RECENSIONI E SEGNALAZIONI

Guide to publishing opportunities for librarians, Carol F. Schroeder, Gloria G. Roberson editors. Binghamton: The Haworth Press, 1994. vii, 221 p. ISBN 1-56024-348-1. $ 36.95.


Il numero di libri e di periodici, e quindi di articoli, che oggi si pubblicano nel settore delle scienze dell'informazione testimonia l'interesse crescente che il bibliotecario ha nel pubblicare i risultati dei suoi studi, delle sue esperienze, del suo lavoro. Il mezzo maggiormente utilizzato, come avviene d'altra parte nel settore scientifico, è il periodico, che costituisce la fonte primaria di comunicazione tra esperti e studiosi.

La guida che viene presentata ha lo scopo di aiutare il bibliotecario (sia alle prime armi sia con una certa esperienza) nella scelta del periodico più idoneo alla diffusione dei risultati dei suoi studi o, comunque, del suo contributo.

Sono fornite schede di 169 periodici tradizionali e di 9 periodici e notiziari elettronici. Ogni scheda comprende tutte le informazioni utili nella scelta del periodico. L'elenco qui fornito è il risultato di una selezione operata su una lista di partenza di circa 300 periodici del settore, agli editori dei quali erano stati inviati questionari in cui si chiedeva di fornire indicazioni circa: 1) il nome ufficiale della pubblicazione, l'indirizzo, il prezzo, la periodicità, la circolazione e l'affiliazione; 2) il nome e l'indirizzo dell'editor a cui inviare l'articolo; 3) il nome dei servizi di indicizzazione e abstracting che includono la pubblicazione; 4) gli scopi e la politica editoriale, cioè i soggetti o temi coperti; 5) il tipo di lettori a cui ci si intende rivolgere; 6) le caratteristiche formali ed editoriali richieste agli articoli; 7) la percentuale di articoli accettati; 8) le procedure di revisione dei lavori proposti; 9) le telecomunicazioni (indirizzi elettronici, numeri di telefono e fax).

Il risultato di questo sondaggio ha messo in evidenza che scopi, contenuti e stile di periodici che pubblicano nella stessa area tematica differiscono notevolmente tra di loro, e la parte della scheda riguardante gli scopi e i contenuti dovrebbe aiutare chi scrive a scegliere il periodico giusto per la propria pubblicazione o, viceversa, a confezionare un lavoro che possa contenere i requisiti richiesti dal periodico su cui si voglia pubblicare.

Nel complesso si tratta, come è indicato nel titolo, di una guida pratica che risponde pienamente agli scopi dichiarati dagli autori nell'introduzione. Tuttavia una riflessione si impone al lettore italiano: le schede riguardano infatti soprattutto periodici statunitensi e in seconda battuta inglesi; sono però presenti anche sette riviste indiane, due dei Paesi Bassi, una pakistana, una nigeriana e altre, mentre brilla per la sua assenza l'Italia.

Superare le barriere linguistiche e culturali non è certo facile, ma l'imperativo publish or perish, così sentito in altri paesi, dovrebbe forse farci riflettere e magari spingerci a una attenzione maggiore verso questi problemi.

Giuse Ardita, Istituto superiore di sanità, Roma