Preziosi in biblioteca: mostra di legature in raccolte private piemontesi, Centro congressi Torino incontra, 7-10 ottobre 1994: catalogo, a cura di Francesco Malaguzzi.  Torino: Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Torino: Ca dë studi piemontèis, 1994.  XVII, 272 p.: ill., tav.

Vestire i libri: mostra di legature preziose in biblioteche biellesi, Palazzina Piacenza, 27 gennaio-12 febbraio 1995: catalogo, a cura di Francesco Malaguzzi.  Biella: Città di Biella, Assessorato alla cultura, Biblioteca civica, 1995.  55 p.: ill.

Due esposizioni di legature, nel volgere di pochi mesi, in Piemonte. Entrambe le mostre si devono in primo luogo all'energia e all'iniziativa di uno studioso piemontese che ha eletto a proprio campo di ricerca la legatura nei suoi vari aspetti, da quello materiale (esecuzione, restauro) al valore storico e documentario dei singoli pezzi o delle raccolte. La mostra allestita presso la Camera di commercio di Torino prova – fra l'altro – che esiste tuttora un gusto per la veste esteriore di volumi (non solo e non necessariamente d'epoca) sia per quanto essa ne rappresenti o simboleggi il contenuto, sia nel caso in cui la legatura rivesta una funzione più squisitamente decorativa.

I due cataloghi si presentano molto simili nell'impostazione e nell'aspetto esteriore, anche se di differente mole, in ragione delle diverse quantità e provenienza degli esemplari esposti. Il numero di legature presentate nelle mostre, e riprodotte pressoché interamente nei due cataloghi, è davvero notevole. Nel caso di Torino si tratta di centinaia di pezzi, sottratti per l'occasione alla gelosa riservatezza di privati collezionisti. L'interesse può appuntarsi dunque non solo su singoli esemplari di maggior bellezza o valore, ma anche sulle caratteristiche che, accomunando i vari pezzi raccolti da un singolo amatore, creano la collezione. Particolare attrattiva, sotto questo punto di vista, offre la sezione riservata alle legature editoriali su opere di Jules Verne raccolte da Piero Gondolo della Riva.

Diversi i risultati dello scavo nelle biblioteche di un territorio appartato, ma certo non povero, come il Biellese. Nella mostra curata dalla Biblioteca civica di Biella sono esposti e catalogati una settantina di rappresentanti di "cinque secoli di legature", dalle caratteristiche piuttosto eterogenee. Fa eccezione un piccolo gruppo connesso – per soggetto dei testi o destinazione d'uso – al Santuario di Oropa dedicato alla Madonna. Avendo la mostra di Biella il duplice intento di ricognizione del patrimonio e di esposizione didattica, una sua sezione è stata allestita ad illustrazione delle tecniche di legatura e di restauro delle legature. Ne reca traccia il catalogo, con un regesto del materiale esposto nella sezione didattica, una rappresentazione grafica dei vari elementi che compongono una legatura ed un breve glossario – che ha patito in qualche punto una impaginazione non chiarissima – in coda al volume. Mancano nel catalogo riproduzioni fotografiche relative a questa sezione della mostra.

Più ricco invece il corredo di testi introduttivi nel catalogo torinese. Per quanto riguarda le schede descrittive, entrambi i cataloghi forniscono una breve descrizione degli aspetti salienti di ciascun esemplare, e gli elementi necessari all'identificazione dei volumi legati, compreso (nel caso di Biella) il nome della biblioteca presso la quale ognuno di essi è conservato. Spiace notare come i nomi delle biblioteche non seguano una forma costante, mercé quella penuria di preposizioni che pare essere una cattiva abitudine ormai diffusa in molte pubblicazioni. Il ruolo documentario è svolto in misura preponderante dalle buone riproduzioni fotografiche – in bianco e nero e a colori – della quasi totalità, come si è detto, del materiale offerto allo studio dei bibliologi e all'ammirazione degli amatori.

Giulia Visintin, Torino