RECENSIONI E SEGNALAZIONI

Networks and resource sharing in the 21st century: re-engineering the information landscape, Mary Huston-Somerville, Catherine C. Wilt editors. New York: The Haworth Press, 1995. XIV, 139 p. ISBN 1-56024-741-X. $ 24.95.


Internet ha cambiato gli scenari tradizionali della comunicazione dell'informazione. Le biblioteche hanno oggi grandi opportunità ma, paradossalmente, possono perdere molto: nella rinnovata catena dell'informazione la biblioteca non ha più il ruolo tradizionale di intermediaria tra utenti e informazione e, attualmente, non ha ancora un ruolo alternativo. Le tendenze in atto fanno prevedere questo futuro: gli autori potranno comunicare direttamente con altri studiosi, utenti dell'informazione da loro prodotta e, a loro volta, autori di altri contributi all'avanzamento della scienza; gli editori e i librai organizzeranno servizi direttamente per l'utente finale che, da casa o da dove ha un accesso alla rete, potrà ricevere e pagare l'informazione che gli serve; i servizi di indicizzazione e abstract evolveranno in servizi di fornitura elettronica dei documenti, centrati sull'utente finale. E le biblioteche?

Tutti i bibliotecari, sia quelli che si difendono dal cambiamento sia quelli che lo accettano con entusiasmo, si rendono conto che deve cambiare il modo di lavorare tradizionale e si interrogano sul futuro. Purtroppo ancora manca un'analisi critica e una ricerca seria sulla rivoluzione che è in atto. Non si è ancora capito la portata del cambiamento e si equivoca sul tempo a disposizione: forse una generazione, forse due... ma il futuro è già cominciato. Generalmente i bibliotecari usano Internet per fare le cose di sempre: la posta elettronica al posto della posta ordinaria, FTP al posto del fax, Telnet per la ricerca mediata nelle banche dati, oppure si perdono in navigazioni solitarie nel cyberspazio di cui non sono chiari i risultati di servizio per gli utenti. La carta come supporto principale della collezione bibliotecaria e la politica collegata di accrescimento illimitato degli inventari ostacolano ancora l'evoluzione della biblioteca in biblioteca elettronica. In questa pericolosa situazione di stallo, converrà quindi riflettere seriamente su come controllare il cambiamento in atto, al di là di facili pronostici di un futuro elettronico o di affermazioni, altrettanto facili, dell'impossibilità della biblioteca virtuale.

La raccolta di saggi che qui viene recensita si pone un obiettivo molto utile al bibliotecario che si voglia orientare in questa situazione: fissare una strategia per il breve e lungo periodo. Sarà bene avvertire subito di due limiti, a mio parere, del volume:
- la situazione a cui si fa riferimento è quella delle biblioteche americane, molto diverse dalle nostre sia come tradizione di servizi che come attuale applicazione di Internet;
- la strategia suggerita è ancora quella limitata al punto di vista della biblioteca, mentre sono convinta che bisognerebbe rivedere globalmente la catena di diffusione dell'informazione con il coinvolgimento di autori, editori, librai.

Malgrado questi limiti, molti sono i suggerimenti utili che si possono trarre dalla lettura, come ad esempio:
- interrogarsi sui costi di ciò che si fa ora: i bibliotecari difficilmente sanno quantificare i costi dei servizi prodotti, né abitualmente cercano di analizzare come le stesse funzioni potrebbero essere fatte meglio e con meno;
- interrogarsi sugli stili di direzione: si è orientati al risultato o si persegue il controllo gerarchico? come si affronterebbe questa situazione, oggi possibile: un bibliotecario in ufficio davanti al terminale può essere occupato in attività tutt'altro che lavorative mentre un altro bibliotecario da casa può essere impegnato nel lavoro di catalogazione?;
- imparare alcune lezioni dalla rete: le nuove capacità di Internet sono nella possibilità di pubblicare in rete, organizzare l'informazione attraverso il NIR (Network Information Retrieval), scovare le fonti con i browsers; essere creativi: è possibile realizzare un OPAC con interfaccia grafica, in cui dal testo si passa alle immagini collegate e, se necessario, si passa a interrogare altri OPAC in rete con la stessa modalità di ricerca;
- persistenza e vitalità delle reti bibliotecarie: gli investimenti bibliotecari del passato mantengono un'utilità sociale sia a livello nazionale che internazionale; OCLC è evoluto da catalogo collettivo a banca dati in linea per l'informazione bibliografica (superando il Chemical Abstracts come numero di ricerche annue) e sperimenta ora l'editoria elettronica;
- e infine, quali funzioni per la biblioteca futura?: nel volume, organizzare l'informazione elettronica e facilitare l'accesso all'informazione attraverso una continua educazione degli utenti sono indicate come le funzioni principali delle biblioteche; la funzione di convertire le fonti su carta in fonti elettroniche non potrà essere realizzata se non dopo la radicale modifica del copyright.

Anna Maria Tammaro, Università di Firenze