RECENSIONI E SEGNALAZIONI


Mauro Guerrini - Alberto Cheti.  Catalogazione e indicizzazione.  Roma: Ministero per i beni culturali e ambientali: RAI-Radiotelevisione italiana, Direzione teche e servizi tematici educativi: Italia lavoro: AIB-Associazione italiana biblioteche, 1998.  166 p.  (Mediateca 2000; 4).
Riccardo Ridi.  Ricerca e selezione delle fonti di informazione.  Roma: Ministero per i beni culturali e ambientali: RAI-Radiotelevisione italiana, Direzione teche e servizi tematici educativi: Italia lavoro: AIB-Associazione italiana biblioteche, 1998.  127 p.  (Mediateca 2000; 3).

I due volumi compongono insieme ad altri cinque una collana di manuali che affianca la parte formativa del progetto Mediateca 2000, raccogliendo in una veste durevole i testi didattici proposti agli allievi dei corsi organizzati durante la prima fase del piano promosso dal Ministero per i beni culturali. Oltre ai due titoli ai quali è dedicata questa nota completano il settetto Telematica di Antonio Scolari; Funzione e gestione di Giovanni Galli, Marina D'Amato (che ha scritto la parte Servizio ai bambini e ai ragazzi) e Claudio Leombroni (al quale è spettato il tema Biblioteche e reti civiche); Comunicazione, a cura di Alberto Abruzzese e Pietro Spirito; il quadro dell'Ambiente giuridico-amministrativo tracciato da Giovanni Galli e Marco Marandola e infine Il sistema dell'informazione e il mercato dell'editoria multimediale di Renato Parascandolo e Gianna Landucci. Si è trattato insomma di una bella occasione di dar vita - oltre che ad un'attività di addestramento di proporzioni abbastanza insolite per il panorama italiano - ad un prodotto editoriale ancora meno consueto. Al di là delle sedi più istituzionali, nelle quali si perpetua la tradizione dei libri "da portare all'esame", l'espressione scritta collegata a lezioni e seminari è infatti quasi sempre limitata a fotocopie di appunti, nel peggiore dei casi mera riproduzione dei prospetti proiettati per mezzo della lavagna luminosa, o alla riproduzione (all'infido confine dell'illecito, fra l'altro) di qualche capitolo o articolo specializzato.

In questo caso siamo invece di fronte ad una serie compiuta di libri di testo in senso proprio. Ciascuno di essi raccoglie gli scritti preparati da uno o più docenti e anche le eventuali sovrapposizioni (convergenti o divergenti che siano) non stonano in un insieme caratterizzato appunto da un preciso intento didattico. Nel quarto volume, ad esempio, sono presentati un'introduzione alla Descrizione catalografica e indicizzazione per autore curata da Mauro Guerrini e un profilo su L'indicizzazione per soggetto e la classificazione dei documenti al quale ha atteso Alberto Cheti con la collaborazione di Raffaella Gaddoni. I testi offrono una prima, chiara disamina delle questioni fondamentali intorno a ciascun tema particolare, si imperniano sovente su diagrammi e schemi, sono corredati da glossari e liste di lettura, talvolta anche da esercizi. L'innovazione non riguarda dunque la materia - d'altro canto, non è ciò che ci si attende da un manuale - ma sicuramente l'impostazione, nella quale è specialmente curata l'efficacia del discorso.

Per quanto riguarda il volume curato da Riccardo Ridi, non sembri una svista o peggio un eufemismo la scelta del titolo. Non v'è dubbio che nel progetto Mediateca 2000 le capacità di servirsi degli strumenti più nuovi per la ricerca e la comunicazione delle informazioni occupino un posto di tutto rilievo (a partire dall'obiettivo originario di contribuire alla costituzione di mediateche, anziché biblioteche). Ben di più comunque della mera familiarità con l'Internet o con le apparecchiature elettroniche. E infatti la dispensa di Ridi raggiunge un risultato notevole anche paragonata ai suoi scritti più innovativi e stimolanti: l'intento che sorregge con fermezza la sua esposizione è di illustrare la necessità di saper disporre degli strumenti di trattamento delle informazioni, e di allestirne quando occorra, senza indugiare nelle oziose preferenze del nuovo in ogni caso - anche quando si dimostri dispersivo o illusorio - o nell'estraneità portata della penuria di risorse o dalla semplice diffidenza. Su questo stesso tema Ridi ha anche contribuito all'ultimo volume dell'annuario Tirature, con lo scritto Bibliotecari e mediatecari. Ma è probabile che, per quanto persuasivi, questi interventi non saranno gli ultimi: altri ne occorreranno per definire chiaramente che l'identità di questa nostra professione non riposerà neppure in futuro esclusivamente sulle fantasmagorie delle pagine Web. In questo senso, a giudicare almeno dalla serie dei manuali pubblicati, il progetto Mediateca 2000 ha saputo equilibrare gli ingredienti di una esperienza formativa di primo livello. Rimane tuttavia il rammarico di sapere che i sette volumetti non sono stati - a quanto pare - resi disponibili che agli allievi del progetto. Non vi sono indicazioni neppure latamente commerciali: prezzo, ISBN o simili. Comincerà anche per questi testi una circolazione semi-clandestina, una propagazione per via di fotocopiatrice? O non sarà il caso che il coinvolgimento dell'AIB nel progetto possa contribuire al raggiungimento di una vera e propria diffusione sul mercato editoriale, che sarebbe senz'altro meritata?

Giulia Visintin
Sommariva del Bosco (CN)