RECENSIONI E SEGNALAZIONI

Università: quale biblioteca? Atti del seminario-dibattito, Trento, 25 marzo 1994, a cura di Rodolfo Taiani. Trento: Università degli studi di Trento, 1995. 233 p. (Collana di pubblicazioni della Biblioteca d'ateneo dell'Università degli studi di Trento. Quaderni; 2).


La domanda proposta nel titolo del volume ci può già dare un'idea del contenuto di questo libro che vuole essere una riflessione pacata e al tempo stesso non superficiale sulle funzioni e sulle peculiarità che deve avere una biblioteca universitaria. Come appare evidente dalla relazione introduttiva di Luigi Blanco dedicata a Università e biblioteche in Italia: un profilo storico e come confermato, già a partire dal titolo, da quella di Giovanni Solimine Fra antichi problemi e nuovi scenari: la biblioteca virtuale, le problematiche affrontate non sono nuove e sono state oggetto in questi anni di ampi e approfonditi dibattiti in cui anche i bibliotecari hanno fatto sentire la loro voce, dando un contributo di certo non secondario alla riflessione generale. Da un lato non vi è nessuno che non concordi sull'essenzialità di servizi bibliotecari ben funzionanti in una struttura universitaria, dall'altro non si può non segnalare la "sofferenza" generale del sistema bibliotecario universitario italiano (anche se, ovviamente, esistono delle eccezioni). Quanti di noi si sono sentiti ricordare l'efficienza delle biblioteche americane, prese a modello di un servizio ottimale per l'utenza? Eppure quanti di noi possono quotidianamente testimoniare il sostanziale disinteresse nel quale languono le biblioteche, prive di finanziamenti adeguati o di personale, spesso costrette in spazi di fortuna. Negli ultimi tempi l'università italiana è stata al centro di un vivace dibattito giornalistico che ha visto scendere in campo opinionisti famosi e docenti di spicco, favorendo anche la pubblicazione di volumi che denunciano lo stato di degrado generale di questa istituzione che dovrebbe essere fondamentale. Anche in questo caso, sfogliando ad esempio le pagine del recente volume di Felice Froio dal titolo Le mani sull'università, si ha la sensazione di una crisi che si trascina ormai da decenni, da tutti denunciata come scandalosa ma che sembra impossibile riformare, tali e tante sono le stratificazioni di privilegi che si sono sovrapposte nel corso degli anni. In questa situazione di effettiva difficoltà, come ben testimonia questo volume, si è inserita la ventata di novità rappresentata dalle nuove tecnologie e da Internet in particolare. Non vi è dubbio che le biblioteche delle università si sono trovare tra le prime a dover fare i conti con questa realtà. Negli interventi di Fabio Metitieri, Barbara Bruschi, Riccardo Ridi, Aldo Chiocchetti, Stefano Lariccia, Adriana Magarotto e Paolo Paoletti sono ben evidenziati sia i problemi legati all'automazione (verrebbe da dire "tradizionale") delle strutture bibliotecarie sia le nuove opportunità offerte dai collegamenti in rete e dal mondo di Internet. Altri interessanti spunti di riflessione ci vengono forniti dalla relazione di Giancarlo Volpato, dedicata ai rapporti tra le biblioteche dell'università e quelle del territorio, da Livio Cristofolini che si occupa, nello specifico, dei rapporti tra la Biblioteca dell'Università di Trento e le biblioteche trentine e da Antonio Antonioni che descrive la "decadenza" della Biblioteca universitaria pubblica di Padova. In merito a questo aspetto non si può che auspicare la realizzazione di sistemi integrati che, nel quadro di un ambito nazionale definito, possano garantire a ogni cittadino nel comune, nella provincia o nella regione un servizio di buon livello, derivante dall'effettiva comunicazione e cooperazione delle biblioteche indipendentemente dalla loro tipologia e dall'ente di appartenenza. Sappiamo tutti quanto questa integrazione sia difficilmente realizzabile nella realtà del nostro paese, ma anche grazie alle novità tecnologiche, si può concondare con l'invito espresso da Volpato quando afferma: "di fronte a biblioteche troppo spesso chiuse, ad un'incessante querelle tra i docenti che le considerano proprietà privata e gli amministratori che le ignorano totalmente, tra gli studenti che reclamano sempre più le biblioteche delle università come sale di lettura in mancanza di spazi adeguati all'esercizio dei loro diritti, vi sono isole che vivono la loro realtà fattuale come sogno d'imminente concretizzazione; alle università spetta il dovere primario di conciliare le opposte circostanze e di farsi carico, grazie all'autonomia di cui si parla, di prestarsi per prime per trovare significative convergenze senza egemonie ma nel rispetto delle differenziazioni".

Il volume è completato dagli interventi di Valentina Comba, che presenta una panoramica delle biblioteche delle università in Gran Bretagna, Francia e Olanda, di Alessandra Bezzi, Graziano Ruffini e Antonio Scolari che descrivono la nuova organizzazione delle biblioteche nell'Università di Genova e di Lucia Maffei che si sofferma sul ruolo educativo della biblioteca.

Complessivamente si tratta di un libro molto interessante e c'è da augurarsi che i colleghi dell'Università di Trento, con la collaborazione della Sezione Trentino-Alto Adige dell'AIB, vogliano proseguire a organizzare incontri di questo genere.

Gabriele Mazzitelli, Biblioteca Area biomedica, Università di Roma "Tor Vergata"