Il sistema bibliotecario finlandese

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Paolo Traniello

Abstract

Nel panorama di notevole sviluppo che presentano, nel campo delle biblioteche pubbliche, i paesi del Nord Europa, la situazione della Finlandia appariva, fino a qualche tempo fa, segnata da una certa marginalità e da un'importanza minore. La situazione che oggi si presenta nel Paese è invece quella di un notevole sviluppo strutturale e funzionale e di una diffusione capillare degli istituti, sia a livello universitario e di ricerca, sia a livello di biblioteche pubbliche.
L'azione politico-amministrativa relativa alle istituzioni culturali fa capo in Finlandia al Ministero dell'educazione, diviso in due dipartimenti, uno per la cultura e uno per l'educazione. Alla prima di queste amministrazioni appartiene la competenza in materia di programmi e interventi statali per le biblioteche pubbliche, alla seconda quella per le biblioteche universitarie, di ricerca e per le biblioteche scolastiche.
Nel campo delle biblioteche pubbliche un salto di qualità si è determinato a partire dagli anni Sessanta, insieme all'affermarsi di un modello di Welfare State, la cui peculiarità è consistita in un forte impulso dato alle strutture di ogni genere, in particolare a quelle culturali, che ha portato alla decisa affermazione del finanziamento congiunto da parte dello Stato e delle municipalità per lo sviluppo del sistema bibliotecario.
Negli anni Settanta si è prodotto un vero e proprio boom di investimenti culturali statali. Si è trattato di un processo di centralizzazione che ha visto una drastica riduzione del numero delle biblioteche locali autonome e una forte espansione dei servizi di biblioteche mobili e, soprattutto, il potenziamento dei sistemi bibliotecari comprensoriali che si imperniano sulle biblioteche locali, alle quali è stato attribuito il ruolo di "provinciali". Questo tipo di organizzazione, semi-decentrata e cooperativa, è stata ratificata nella legge bibliotecaria del 1986, che dichiarava obbligatorio il servizio bibliotecario comunale e confermava il finanziamento congiunto dello Stato e degli enti locali sulla base di parametri fissati dalla stessa legge.
Ancora più recentemente la legge del 1998 ha introdotto significativamente il tema della valutazione dei servizi come prassi necessaria e obbligatoria, i cui risultati essenziali devono essere resi pubblici e che viene affidata al Ministero, con la collaborazione degli uffici provinciali statali e delle biblioteche municipali per quanto concerne il livello locale.
Gli effetti di questi interventi legislativi e amministrativi sono stati considerevoli e permettono di collocare oggi la Finlandia tra i paesi dotati di un servizio biblioteche pubbliche tra i più avanzati.
Un esempio significativo è costituito dal servizio bibliotecario urbano della città di Tampere.
In linea generale, il paese dispone anche nei centri minori di strutture bibliotecarie moderne ed efficienti, costruite con criteri architettonici avanzati e dotate di buone raccolte librarie, di materiale audiovisivo e di attrezzature informatiche.

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