Secondo le attuali previsioni, gli studenti che oggi frequentano le scuole medie e superiori vivranno probabilmente fino al 2075 e forse oltre: la scommessa per la scuola odierna è quella di educare questi giovani a vivere nella società dell'informazione. Un ruolo centrale in questa attività di educazione deve essere svolto dalle biblioteche scolastiche per il futuro dei giovani studenti.
Queste linee guida affrontano il tema dell'insegnamento e dell'acquisizione delle capacità di reperimento e di gestione dell'informazione nella biblioteca scolastica, le information skills, termine anglosassone intraducibile in una o due parole italiane che indica essenzialmente la capacità di orientarsi nell'informazione, insegnando agli studenti a navigare per conto loro attraverso l'oceano dell'informazione col quale ci confrontiamo ogni giorno.
Il volume si propone di suggerire strategie che i bibliotecari scolastici possono utilizzare nelle loro biblioteche e che possono essere efficaci nel lavoro col corpo docente. All'inizio si spiega perché insegnare oggi le information skills agli studenti: perché il mondo dell'informazione e delle comunicazioni è in rapida espansione e in repentino sviluppo, per diventare studenti indipendenti e flessibili, per diventare studenti permanenti durante tutto l'arco della vita; ragioni necessarie per adattarsi a un mercato del lavoro, sempre meno stabile, che richiede sempre maggiore flessibilità e riqualificazione professionale.
L'autore prende quindi ad analizzare i punti di vista di diversi soggetti: l'ispettore istituzionale della scuola, la direzione della scuola, la prospettiva dello studente. Vengono suggeriti tre modelli per insegnare le capacità nella gestione dell'informazione: il modello che impegna l'intera struttura scolastica il quale, partendo dalle necessità degli insegnanti, coinvolge corpo docente e bibliotecari: i docenti delle varie materie insegnano ciascuno una capacità e il personale della biblioteca si occupa di trasmettere una impalcatura concettuale generale a questo lavoro; il modello che centra l'attenzione sulla biblioteca: il bibliotecario lavora in stretto rapporto coi docenti per un uso della biblioteca da parte della classe durante lezioni in biblioteca; il modello che centra l'attenzione sull'uso della biblioteca nei momenti extrascolastici, come per i compiti a casa: docenti e bibliotecari cooperano affinché agli studenti vengano assegnati compiti e lavori da eseguire al di fuori dell'orario scolastico, per i quali è essenziale l'utilizzo di libri, video e nuove tecnologie che devono preventivamente essere messe a disposizione nella biblioteca.
L'autore passa, quindi, a esporre l'uso delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione quali i CD-ROM e Internet: pone l'attenzione in particolare sul tema dell'importanza della promozione parallela della collezione di libri e delle nuove tecnologie e su quello della necessità di fare in modo che gli studenti abbiano ben pianificato ciò che devono cercare, senza perdere tempo e risorse navigando senza un piano definito. Non viene infine tralasciato un cenno al monitoraggio e alla valutazione del contributo della biblioteca all'insegnamento delle information skills. L'opera è utilmente completata da cinque progetti e moduli per l'utenza, già utilizzati in alcune biblioteche inglesi.
Questo volumetto è rivolto, come appare evidente dal titolo, ai bibliotecari delle scuole secondarie, ovvero le nostre scuole medie e superiori. Il pregio di questo volume è quello di contenere diversi spunti interessanti per i bibliotecari scolastici anche nel nostro paese, senza essere dogmatico, pur essendo nato in una realtà, quale quella della Gran Bretagna, decisamente diversa dalla nostra.
Alberto Rovelli
Biblioteca dell'Università Bocconi, Milano