«Nel breve cerchio si addensa una immensa energia di gioia e di dolore, e pare che oltre gli orizzonti d'un mondo così compiuto non ci debba essere più nulla». Così scriveva il poeta Diego Valeri (1887-1976) nelle pagine autobiografiche delle Fantasie veneziane (1934), catturando, in un attimo, l'incanto di una limpida giornata invernale fuso con quello eterno di Venezia.
Come per incanto, ancorché nelle brume autunnali, 64 anni dopo, a pochi chilometri di distanza dalla città lagunare, in Piove di Sacco, città natale di Valeri, le vetrine con i suoi libri donati dalla figlia Marina alla Biblioteca comunale, il catalogo computerizzato e quello a stampa hanno dimostrato che sul personaggio c'era ancora tanto da dire; in particolare, il catalogo a stampa, consultabile da un maggior numero di lettori, compilato in maniera ragionata con note puntuali in corsivo, include oltre agli scritti di Valeri o quelli su di lui, anche i volumi che appartennero al poeta con la segnalazione di annotazioni, correzioni, dediche e, inoltre, le fotografie, i biglietti da visita e i ritagli di giornale. E se questo tipo di materiale, circa 600 documenti, occupa la prima parte del catalogo, in ordine di titolo, chiusa dall'indice per autori, la seconda è una vera e propria scomposizione della precedente, che trova soluzione in elenchi mirati. In ordine di data si susseguono gli scritti di Valeri in italiano, a illustrazione delle varie edizioni dal 1907 fino al 1994. Nello stesso ordine compaiono poi i titoli che interessano Padova e Venezia, a focalizzare il suo amore per l'arte, per la storia e quindi la sua produzione critica. Infine, le opere di Valeri in lingue diverse e quelle di altri da lui tradotte in italiano: estratti, articoli, saggi sulla sua produzione letteraria.
Un discorso a parte meriterebbero le decine di articoli del e sul poeta, apparsi in periodici e quotidiani, riuniti in cartelle, a infittire sei pagine del catalogo prive di indice. Fra i titoli, tre hanno in comune il termine vento in cui si ritrovano il nome e la voce di Valeri. Nel soffio del vento vibra l'intensità delle emozioni, che solo la poesia, la grande poesia, così generosamente sa regalare all'eternità.
Anna-Francesca Valcanover
Biblioteca della Fondazione scientifica Querini Stampalia, Venezia