RDN Humbul Humanities Hub, un nuovo centro di gravità per l'informazione in rete nel campo delle scienze umane

Contenuto principale dell'articolo

Marina Usberti

Abstract

Lo Humbul Humanities Hub <http://www.humbul.ac.uk/> è stato lanciato nel novembre del 1999 come uno dei cinque gateways disciplinari facenti parte del complesso sistema informativo del Resource Discovery Network , il portale nazionale britannico sovvenzionato dal Joint Information System Committee con il supporto dell'Arts and Humanities Research Board e dell'Economic and Social Research Council. In contrasto con l'allarmante diffusione del cosiddetto 'invisible web', scopo dello RDN, sotto la guida di una commissione scientifica facente capo all'Università di Bath e al King's College di Londra, è quello di fornire alla comunità britannica del mondo dell'istruzione e dell'insegnamento un punto di accesso funzionale ed efficace sia ad una rete di risorse disciplinari qualitativamente selezionate e fruibili in modo interdipendente che ad una serie di servizi online gratuiti aventi valore aggiunto, come tutorial e servizi di segnalazione, in modo tale da far sentire l'utente parte di una comunità virtuale attiva, ritagliata sulla base alle proprie esigenze. Il rapporto tra il network principale, lo RDN, e i cosiddetti 'hubs', si fonda su un nuovo gioco strategico di rispecchiamenti reciproci, strutturali e funzionali, che sfruttano in modo ottimale la natura interdipendente della rete e in cui il concetto tradizionale di subject gateway si trasforma in qualcosa di più flessibile e duttile, facilmente adattabile sia ad abbracciare qualcosa di esterno e di più ampio che a rispondere a bisogni specifici o addirittura individuali. L'idea del modello 'hub' è quella di creare all'interno del network principale una costellazione di microportali ritagliati su base disciplinare ciascuno concepito come un centro di gravità dinamico, auto-programmato e auto-gestito, all'interno della propria area specifica. Questo rapporto tra le parti e l'insieme si sviluppa attraverso un'armonia apparentemente paradossale di centralizzazione e decentramento, attraverso un gioco interno di scambi reciproci tra forze centripete e centrifughe, inventando un nuovo metodo di connessione delle risorse realizzato all'interno di una rete di informazioni strutturata eppure flessibile, mai accessibile in un unico senso di marcia ma, al contrario, costantemente aperta ad un tipo di lettura strettamente condizionata dalle esigenze dell'utente, dal generale al particolare o viceversa, a seconda delle necessità contingenti dell'utilizzatore. Imitando la matrice del sistema di informazioni principale, Humbul –nato originariamente come progetto collaborativo interno tra il Centro per i servizi informatici e il Settore Biblioteche dell'Università di Oxford- ospita sia una collezione selezionata di risorse di rete che un'ulteriore raccolta avente valore aggiunto di notizie, strumenti e servizi per l'utente entrambe ritagliate su base strettamente disciplinare. Attualmente si può fare ricerca nella banca dati di Humbul sia per parole-chiave attraverso un semplice box di interrogazione che in modalità browsing attraverso aree selezionate per tipo di risorsa, periodo di riferimento e pubblico di destinazione. I record sono catalogati secondo lo standard Dublin Core di individuazione e descrizione dei metadati e seguendo una precisa politica di sviluppo della collezione che evidenzia l'obiettivo fondamentale di Humbul di fornire accesso a una banca dati selettiva di risorse web abbastanza vasta da incontrare sia le necessità della comunità della rete in senso lato che la domanda di informazioni di un pubblico specifico come quello del mondo dell'istruzione e dell'insegnamento britannico. Senza mai deviare dall'obiettivo-chiave di costruire un centro di gravità altamente qualificato per l'informazione via rete in uno specifico campo disciplinare, l'attuale tendenza del modello 'hub' è quella di muoversi comunque in direzione di un nuovo concetto di gateway in cui l'utente è chiamato sempre di più a partecipare attivamente alla vita della comunità virtuale attraverso una serie di servizi, come la possibilità di suggerire nuove potenziali risorse da inserire a catalogo oppure grazie a recenti strumenti come 'My Humbul' e il nuovo 'My Humbul Include', che mettono in primo piano questo nuovo approccio squisitamente orientato all'utente del concetto di subject gateway, non più concepito come un agglomerato chiuso e statico di dati ma come un nodo vitale ritagliato su base disciplinare e modellato per assolvere in modo efficace a una varietà di funzioni: lo 'hub' come un'entità duttile, viva, dotata di infinite possibilità di adattamento e di crescita, in sintonia sia con i propri obiettivi e intenzioni che con il ritmo in qualche modo tuttora imprevedibile della Rete.

Dettagli dell'articolo

Sezione
Articoli