Nel momento stesso in cui ho avuto questo libro fra le mani, ho pensato che si trattava esattamente del libro che avrei voluto scrivere io, se ne avessi avuto la capacità o quella particolare spinta a riflettere e a estrapolare la teoria dalla pratica quotidiana, che spesso difetta a noi bibliotecari sempre presi dall'affanno dell'ordinario. L'operetta, tale solo per le dimensioni contenute, come mi è capitato in più occasioni di far notare, dovrebbe essere adottata obbligatoriamente nel primo anno delle facoltà di area socio-giuridica; illustra e spiega infatti con ammirevole concisione quelle che sono le basi della ricerca giuridica, soddisfacendo pienamente le promesse insite nel titolo. Pascuzzi stesso ricorda nell'introduzione che in Italia permane un sostanziale disinteresse da parte dell'accademia per l'apprendimento delle conoscenze di base dei giuristi, salvo poi - e questo lo aggiungo io - lamentarsi dello stato deplorevole in cui i giovani arrivano alla preparazione della tesi di laurea. La mancanza poi di un'atttività didattica istituzionale da parte dei bibliotecari, sporadica o al contrario curricolare, acuisce il problema. Siamo noi operatori a scoprire come studenti iscritti all'ultimo anno ignorino l'esistenza di repertori, per non parlare poi di banche dati in CD-ROM o siti giuridici in Internet. Premesso che di questo argomento si è dibattuto in un apposito convegno tenutosi a Firenze nel mese di settembre e che la mia esperienza personale dice che, se si vuole veramente, tale attività didattica si può fare senza grandi problemi, Cercare il diritto rappresenta la classica ciliegina sulla torta.
Finora avevamo a disposizione quasi soltanto il volume di Meloncelli, ormai datato e che, pur nella sua innegabile utilità, faceva il verso a un manuale di biblioteconomia; l'opera di Pascuzzi ci salva un po' la vita, aiutandoci a razionalizzare un contenuto di informazioni che esulano dal contesto bibliotecario. In area giuridica un bibliotecario non si limita a dare spiegazioni sul "come si cerca", ma anche sul "che cosa bisogna cercare": legislazione, giurisprudenza, dottrina. Pascuzzi spiega chiaramente cosa sono i dati giuridici, come si conoscono, come si identificano, come si citano, come ci si può muovere agevolmente all'interno della loro incredibile quantità; passa quindi a una rassegna commentata degli strumenti fondamentali: pubblicazioni ufficiali, codici, riviste di giurisprudenza, vari generi dottrinali. In chiusura presenta una serie di svelti quesiti con relativa risposta, volti a saggiare quanto il lettore abbia compreso dalla lettura dell'opera. A completamento un CD-ROM interattivo di facile consultazione, che propone un vero e proprio ingresso in una biblioteca giuridica simulata. Si tratta quindi di un prodotto completo e moderno, che può aiutare sia gli operatori nella loro professione quotidiana sia gli studenti desiderosi di avvicinarsi al diritto con maggiore consapevolezza.
Sonia Cavirani
Università di Camerino