Sue Welsh - Betsy Anagnostelis - Alison Cooke, Finding and using health and medical information on the Internet

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Giovanni Arganese

Abstract

Sue Welsh – Betsy Anagnostelis – Alison Cooke. Finding and using health and medical information on the Internet. London: Aslib-IMI, 2001. x, 317 p. ISBN 0-85142-341-1. Eur 29,99.
Una Webmaster ex bibliotecaria, una bibliotecaria e docente di tecniche di ricerca nonché redattrice ed ex ricercatrice, una docente e pubblicista ex ricercatrice: ecco le versatili autrici di questo interessante volume espressamente dedicato ai professionisti della sanità e agli utenti dei servizi sanitari, più o meno neofiti di Internet, che intendano cimentarsi con questo strumento di informazione e comunicazione e che rischiano lo smarrimento che può cogliere chi si sente, alternativamente, di fronte a un "labirinto" o a un deserto informativo.Internet, ricordano le autrici, accresce l'interscambio di informazioni e comunicazioni a tre livelli: tra i professionisti della sanità, contribuendo al miglioramento della qualità della cura e dell'assistenza, tra medici/strutture e utenti, favorendo l'accesso ai servizi e influenzando contenuti e modalità della comunicazione, infine tra gli utenti stessi dei servizi sanitari, che hanno la possibilità di attingere a fonti alternative d'informazione e possono anche ricevere supporto psicologico da gruppi e associazioni attivi nella rete. Internet ha dunque un impatto sulla capacità di prendere decisioni informate e sulla partecipazione dei cittadini alle decisioni rilevanti per la salute, sulla diffusione di comportamenti virtuosi, sull'autonomia degli utenti dei servizi sanitari, sui costi e la gestione dell'assistenza e sull'accesso ai servizi.
Punti strategici sono, da un lato, il saper trovare, valutare e usare le fonti informative (quello che le autrici chiamano uso perspicace, o avveduto, di Internet), dall'altro la capacità, dal punto di vista del medico o dell'amministratore sanitario, di far arrivare al "cliente" della sanità informazioni, consigli e supporto adeguati. La prima delle due dimensioni, la capacità di scavare e discernere tra le offerte della rete, è l'oggetto specifico del libro, che sarà tuttavia utile probabilmente anche a chi produce e diffonde contenuti tramite Internet.Il volume è suddiviso in cinque sezioni, la prima delle quali (il quick tour) è una rapida rassegna delle fonti informative disponibili in Internet: in particolare evidenza troviamo gli strumenti di consultazione, i materiali per l'aggiornamento professionale, le risorse a supporto della medicina basata sulle evidenze, gli strumenti di sussidio alla ricerca, i materiali di divulgazione scientifica con i connessi problemi di valutazione qualitativa, le risorse per trovare lavoro. Questi capitoli costituiscono in sostanza una sorta di guida tematica al Web simile, fatta eccezione per la qualità dei commenti, a quelle che spesso troviamo allegate alle riviste di informatica e ai settimanali. Ovviamente (e purtroppo) sono fortemente privilegiati i riferimenti a fonti angloamericane.
La seconda sezione, che occupa circa metà del libro, è la parte più interessante per chi, acquisita consapevolezza della varietà di Internet, decida di avventurarsi nella ricerca in profondità dell'informazione primaria: si parla di motori di ricerca generali e speciali, metamotori, directory, portali, periodici elettronici e del Web cosiddetto invisibile (leggasi: ai motori di ricerca). La lettura di questa sezione è consigliabile sia a chi, partendo dal presupposto che su Internet si trova di tutto, pensa che tutto è a portata di tastiera, mouse e monitor, sia a chi, relativamente a digiuno delle sottigliezze tecniche della ricerca, si rende tuttavia conto dello stretto legame tra una strategia ben costruita e la pertinenza ed efficacia delle informazioni reperite.
Estremamente interessanti sono le pagine dedicate al raffronto tra singoli motori di ricerca, tra metamotori e tra directory, approfondite quanto basta per soddisfare numerose curiosità dell'utente evoluto senza perdere di vista il lettore per così dire "comune". Altrettanto importante e utile per lo studente, il ricercatore e il bibliotecario biomedico è l'approfondimento sulle fonti informative della National Library of Medicine, in primis Pubmed. Numerosi, e formulati con il consueto pragmatismo anglosassone alieno da teorizzazioni, sono i suggerimenti metodologici utili a valutare criticamente la comunicazione e la qualità dell'informazione in Internet; ai due argomenti sono espressamente dedicati, comunque, i due capitoli che costituiscono anche le sezioni terza e quarta del libro.
Il giro di perlustrazione del Web si chiude, nell'ultima sezione, con tre capitoli dedicati ai browser (con due pagine sulla sicurezza telematica), ai preferiti o segnalibri e al linguaggio HTML. Troppo succinti per essere veramente utili, completano tuttavia la panoramica avviata col quick tour e potranno offrire qualche spunto al lettore in difficoltà con la gestione degli strumenti di navigazione.Per finire, meritano una menzione la ricchezza dei link, dei quali è fornito un utile indice alfabetico, e le abbondanti note bibliografiche che, facendo riferimento in gran parte a risorse disponibili sul Web, potranno essere agevolmente utilizzate per un approfondimento individuale dei numerosi argomenti trattati e, talvolta, necessariamente appena abbozzati.

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