RECENSIONI E SEGNALAZIONI

Serials to the tenth power: tradition, technology, and transformation: proceedings of the North American Serials Interest Group, Inc., 10th anniversary conference, June 1-4, 1995, Duke University, Durham, NC, Mary Ann Sheble, Beth Holley editors. Binghamton: The Haworth Press, 1996. xxiii, 408 p. ISBN 1-56024-840-8. $ 40. Pubblicato anche in «The serials librarian», n. 28 (1996).


Il volume celebra il decimo anniversario della nascita del NASIG (North American Serials Interest Group) e contiene i contributi presentati al congresso tenuto dall'1 al 4 giugno 1995 alla Duke University (North Carolina).

Si tratta di un volume che con i suoi 45 contributi, tutti corredati di abstracts, offre numerosi spunti di riflessione nonché soluzioni pratiche inerenti alle problematiche che i periodici comportano. Il volume si presenta graficamente elegante ed è corredato, dopo l'indice, degli elenchi degli organi del NASIG e dei vincitori delle sue borse di studio per il 1995 nonché della lista dei bibliotecari insigniti del premio NASIG Horizon; seguono alcuni dati biografici sulle curatrici degli atti e la dedica del volume a un collega deceduto nel novembre dello stesso anno.

Il convegno, con i suoi quasi 600 partecipanti, di cui viene fornito l'elenco a fine volume, è estremamente articolato. Si inizia con un preconvegno dedicato a Internet, all'uso e manutenzione di Gopher e Web, dove si nota subito il taglio pratico degli interventi, nel corso dei quali ai partecipanti vengono spesso forniti materiali illustrativi o esercitazioni; negli ultimi interventi di questa sezione, alcuni tra i soci fondatori commemorano l'anniversario del NASIG ripercorrendone le tappe fondamentali.

Seguono tre sessioni plenarie in cui si discute di comunicazione scientifica e accademica e dell'impatto di Internet, di politiche di copyright da parte di alcune case editrici e della trasformazione che il nuovo assetto politico in Sudafrica ha avuto sull'accesso all'informazione.

Le tre sessioni parallele successive sono dedicate ai problemi più scottanti del momento. La prima presenta i progetti in corso relativi all'editoria elettronica: SCAN (Scholarship from California on the Net); l'evoluzione di "e-Math", la rivista dell'American Mathematical Society; l'esperimento del "Chicago journal of theoretical computer science" della MIT Press e quello di Wiley & Sons sul "Journal of image guided surgery"; il progetto di biblioteca virtuale della Carnegie Mellon University in collaborazione con la UMI con un interessante studio economico sulla biblioteca digitale; i prodotti elettronici a testo completo di Elsevier Science e l'esperienza già fatta con il modello TULIP; RED SAGE, il progetto di accesso elettronico a riviste mediche della Springer-Verlag unitamente a AT&T Bell Laboratories e alla University of California-San Francisco.

La seconda sessione è dedicata invece alla transizione di "seriali e serialisti", cioè a riesaminare il ruolo dei professionisti in questo campo di fronte alle sfide dell'era dell'informazione digitale senza cedere a facili entusiasmi o farsi prendere da eccessivo panico per raggiungere un nuovo equilibrio e nuovi profili professionali; a come catalogare efficacemente i seriali e le risorse Internet (North Carolina State University, progetto Alcuin); ai tentativi di integrare le informazioni degli URL e URN nelle registrazioni USMARC.

L'ultima parte del volume è dedicata ai vari workshops, due serie di interventi che evidenziano i diversi approcci pratici a vari problemi, tra cui lo scambio di fascicoli arretrati e/o doppi mediante Internet (progetti BACKSERV e DEU-L); il potenziamento del document delivery quale effetto dei tagli forzati e dei nuovi bisogni e aspettative dell'utenza, con confronti tra i vari metodi inclusi il servizio di trasporto del materiale a mezzo furgone (van service), il normale ILL, i servizi commerciali a richiesta, le esperienze di ottimizzazione dell'accesso ai periodici nel catalogo; una panoramica delle interfacce disponibili attualmente per lo scambio di dati elettronici (EDI) di seriali, e su come operare delle scelte tra i vari sistemi e gli operatori commerciali esistenti; la necessità di formare i "serialisti" di domani (leggi i successori degli attuali bibliotecari che si occupano di periodici) attraverso una più stretta collaborazione con le scuole di biblioteconomia del territorio e due efficaci metodi di apprendimento quali l'internato e il mentoring, cioè il seguire, magari in veste di relatori, gli studenti di tali scuole; i progetti di cooperazione, tra cui CONSER (Cooperative Online Serials); l'uso efficace degli strumenti di Internet per i bibliotecari dei servizi di acquisizione e catalogazione; il modello di una RFP (Request for proposal), cioè tutti i passi necessari a formulare una richiesta di offerta di servizio per l'acquisto dei periodici, sia questa formale e quindi obbligatoria per legge (vedi i nostri appalti), o informale e completamente gestita dalla biblioteca; la catalogazione di archivi elettronici come fossero dei seriali, indicando strumenti e risorse disponibili per aiutarci nell'interpretazione delle registrazioni; uno studio sulle legatorie universitarie e su come le tecniche di rilegatura stiano cambiando per una migliore conservazione del materiale; l'editoria accademica e la sua trasformazione in editoria elettronica, un mondo dove "gli studiosi saranno autori, curatori, lettori, compositori, redattori e distributori. Gli editori saranno anch'essi redattori, compositori, distributori, archivisti, classificatori e ricercatori. Le biblioteche continueranno a catalogare tali pubblicazioni ma avranno l'ulteriore responsabilità di archiviare, di recuperare la conoscenza, di ricercare, e di attuare una maggiore cooperazione interbibliotecaria".

Come possiamo vedere dalle oltre 400 pagine di contributi, il convegno è stato un'importante occasione di confronto e dibattito specialistico sui molteplici aspetti legati al mondo dei periodici e dei seriali.

La rivoluzione tecnologica, che investe e lega tutti coloro che sono coinvolti nella gestione dell'informazione, ha innescato dei processi di trasformazione nel mondo bibliotecario che portano a una continua riconsiderazione delle procedure e delle competenze. L'orizzonte che si profila è ancora un po' fumoso e per il momento assistiamo alla compresenza di multiformi realtà, ma è grazie a occasioni di scambio come questa che gli specialisti del settore, e il mondo bibliotecario in generale, riusciranno a trovare il filo per uscire dal labirinto in cui le nuove tecnologie ci hanno attirato.

Simonetta Pasqualis, Biblioteca della Scuola internazionale superiore di studi avanzati, Trieste