Dopo 16 anni dall'uscita di Information handling in museums (pubblicato dall'editore Bingley nel 1980), gli autori ripropongono in questo volume il tema dell'informazione museale, della necessità di gestire in maniera ottimale l'informazione e la documentazione sul museo. Gli autori affrontano argomenti essenziali e informazioni pratiche per la gestione integrata della complessa gamma di informazioni di cui il museo ha bisogno. L'informazione nel museo viene vista come prodotto commerciale che proietta musei e gallerie in un mercato mondiale in cui l'investimento può offrire ritorni finanziari.
L'uso della tecnologia ha dato risultati positivi sia in relazione alla gestione delle raccolte che al servizio al pubblico; la maggiore attenzione prestata alla documentazione ha fatto riconoscere un terreno comune tra musei e altre organizzazioni che si occupano di gestione dell'informazione, ad esempio le biblioteche, coltivando conseguentemente la crescita professionale su questo versante del personale impegnato nei musei.
Scopo dichiarato del volume è quello di aiutare i lettori a pensare in maniera produttiva, alla luce della loro esperienza, al ruolo dell'informazione nel contesto museale, agli utenti dell'informazione dei musei, all'organizzazione funzionale dell'informazione e alla specificità della gestione dell'informazione nel museo.
I primi quattro capitoli esaminano le diverse problematiche, i successivi le strategie pratiche di gestione dell'informazione museale. Si passa poi a considerare, negli ultimi tre capitoli, idee e percorsi pratici per fare il miglior uso della tecnologia che viene oggi resa disponibile: la scelta dell'hardware e del software e degli standard da adottare. Nella seconda parte del libro vengono presentate esperienze reali di approccio al problema e soluzioni adottate in un buon numero di musei inglesi.
Il lettore ideale del volume non è solo il curatore di raccolte, il bibliotecario, il catalogatore, lo specialista comunque della documentazione, ma soprattutto chi, nello staff del museo, ha rapporti col pubblico - ad esempio nella sezione didattica - o gli amministratori di musei per i quali è utile soffermarsi sugli aspetti di una efficace struttura informativa sia all'interno del museo che proiettata all'esterno. Considerando il tipo di esempi presentati, il volume si rivela particolarmente efficace nei confronti di chi lavora in istituzioni di piccole e medie dimensioni e con risorse limitate.
L'importanza dell'informazione in un museo non è solo circoscritta alle raccolte; occorre un'analisi attenta del tipo di utenza reale e potenziale per comprenderne i bisogni informativi da soddisfare. Costruire buoni strumenti di informazione è un'attività promozionale che all'azienda museo può portare una notevole ricaduta economica e una crescita conseguente al reinvestimento delle risorse. La gestione dell'informazione è strettamente legata alla fruizione e richiede strategie conoscitive per una costante e attenta verifica.
Elemento importante nella costruzione di un buon sistema informativo museale è tuttavia la risorsa umana: quell'attività che in biblioteca viene chiamata reference e che spesso viene sottovalutata a scapito di lavori di gestione e catalogazione nel museo ha una funzione determinante: il personale deve essere pronto a integrare le informazioni fornite attraverso documentazione scritta e multimediale. Il rapporto col visitatore non può essere risolto solo da un soddisfacente apparato informativo, anche il più sofisticato dal punto di vista tecnologico. Gli autori rivolgono l'ennesimo invito a pianificare l'uso della tecnologia, perché questa venga messa al servizio dell'uomo e non viceversa.
La tecnologia dell'informazione può sviluppare notevolmente la capacità dei musei di recuperare, analizzare e disseminare informazione. Internet sta diventando un potente canale di accesso ai musei e le tecniche della multimedialità e della realtà virtuale hanno prodotto realizzazioni significative in tutto il settore. La maggior parte dei grandi musei in tutto il mondo è ormai presente sulla rete: se Internet - come molti sostengono - è servita a rilanciare il libro e la lettura, altrettanto efficace risulta nei confronti dei musei che dalla diffusione delle proprie immagini traggono indubbi vantaggi economici non solo per il potenziale di visite reali oltre che virtuali, ma anche per la possibilità di promuovere una vera e propria attività commerciale legata al bookshop telematico. Gli autori sottolineano la capacità della nuova tecnologia dell'informazione di creare un accesso ai musei basato su modalità innovative e con un potenziale didattico e di autoistruzione difficilmente conseguibile con gli strumenti informativi tradizionali.
Il volume si rivela nel complesso stimolante e la letteratura italiana sull'argomento è praticamente assente. Ci viene in aiuto Internet con un interessante repertorio proposto sul sito dell'ICOM-CIDOC (The International Committee for Documentation of the International Council of Museums): tanta documentazione utile e il testo delle International guidelines for museums object information.
Gianna Landucci
Dipartimento delle politiche formative e dei beni culturali, Regione Toscana