I progetti di retroconversione

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Simona Inserra

Abstract

Il tema del recupero del pregresso e le problematiche ad esso correlate sono stati poco rappresentati, nel corso dell'ultimo ventennio, all'interno della letteratura professionale italiana, se vogliamo escludere una serie di resoconti di attività poste in essere e concluse, alcuni atti di convegni o giornate di studio, e un certo numero di contributi di portata, in ogni caso e con poche eccezioni, limitata.
In questa sede, anticipando sin d'ora l'ipotesi che mi ha fatto da guida e cioè che in tema di retroconversione in Italia non si sia riflettuto abbastanza, vorrei provare ad indagare in che modo, quando e quanto l'argomento sia stato posto all'attenzione di bibliotecari, studiosi, teorici della biblioteconomia in Italia, proponendo, infine, un tentativo di orientare il lettore verso una riflessione intorno all'opportunità di predisporre e gestire un progetto di retroconversione nello stile della consapevolezza bibliotecaria.
Le riflessioni circa l'adozione di strategie di management, dell'uso di tecniche e di strumenti utili e indispensabili per razionalizzare i differenti aspetti della gestione della biblioteca, sono state introdotte e portate avanti in Italia in modo specifico da Giovanni Solimine, ed è ai suoi studi e ai suoi numerosi saggi che farò riferimento in vari luoghi del mio breve contributo.
Le riflessioni, invece, intorno alla necessità di procedere secondo la logica del lavoro per progetti, in questo come in altri ambiti della prassi biblioteconomica, sono state ampiamente condotte da Giovanni Di Domenico, ed è alla sua visione del lavoro per progetti che mi riallaccio in questa sede.

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