È riproposto in quarta edizione (la prima è del 1983, la seconda del 1989 e la terza del 1994) un "classico" sull'automazione delle biblioteche. La presentazione editoriale dice che il testo è completamente aggiornato, ma dall'introduzione questo non si evince. Sfogliando il volume, però, da alcuni titoli dei paragrafi (Analog optical videodiscs and DVD, Interactive access system, MARC, Digital library, ecc.) e da alcune foto (che mostrano monitor come il Desktop systems bring della Apple o il Flat panel displays, modello LCD, della Silicon Graphics) si può essere certi che in esso si parla anche di tecnologie e sistemi avanzati.
Il libro è pensato e scritto in modo introduttivo, semplice, che persino i "tecnofobi" (traslittero dalla presentazione) possono comprendere; uno strumento di indagine sui vari tipi di tecnologie che sono, o possono essere, utilizzate in biblioteca.
L'autore, William Saffady, esperto di automazione e di information management, è docente presso la Palmer School of Library and Information Science, alla Long Island University, e consulente di varie organizzazioni e agenzie di servizi. Ha all'attivo oltre trenta libri e molti articoli.
Saffady in questo suo volume, paragrafo dopo paragrafo, tratta scorrevolmente delle correnti applicazioni tecnologiche disponibili e ne valuta attentamente i più recenti sviluppi: parte dai sistemi operativi, passa per i linguaggi di programmazione, arriva alle più pratiche attuazioni operative per i bibliotecari e facilita il discorso con immagini, grafici di sintesi e foto corredate da didascalie.
Dopo l'introduzione, l'opera si articola in due parti: la prima, Fundamental aspects of computing and related technologies, affronta in modo abbastanza esauriente il discorso sulle tecnologie essenziali ed esamina nel primo capitolo il computer hardware, nel secondo il computer software, nel terzo i Data management and data communications concepts, nel quarto gli Automated office systems and related technologies. L'autore spazia dai concetti teorici alle funzioni utili più pratiche delle tecnologie esaminate, includendovi anche sistemi video (televisione digitale), fax e micrografica (dischi laser) sino al DVD. Non sono escluse dal discorso, naturalmente, le reti: LAN, Internet, Intranet ed Extranet. La seconda parte, Library automation, systems, and services, è quella dedicata con specifica attenzione alle necessità dei bibliotecari: nel quinto capitolo si parla di computers and descriptive cataloging, nel sesto di integrated library systems, nel settimo di automated reference service, nell'ottavo e ultimo di digital libraries: storia, progetti, motivazioni, attuazione. Se si può parlare di "tecnologia bibliotecaria" questa può essere l'occasione. Nel libro vediamo vagliate, in successione, più questioni: i sistemi di catalogazione automatizzata (USMARC e derivati) e i sistemi informatici per il recupero delle notizie bibliografiche (OCLC, RLIN, Impact/ONLINE CAT, ecc.), fino alla nascita, alle caratteristiche e all'uso degli OPAC; i problemi del controllo della circolazione del materiale librario in quanto «the circulation of books and other materials is an important part of a library's mission»; la gestione degli acquisti e dei periodici; i reference services automatizzati: i molteplici databases bibliografici e non bibliografici, gli online information services.
Insomma: sia per chi non conosce certe tecnologie e vuol conoscerle, sia per chi le conosce già, ma intende aggiornarsi sullo "stato dell'arte", il volume può risultare utile e può essere affiancato agli altri libri, editi anche in Italia, tenendo in debito conto di quanto rapida sia oggi l'evoluzione dell'automazione (non per niente Saffady ha ritenuto opportuno aggiornare per la quarta volta in 16 anni il suo testo).
Il libro è utilizzato come testo di studio presso vari istituti universitari, americani e non: lo troviamo, ad esempio, tra le ouvrages utiles al corso di Introduction à l'informatique documentaire presso l'Université de Montréal, EBSI, già dal 1997 (nella terza edizione) ad oggi; nella University of South Australia; nella University of Idaho-Moscow ID, nel corso di Computer applications in libraries, nella quarta edizione. È persino recensito nel sito della Gatesfoundation (http://www.gatesfoundation.org/granteesupport/automation/resources/bibliography.htm).
Giuseppe Luppino
Biblioteca del Dipartimento di filosofia e scienze umane, Università di Macerata