Alcuni nodi della questione "informazione" nell'università italiana di oggi

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Lucia Maffei

Abstract

Per capire come cambia la circolazione dell'informazione, bisogna capire come sta cambiando l'università. Il primo elemento da tenere presente è la realizzazione dell'autonomia che ha prodotto una responsabilizzazione sul piano normativo e finanziario. Gli statuti hanno significato un momento di faticosa autoanalisi del sistema, portando talvolta a mere fotografie dell'esistente, talaltra a tentativi di avviare processi di rinnovamento istituzionale.

Sul piano tecnologico l'università con la rete GARR è stata all'avanguardia nel panorama italiano nell'introdurre la rete Internet nel processo della ricerca e della diffusione dell'informazione.

Il processo di autonomia, che significa gestione autonoma del budget, ha favorito una nuova proiezione dell'università verso l'esterno, provocata dalla necessità di imboccare strade di autofinanziamento, almeno parziale. Reperire maggiori risorse vuol dire per esempio attrarre un maggior numero di studenti. Con quali strategie? Mettendosi in competizione con altri atenei sul piano della didattica e dei servizi offerti, a fronte di un generalizzato ma non uniforme aumento delle tasse.

La promozione dell'ateneo si gioca anche sul piano di un'efficace capacità comunicativa verso gli studenti stessi e la società in generale: ciò significa capacità di produrre documentazione e gestire un sistema coordinato di diffusione di informazione dall'interno verso l'esterno.

Sul piano normativo non si può tacere del ruolo che può giocare l'ultimo contratto nazionale di lavoro che apre le porte a nuove sperimentazioni, che possono portare novità di rilievo sul piano dell'organizzazione del lavoro.

Per quanto riguarda l'informazione scientifica essa ha flussi di entrata e di uscita, entrambi ormai in maniera crescente affidati all'elettronica. Punto d'incontro tra informazioni in entrata e informazioni in uscita è il personal computer collegato in rete. Il ruolo delle biblioteche, quale avamposto verso l'informazione, è messo in crisi dal diffondersi della rete e con essa dell'autonomia del ricercatore.

Nasce la necessità di creare nuove professionalità: si può pensare alla possibilità di creare team di gestione composte da persone con skills professionali diversificati che, interagendo, siano in grado di affrontare l'organizzazione e la gestione dei servizi informativi dell'ateneo.

LUCIA MAFFEI, Biblioteca centrale della Facoltà di economia, Università degli studi di Siena, piazza San Francesco 7, 53100 Siena, e-mail maffei@unisi.it.

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