International UNIMARC manual: bibliographic format. 2nd edition, update 1. München: Saur, 1996. A fogli mobili. (UBCIM publications; 14). ISBN 3-598-11212-2.


Il fascicolo contiene il primo aggiornamento alla seconda edizione del manuale UNIMARC edita due anni or sono (cfr. la scheda in questo "Bollettino", 35 (1995), n. 4, p. 518-519). Le novità di maggior rilievo riguardano l'aggiunta di numerosi campi e sottocampi per la creazione di registrazioni UNIMARC del libro antico, con particolare enfasi per le caratteristiche dell'esemplare posseduto e oggetto della registrazione. A tale scopo viene creato un nuovo codice di sottocampo, il $5, che può essere utilizzato in quasi tutti i nuovi campi e che è riservato all'indicazione della sigla della biblioteca che possiede l'esemplare catalogato, seguita dalla collocazione, se la biblioteca possiede più esemplari della pubblicazione.

Il primo campo aggiunto è lo 012 dedicato all'impronta; per la rilevazione è raccomandato di usare le regole elaborate dall'Institut de recherche et d'histoire des textes e dalla National Library of Scotland; nel campo è possibile inserire oltre all'impronta l'indicazione in sigla delle regole usate e il sottocampo $5. Nel campo 102, il codice del paese di pubblicazione, è aggiunta la possibilità per il libro antico di inserire il codice del paese riferito allo stampatore; non sono previsti per ora codici particolari per le monografie antiche. Nuovi sono invece i campi 140 e 141 dedicati ai dati in forma codificata per il libro antico. Il campo 140 prevede 28 posizioni, numerate da 0 a 27, che contengono in forma codificata i dati riferiti a illustrazioni del libro, illustrazioni a piena pagina, tecnica delle illustrazioni, tipo dell'opera contenuta (ad es. opera religiosa, bibliografia, ecc.), codice di opera letteraria, codice di biografia, codice del supporto su cui è stampato il libro, codice del supporto delle tavole, indicazione di presenza di filigrana, della marca tipografica, di ornamentazioni. Il campo 141 è dedicato ai dati in forma codificata riferiti allo specifico esemplare e prevede 8 posizioni, numerate da 0 a 7, che contengono i dati riferiti al materiale della legatura, al tipo di legatura, l'indicazione se l'esemplare è formato da rilegatura di più volumi, l'indicazione dello stato di conservazione della legatura e dell'esemplare nel suo insieme; infine è obbligatorio aggiungere il sottocampo $5.

Tre i nuovi campi del blocco delle note, tutti specifici per la descrizione del libro antico e dedicati all'indicazione di particolarità proprie dell'esemplare posseduto; in tutti è obbligatorio l'inserimento del sottocampo $5. Il campo 316 è dedicato alle caratteristiche della copia che si sta catalogando, quali pagine mancanti, caratteristiche della copia e della legatura, presenza di note manoscritte. Il campo 317 è riservato alla nota di provenienza dell'esemplare descritto, cioè a indicazioni di presenza di ex-libris, note di possesso, timbri. Infine nel campo 318 possono essere inseriti i dati riferiti a operazioni di restauro effettuate.

Nel blocco 4--, relativo ai legami, sono stati aggiunti due campi da utilizzarsi preferibilmente nella catalogazione di libri antichi e riferiti alle raccolte "artificiali" di opere rilegate insieme a formare una unità bibliografica. Si tratta di due campi speculari, il 481 che consente di creare un legame dalla prima unità bibliografica alle altre unità bibliografiche rilegate insieme e il 482 che consente di creare un legame del tipo "rilegato con" dalle registrazioni delle singole unità bibliografiche alla prima unità bibliografica. Come per gli altri campi del blocco è previsto l'utilizzo della tecnica dell'incapsulamento (embedding) dei dati oggetto del legame per mezzo del sottocampo $1. Solo in caso di incapsulamento è prevista la possibilità di aggiungere il sottocampo $5 al campo 200.

La lista dei campi aggiunti per la descrizione del libro antico termina con il campo inserito nel blocco dei titoli, il 518, dedicato alla variante ortografica del titolo basata sull'uso moderno, da usarsi nel caso che la forma inserita nel campo 200 del titolo proprio rifletta un uso ortografico antico o disusato. Mentre infine i campi 702, autori personali intestazione secondaria, e 712, autori collettivi intestazione secondaria, si possono usare anche in riferimento a stampatori, editori, precedenti possessori e altre entità connesse alla produzione e alla storia della pubblicazione.

Due i nuovi campi non legati al libro antico, il 608, riservato ai soggetti di tipo formale, e l'830 dedicato alla nota generale del catalogatore che può comprendere indicazioni sulle fonti delle informazioni, motivazioni di scelta di determinati dati, rinvii a regole particolari applicate. Non nuovi, ma doveroso risarcimento di una dimenticanza della edizione 1994, i campi 005, dedicato alla versione della registrazione (identica al corrispondente campo 005 di USMARC), e 607, dei soggetti geografici, già presenti nello schema generale e nella edizione del 1987, ma inspiegabilmente "saltati" nella nuova edizione.

Una piccola novità riguarda l'estensione dell'uso nazionale a tutti i campi che contengono il numero 9 in qualsiasi posizione, cioè del tipo 9--, -9-, --9; ciò vale anche per l'indicatore di valore 9 e il sottocampo $9. Qualche aggiunta va segnalata anche nelle appendici, fra le quali di particolare rilievo, per l'appendice D, l'elenco completo dei codici geografici (GAC) da utilizzarsi nel campo 660, omologo del campo 043 di USMARC. Infine nell'appendice H, che elenca i codici da attribuirsi alle regole di catalogazione, compaiono le RICA, mentre nell'appendice G, che elenca la codifica di soggettari e tesauri, manca ancora il codice per il Soggettario di Firenze, pure presente nelle registrazioni BNI.

Fin qui le novità di questo aggiornamento, ma ulteriori aggiunte si annunciano in tempi brevi, prima fra tutte l'adozione del campo 856, di recente introduzione in USMARC, riservato alle risorse bibliografiche disponibili in rete per consentire il collegamento automatico ai siti che dispongono del documento. Notizie abbastanza aggiornate sull'evoluzione del formato sono reperibili in un'apposita pagina ospitata presso il sito Web dell'IFLA (http://www.nlc-bnc.ca/ifla/VI/3/ubcim.htm).

Antonio Scolari, Centro di servizio bibliotecario di ingegneria, Università di Genova