebbero essere funzionalmente inseriti. Lawraine Wood, in Performance meas-urement and evaluation, afferma che «I concetti gemelli di efficienza ed efficacia sono inestricabilmente collegati al concetto di qualità nell'erogazione di un servizio. Un approccio di gestione di qualità enfatizza la necessità di considerare il servizio come un insieme olistico».
Centrale nell'economia del manuale il saggio di Feona Hamilton, Information auditing. Si prefigge lo scopo di approfondire la conoscenza delle risorse informative, sia implicite che esplicite, di un determinato ente o istituzione, biblioteca o azienda privata, tramite interviste personali o la compilazione di appositi questionari, al fine di produrre un information resources index e un report. Lo scopo è quello di avere un quadro completo delle risorse informative disponibili, in un determinato contesto, per procedere a un'ottimizzazione delle stesse.
La quinta parte del libro è quella più direttamente orientata all'analisi delle risorse informative, soprattutto quelle su supporto elettronico accessibili telematicamente attraverso Internet o reti locali di elaboratori. Un saggio intero, sempre di Feona Hamilton, è dedicato a Intranet; Priscilla Schlicke nel suo saggio Electronic publishing da una sintetica ma equilibrata visione delle attuali potenzialità e problematiche relative all'editoria elettronica. Significativa la sua riflessione sulle risorse informative disponibili su Internet. Rendere disponibile l'informazione, a giudizio dell'autrice, è una condizione necessaria ma non sufficiente per editare un testo. Pubblicare implica anche attività intellettuali quali la selezione dell'informazione, l'ordinamento, la creazione di strutture gerarchiche funzionali, l'accuratezza formale e, soprattutto, precise garanzie circa la validazione dell'informazione stessa. Tutte cose che ancora la rete delle reti non è sempre in grado di garantire. «Non c'è carenza di risorse informative in Internet, ma tutto ciò che è disponibile è ben lungi da essere "pubblicato" nel senso di essere soggetto ad un controllo di qualità».
Colin Steele, autore del capitolo finale, New paradigms in access and delivery, senza avventurarsi in velleitarie proiezioni futurologiche, delinea alcuni scenari plausibili nel prossimo futuro della professione del bibliotecario. «Le due tendenze - disponibilità dell'informazione su vasta scala e frammentazione del sapere fra gruppi elitari - dovranno essere controbilanciate. Il compito sarà di acquisire, disseminare ed essere in grado, soprattutto, di interpretare la conoscenza».
Il manuale offre gli strumenti per un'ulteriore riflessione teorica: ogni capitolo dispone infatti di una bibliografia di approfondimento di testi in lingua inglese. Sono previste successive edizioni dell'opera finalizzate ad aggiornare i diversi capitoli. Un repertorio di organizzazioni e istituzioni di ricerca in biblioteconomia e scienze dell'informazione, un glossario dei termini tecnici, un indice per materie rendono la consultazione del testo agevole e funzionale.
Stefano Grigolato
Biblioteca civica Queriniana, Brescia